COSA E’

Si tratta di un disturbo psichiatrico per cui le persone che ne soffrono inventano di avere una malattia o un trauma psicologico con lo scopo si attirare l’attenzione.

Cercano in tutti i modi di essere al centro dell’attenzione e di essere curati, hanno un bisogno viscerale di ottenere compassione e per tale ragione sono anche capaci di auto-lesionarsi o iniettarsi sostanze tossiche per simulare bene malattie o dolori.

In sostanza, tali soggetti, riescono a fingersi malati, al punto da indurre i medici a fare una serie di esami, che ovviamente daranno esito negativo e trovandosi disorientati, si sentiranno in dovere di ricoverare il paziente e a somministrargli farmaci che possano alleviare i sintomi lamentati, sintomi che sono del tutto inventati.

La sindrome di Munchausen è conosciuta anche col nome “disturbo fittizio” o “dipendenza da ospedale”.

DA DOVE DERIVA IL NOME?

Il nome della sindrome fu ispirato ad un nobile tedesco a dir poco eccentrico, il barone Munchausen, famoso al grande pubblico per aver ispirato l’omonimo romanzo.

Egli amava intrattenere i suoi ospiti raccontando storie incredibili su di lui. Diceva di aver vissuto esperienze uniche: di essere stato sulla luna, di aver esplorato l’interno di una balena, di avere cavalcato una palla di cannone, parlava di mostri marini ect.

Queste storie fantastiche furono poi riportate sul grande schermo in un film del 1988 da T. Gilliam

DIFFERENZA FRA SINDROME DI MUNCHAUSEN, IPOCONDRIA E “FINGERSI MALATO”

Per evitare che si confonda la sindrome di Munchausen con altre forme di “malati non reali”, facciamo un po di chiarezza.

La sindrome di Munchausen è una malattia mentale di comportamento, dove la persona inventa e assume il ruolo da malato per ricevere attenzioni e cure.

Si differenzia da un altro disturbo, quello di “fingersi malato”, dove qui il soggetto finge una malattia per uno scopo più concreto come quello di liberarsi da impegni poco graditi. Per esempio evitare il servizio militare, evitare un’interrogazione (in caso della scuola), evitare di andare a lavoro ect.

Nel caso dell’ipocondria invece, le persone che ne soffrono sono ossessionate dalla paura di avere una malattia, tanto che in ogni piccolo malessere vedono una grave patologia.

QUANTE PERSONE SOFFRONO DI QUESTA SINDROME?

Stabilire una percentuale di persone affette dalla sindrome è molto complicato perché chi ne è affetto è molto astuto e riesce spesso ad ingannare i medici: la diagnosi non è per nulla semplice poiché sanno fingere molto bene e se vengono scoperti, si rivolgono ad altri dottori con un’ identità diversa.

Ad ogni modo, alcune ricerche ritengono che ad avere questa sindrome sono maggiormente:

  • Uomini non sposati bianchi di età fra i 30 e 50 anni
  • Donne di età fra i 20 e 40 anni che lavorano negli ambienti ospedalieri o nei laboratori tecnici.

QUALI SONO I SINTOMI INVENTATI O AUTO-INFLITTI

Le persone che hanno questa sindrome, hanno comportamenti particolari, danno libero sfogo alla fantasia pur di essere considerati malati e ricevere cure e attenzioni.

Possono prodursi danni fisici, arrivare ad alterare gli esami e sottoporsi a qualunque trattamento anche se pericoloso.

Vediamo qualche loro strategia:

  • In genere scelgono di lamentarsi su problemi fisici difficilmente dimostrabili come, forti mal di pancia, mal di testa, svenimenti etc
  • Si creano tagli o bruciature; mangiano di proposito cibi scaduti o addirittura assumono abbondanti farmaci per ottenere effetti collaterali
  • Se hanno una ferita (procurata da loro o non), fanno di tutto per aggravarla e toccano qualsiasi cosa che sia fonte di batteri (anche le feci) in modo da ottenere un’infezione.
  • Sono capaci di inoculare sostanze tossiche o virus come HIV
  • Cercano qualunque modo per cambiare il risultato delle diagnosi. Per esempio aggiungono sangue nelle urine che raccolgono per fare le analisi; oppure riscaldano il termometro con cui devono misurarsi la temperatura
  • Quando iniziano un trattamento col medico,anche se sotto osservazione non migliorano ma peggiorano

