Più cresciamo e più tendiamo ad avere difficoltà a fidarci degli altri, ma allora siamo un po’ tutti dei pistantrofobici?

Cos’è la Pistantrofobia

Si tratta di una nuova fobia che sta ad indicare una forte paura ed incapacità nel riuscire a fidarsi del prossimo.

Le persone pistantrofobiche nutrono verso gli altri sentimenti di forte sospetto e una diffidenza totale nei loro confronti.

Sono incapaci nel poter dare fiducia, anche in piccole dosi, alle persone che hanno intorno e pensano che dietro ogni loro comportamento si nascondi un secondo fine meno sincero e nobile.

Come si diventa Pistantrofobici

Lo sviluppo di questa fobia è spesso da ricondurre a forti delusioni che una persona può aver sperimentato dopo aver dato grande fiducia all’altro.

Quando emotivamente si investe tanto in dei rapporti e successivamente veniamo traditi e calpestati dalle persone in cui credevamo “ciecamente”, si tende a creare una frattura nella nostra mente che ci porterà a chiuderci sempre di più per poter soffrire meno.

Vivere scottanti delusioni va ad intaccare non poco la nostra autostima e il modo in cui percepiamo il prossimo.

Eppure si potrebbe dire che un po’ tutte le persone hanno sofferto ed hanno sperimentato delusioni nella loro vita, ma quindi perché alcune smettono di fidarsi e altre non chiudono del tutto il loro cuore?

Perché non tutti lo diventano?

Vi sono diversi fattori che intrecciati tra loro possono favorire o meno lo sviluppo di questa estrema paura di fidarsi.

Uno riguarda il nostro temperamento, cioè l’insieme delle nostre caratteristiche genetiche che ci predispongono o meno a sviluppare un determinato carattere e le relative caratteristiche relazionali e di pensiero.

Molto dipende sicuramente dalla “potenza” con cui veniamo colpiti da certi traumi e dal segno che ci lasciano, delusioni più grandi tenderanno chiaramente a scuoterci in maniera più violenta di altre.

Allo stesso modo questo è in stretta relazione con quanto noi siamo capaci di “assorbire” gli urti, vi sono pugili che incassano per un intero incontro e poi riescono a vincere il combattimento, altri che vanno giù dopo il primo destro ben assestato.

Un altro fattore importante riguarda come abbiamo trascorso la nostra prima infanzia, se abbiamo avuto dei rapporti sani e sicuri con le persone che dovevano prendersi cura di noi allora sarà più difficile che gli eventi della vita ci facciano chiudere così tanto verso il mondo, in caso contrario sarà difficile in partenza fidarci del prossimo se le prime persone che dovevano amarci ci hanno tradito.

Un mondo che non inspira fiducia

La fiducia si trova in difficoltà nel momento in cui ci rendiamo conto che il male si può nascondere ovunque”.

Zygmunt Bauman

La società in cui viviamo sembra essere sempre più incentrata sull’ Io, invece che sul Noi, questo sicuramente non ci aiuta ad aprirci verso l’altro.

Un mondo in cui si è concentrati praticamente solo su se stessi lascia troppo poco spazio e quando l’egoismo umano prende il sopravvento, decidere di affidarsi al prossimo risulta essere quasi stupido.

Se ognuno di noi iniziasse a smettere di essere accecato da se stesso, troverebbe maggiore spazio per l’altro che di conseguenza inizierebbe a fidarsi di più.

Il circolo vizioso della sfiducia

Questo meccanismo è come un cane che si morde la coda; soffriamo per causa di qualcuno, di conseguenza decidiamo di chiuderci in noi stessi e di incattivirci con gli altri, che a loro volta soffriranno e ricambieranno il “favore” ad altri ancora.

Combattere il fuoco con il fuoco non fa altro che alimentare l’incendio, ma è comprensibile che sia particolarmente difficile dare agli altri le proprie parti migliori quando esse sono profondamente ferite.

Per poter ricevere sincerità ed affetto, dobbiamo imparare prima di tutto ad essere noi stessi delle persone meritevoli della fiducia altrui.

“occhio per occhio e il mondo diventa cieco”. 

