Fino a che punto può spingersi l’essere umano per ottenere ammirazione da parte degli altri?

E’ il caso della sindrome di Munchausen per procura, un disturbo mentale grave che conduce a vicende a dir poco drammatiche.

COSA E’

Stiamo parlando di una vera e propria forma di maltrattamento nei confronti di soggetti indifesi, che non hanno autonomia e necessitano di un’altra figura che si prenda cura di loro.

Più nello specifico chi soffre di questa sindrome, è spesso un genitore ( di solito la madre) che provoca danni fisici al bambino.

Vi chiederete … ma perché?

L’unico reale motivo vi sembrerà assurdo ma è quello di ottenere l’attenzione su di se.

In pratica trova ogni modo di far ammalare il figlio/a, così può prendersene cura e ricevere la stima e l’apprezzamento degli altri perché mostra di essere una madre che si preoccupa della salute del suo bimbo.

Parliamo di un vero e proprio abuso di minore.

Scoprire i soggetti affetti da questa sindrome non è per nulla semplice in quanto sono molto astuti nel loro modo di agire e questa difficoltà, purtroppo, lascia maggior piede libero alle azioni del carnefice che spesso provoca gravi complicazioni dell’infante o addirittura ad una fine più drammatica come la morte.

Il termine sindrome di Munchausen per procura(MSP) fu introdotto dal pediatra inglese Roy Meadow, che descrisse tale condizione: “Situazione in cui i genitori, o inventando sintomi e segni che i propri figli non hanno, o procurando loro sintomi e disturbi (per esempio somministrando sostanze dannose), li espongono ad una serie di accertamenti, esami, interventi che finiscono per danneggiarli o addirittura ucciderli”.

LE VITTIME: BAMBINI E NON SOLO

Come appena detto, in tale disturbo abbiamo come protagonisti un adulto (colui che cerca attenzioni e ammirazione) e un soggetto di giovanissima età (che è la vittima).

Esistono, tuttavia, anche casi (meno comuni rispetto al primo) in cui la vittima è una persona adulta che non ha la capacità di provvedere a se stessa.

Un esempio è quello di infermieri o medici che danneggiano volontariamente la salute delle persone già malate e che invece dovrebbero curare; oppure di badanti che dovrebbero accudire gli anziani.

Lo scopo è sempre lo stesso: attirare l’attenzione su se stessi.

La sindrome di Munchausen per procura è una particolare variante della Sindrome di Muchausen.

BREVE ACCENNO DELLA SINDROME DI MUCHAUSEN

Si tratta di un disturbo psichiatrico per cui le persone che ne soffrono inventano di avere una malattia o un trauma psicologico con lo scopo si attirare l’attenzione.

Fanno di tutto per ricevere l’interesse altrui, hanno un bisogno viscerale di ottenere compassione e per tale ragione sono anche capaci di auto-lesionarsi o iniettarsi sostanze tossiche per simulare bene malattie o dolori. Pur di essere considerati malati arrivano ad alterare gli esami e a sottoporsi a trattamenti invasivi o addirittura interventi pericolosi.

La loro è una vera e propria ossessione che li porta ad andare continuamente in ospedali diversi al fine di ricevere assistenza, cambiando spesso identità per non essere scoperti.

Un caso famoso è quello di un paziente di nome William Mcllroy che si sottopose a 400 interventi chirurgici. Praticamente trascorse la sua intera vita dentro gli ospedali di cui solo 6 mesi non risulta ricoverato presso una clinica.

DIFFERENZA DELLE DUE SINDROMI

Sindrome di Munchausen: il paziente crea danni a se stesso per attirare l’attenzione su di se.

Sindrome di Munchausen per procura: il paziente crea danni al proprio figlio per attirare l’attenzione su di se.