COMPORTAMENTI messi in atto Da CHI E’ AFFETTO DALLA SINDROME

Oltre a questi e altri sintomi, tali soggetti assumono altri tipi di comportamenti come:

  • raccontare storie strabilianti sul loro passato
  • vanno continuamente da medici o ospedali
  • I loro ricoveri sono frequenti e cambiano strutture differenti con versioni di anamnesi diverse
  • se ricoverati, non ricevono visite dai parenti o amici, probabilmente perché tendono a isolarsi
  • a differenza delle persone normali che hanno timore se devono sottoporsi ad un intervento chirurgico o una terapia invasiava, loro sono molto disponibili
  • hanno una certa conoscenza sul campo medico, riguardo termini e protocolli
  • dicono di aver avuto in passato una grave malattia che però non possono dimostrare perché vivevano all’estero
  • lamentano sintomi che nelle diagnosi svolte non risultano
  • si iscrivono nei gruppi su internet dedicati al supporto di chi ha gravi malattie e si comportano da malati

SINDROME DI MUNCHAUSEN PER PROCURA

Una variante della sindrome sopra descritta, è la sindrome di Munchausen Per Procura. Questa patologia, chiamata anche Sindrome di Polle, deriva ancora una volta dalla storia del Barone, il cui figlio Polle morì in situazioni misteriose.

In questo caso, a subire danni sono i bambini e colui che glieli arreca è proprio la figura genitoriale.

Si tratta di una situazione davvero drammatica dove il genitore (solitamente la madre), per ottenere ammirazione sulle cure che da ai propri figli, è disposto a farli ammalare arrecando anche danni fisici.

A livello giuridico questo comportamento rientra nel maltrattamento e abuso di minore.

CAUSE DELLA SINDROME DI MUNCHAUSEN

Le cause di questa patologia non sono del tutto chiare, esistono alcune teorie degli esperti che però non sono ancora state dimostrare.

Qualcuno sostiene che alla sua origine ci sia un trauma infantile, qualcun altro pensa invece che dipenda da un disturbo della personalità.

  • Disturbo della personalità o narcisistico o borderline o antisociale (questa teoria nasce dal fatto che i pazienti con la sindrome presentano queste forme di personalità)
  • Trauma infantile per cui il bambino ha subito un abbandono o si è sentito eccessivamente trascurato; oppure da piccolo ha avuto una malattia per cui ha ricevuto molte attenzioni e anche da età adulta le desidera allo stesso modo.

COME CAPIRE SE UN INDIVIDUO E’ AFFETTO DALLA SINDROME

Chi è affetto dalla sindrome di Munchausen sa fingere davvero molto bene e conosce diverse strategie su come  provocarsi danni senza destare sospetti, pertanto spesso diventa difficile capirlo anche per un medico esperto.

Tuttavia se si pone attenzione  a dei particolari, è possibile arrivare alla diagnosi.

Nel momento in cui un medico inizia ad avere sospetti, sarebbe consigliabile che si metta in contatto con le persone vicine al paziente (familiari, amici stretti) per comprendere se si tratta di una persona sincera oppure con qualche disturbo.

Inoltre dovrebbe fare dei test approfonditi per scoprire se i disturbi fisici del paziente sono stati provocati da egli stesso. Per esempio può effettuare esami del sangue da cui emerge se ci sia stato abuso di farmaci.

Dopo aver avuto conferma sulla menzogna del paziente, il medico si dovrebbe orientare a comprendere la motivazione dei finti malesseri. A tal proposito se il soggetto:

  • Non mente per un fine economico
  • Non mente perché è dipendente da alcuni farmaci come antidolorifici a base di oppiacei
  • Non mente per evitare il lavoro o qualche altro impegno

A questo punto è molto probabile che si tratti della Sindrome di Munchausen.

TERAPIA

Per tali soggetti è necessario il supporto di un psicoterapeuta. Il percorso non è semplice poiché nella maggior parte dei casi il paziente non ammette o non si rende conto della sua condizione e rifiuta un aiuto del genere.

Nel caso in cui dovesse accogliere questa possibilità, sarà importante la collaborazione delle persone vicine come familiari e amici stretti, che dovranno supportarlo e stargli vicino.

Per guarire, serve una notevole collaborazione da parte del malato, il quale deve rendersi conto di essere affetto dalla sindrome di Münchausen e di aver bisogno di un aiuto.

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1 commento su “La sindrome di Munchausen: l’ossessione di fingersi malato per ricevere attenzioni”

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