Gandhi

Caratteristiche della fobia

Le persone che vivono rinchiuse all’interno di questa loro paura sviluppano dei comportamenti sospettosi verso tutti ed evitano relazioni che li possano fare soffrire, potendo sfociare infine in stati di paranoia eccessivi e una chiusura totale alle relazioni con gli altri.

Riassumiamo quale punto indicativo:

  • È diffidente verso ogni persona che incontra
  • Risulta totalmente o quasi capace di fidarsi anche delle persone più care
  • Dubita di ogni cosa gli venga detta, al di la di chi sia a parlare
  • Tende ad essere molto controllante con un eventuale partner (un agente FBI sentimentale sotto copertura!)
  • Ha una bassa fiducia nelle proprie capacità
  • Non ha una grande considerazione di se come persona
  • Crede che dietro i gesti altrui si nasconda sempre qualcosa
  • Mette alla prova costantemente le persone intorno a se per testarne la fiducia e “smascherarli”

Le caratteristiche possono essere molteplici e dipendono molto anche dal grado di paura che la persona ha sviluppato internamente.

Cosa pensa un Pistantrofobico

Fidarsi di qualcuno è come tenere dell’acqua nelle mani chiuse a coppa: è facile perderla irrimediabilmente”.

Ken Follett

Non avendo la sfera di cristallo per poter entrare nella mente di tutte queste persone ed analizzarne ogni sfumatura, ci limiteremo in una serie di pensieri comuni e ricorrenti tipici di questa fobia.

Solitamente una persona che sperimenta questa condizione è come divisa in due e così i suoi pensieri riguardo se stesso e il mondo.

Da un lato quelli di totale sfiducia nell’altro:

  • “Quella persona prima o poi mi tradirà per forza”
  • “Non credo ad una parola di quello che mi sta dicendo”
  • “Sono tutti uguali, non ci si può fidare di nessuno”
  • “Ha per forza un secondo fine”
  • “Vuole solo manipolarmi”
  • “Sicuramente non prova nulla per me e mi sta solo ingannando”
  • “Al mondo non esiste nessuna persona capace di sincerità”

Se diversi tra questi pensieri vi hanno più di una volta attraversato la mente, non siete necessariamente Pistantrofobici, al contrario il tutto è tremendamente comune e normale.

La differenza sta nell’intensità e nella frequenza con cui li provate e se questo vi porta a non dare mai un briciolo di possibilità a nessuno intorno a voi.

Vediamo adesso l’altro lato dei pensieri (questi sono maggiormente rivolti verso se stessi) :

  • “Vorrei potermi fidare ma non ci riesco”
  • “Non sarò mai felice”
  • “Forse non merito la sincerità altrui”
  • “Resterò sempre solo/a”
  • “Che sfiga, succede sempre a me”
  • “Sono destinato/a ad incontrare sempre persone che mi feriranno”
  • “Forse mi merito tutto questo”

Questi pensieri possono essere più o meno consapevoli nella persona, alcuni possono restare più intrappolati nella mente e nel cuore ferito, altri invece emergere con più facilità.

Quando la Pistantrofobia diventa un problema

Questa mancanza di fiducia può diventare un problema per chi la sperimenta, ma anche per chi gli sta intorno.

Il problema nasce quando tutti gli aspetti precedentemente descritti prendono il sopravvento sulla vita dell’individuo, impedendogli così di vivere serenamente i rapporti con il prossimo.

La visione eccessivamente negativa che sviluppano verso l’esterno, li può portare a chiudersi totalmente in se stessi potendo sviluppare così anche alcune patologie depressive e paranoiche.

Lavorare su se stessi per uscire da questo vortice

Essendo una condizione in corso ancora di studio e approfondimento, non vi sono delle terapie e percorsi specifici.

Tuttavia il primo passo importante per poter uscire da questo turbine di forte sfiducia è sicuramente rivolgersi a dei terapeuti competenti, i quali dopo un percorso specifico porteranno la persona ad avere delle chiavi di lettura sulla propria vita e sulla visione che hanno degli altri.

Le fobie sono paure irrazionali e le paure si combattono con il coraggio di affrontare i propri mostri!