I METODI UTILIZZATI PER RENDERE LA VITTIMA UN MALATO

Tornando alla sindrome di Munchausen per procura, chi ne è affetto, per essere al centro della scena e rendere la sua “vittima” un malato, utilizza metodi diversi e spesso crudeli, quali:

  • Esporre in modo esagerato i sintomi della vittima descrivendoli come qualcosa di grave. In genere per fare ciò si reca da sola dal medico in modo che quest’ultimo non possa verificare di persona la salute della vittima.
  • Manomettere i risultati dei test della vittima per far credere che vi sia un problema serio. Per esempio aggiunge del glucosio nelle urine da analizzare per far si che i risultati suggeriscano il diabete. Addirittura c’è chi sostituisce i risultati delle analisi con pazienti realmente malati.
  • Riscaldare il termometro utilizzato alla vittima per far credere che ci sia febbre
  • Portare ad uno stato di malnutrizione: la madre riduce la quantità di cibo per far perdere peso al figlio
  • Intossicare la “vittima”: ad alcuni bambini sono stati somministrati di nascosto (per esempio tramite il cibo o le bevande) famaci, feci, urine, microbi vaginali, veleno per topi, lassativi, sedativi ect.
  • Creare un’infezione
  • Creare danni fisici: si sono verificati episodi di lesioni con strumenti o con le unghie, punture da spillo sia sul viso che sul corpo, soffocamento con la mano o con un cuscino, induzione di perdita di coscienza o di attacchi epilettici.

SCOPRIRE TALE ORRORE NON E’ SEMPLICE

Purtroppo scoprire che dietro la salute compromessa del bambino c’è la figura della madre, non è per nulla semplice nemmeno per i medici. Questo perché i sintomi provocati, non hanno caratteristiche delle malattie conosciute e ciò mette in confusione la figura del medico che è costretto a fare diverse analisi.

Ad ogni modo come si può pensare che un genitore possa essere il carnefice e la causa di quei malesseri, per giunta se così preoccupato della salute del figlio?

Per identificare la sindrome serve la collaborazione di diverse figure professionali fra cui medici, assistenti sociali, psichiatri e psicologi.

Ricordiamoci che stiamo parlando di un abuso di minori molto serio e grave e nel momento in cui viene riconosciuta e confermata la patologia, è importante denunciare il paziente alle forze dell’ordine.

Alcune ricerche attendibili, rivelano che 10 casi su 100 di Sindrome di Munchausen per procura sono fatali per chi subisce gli abusi, infatti il 10% delle “vittime” muore.

I COMPORTAMENTI PIU’ COMUNI messi in atto

E’ pur vero che diagnosticare la sindrome di Munchausen per procura è complicato, tuttavia ponendo attenzione ad alcuni comportamenti del paziente, si può arrivare a smascherare questo folle amore esibizionista.

  • sottopone il bambino continuamente ad esami e trattamenti medici
  • nega di sapere la causa dei malesseri
  • ha una certa conoscenza nel settore medico: dai più comuni test diagnostici agli interventi chirurgici
  • cerca di creare un rapporto confidenziale con la figura che ha in cura il figlio
  • si intromette durante la valutazione medica delle condizioni del figlio e se non viene riscontrato quello che lei dichiara, contraddice il parere medico
  • dimostra in pubblico di avere una particolare devozione verso il suo piccolo
  • prova ad indurre i medici a sottoporre l figlio/a a diversi esami o addirittura ad un intervento chirurgico
  • è particolarmente tranquilla quando si eseguono trattamenti al figlio/a per i malesseri da lei stessa procurati
  • cambia spesso medico: questo accade quando viene contraddetta sui sintomi

Un indizio importante a cui dare attenzione è che spesso il bambino migliora quando è ricoverato e i sintomi si ripresentano quando ritorna a casa. Tuttavia ci sono casi in cui la madre riesce a provocare i sintomi anche in ambiente ospedaliero.

CAUSE DELLA SINDROME

Ancora non ci sono certezze su quale possa essere la causa scatenante della SMP.

Secondo alcune teorie, lo sviluppo di questa malattia mentale e comportamentale, può derivare da:

  • Un infanzia traumatica
  • Disturbo della personalità : nei pazienti di SMP sono stati riscontrati tratti di personalità narcisistica o borderline
  • Stress emotivi molto intensi : come la separazione dal coniuge o aver scoperto una grave malattia

E’ molto frequente che chi soffre della Sindrome di Munchausen per procura, in passato soffriva della più nota sindrome di Munchausen.

TERAPIA

Il primo passo è quello di mettere al sicuro la vittima tramite l’intervento di pediatri e agenzie di protezione dei bambini.

Per quanto riguarda il paziente affetto dalla SMP, saranno necessari anni di terapie psicologiche. La sua guarigione non è per nulla semplice e in molti casi non si ottiene il suo recupero.

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1 commento su “La sindrome di Munchausen per procura: l’amore esibizionista delle mamme killer”

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