LA SINDROME DI ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

la realtà di chi vede il mondo distorto

Vi ricordate la storia di Alice nel paese delle meraviglie?

Alice è una bambina di sette anni che un giorno vede un buffo coniglio bianco, incuriosita inizia a seguirlo finché scivola dentro la sua tana.

Da qui comincia a vivere esperienze fantastiche fra le quali quella di rimpicciolirsi diventando minuscola e di aumentare di dimensione diventando gigantesca.

Il racconto non è così lontano dalla realtà di alcune persone. In pochi sanno che quello di Alice non è solo un racconto fantastico, bensì una sindrome che esiste realmente.

COSA E’

La sindrome di Alice nel paese delle meraviglie ( AIWS) è stata descritta per la prima volta dallo psichiatra Johon Todd nel 1955.

Le persone che ne soffrono hanno una percezione del mondo e di se stessa simile a quella di Alice.

Si tratta di un disturbo visivo in cui la persona colpita ha una percezione diversa delle immagini (degli oggetti, di se o di parti del suo corpo).

Immaginate di vedere improvvisamente le mani sempre più grandi, le vostre gambe più lunghe e il mondo intorno a voi minuscolo. Le persone che soffrono di questa sindrome vivono esperienze del genere.

SINTOMI

In pratica chi è colpito da questa sindrome può avere una:

DISTORSIONE MORFOLOGICA:  vede se stesso o parti di se o gli oggetti più grandi o più piccoli rispetto alle dimensioni effettive. Gli individui con questa sindrome possono vedersi più alti o più bassi, più grassi o più magri. Può capitare che vedano diverso dalla realtà solo una mano o un piede o solo la testa, oppure possono vedere gli oggetti più piccoli o più grandi.

DISTORSIONE SPAZIALE: la distanza fra soggetto e oggetti viene percepita diversamente, più vicina o più lontana rispetto la realtà

DISTORSIONE TEMPORALE: il tempo sembra scorrere più lentamente, tanto che alcuni soggetti credono di essere in movimento anche da fermi. L’effetto è simile a quello provocato dalle sostanze allucinogene

In alcuni casi, meno frequenti, la distorsione della realtà non è di tipo visivo, ma si manifesta una:

 –DEREALIZZAZIONE, cioè una perdita del senso della realtà. Praticamente chi ne soffre vive il mondo(le persone e le cose) e se stesso come se fossero irreali, pertanto quando è colpito dai sintomi ha la sensazione che ciò che sta vivendo non sia vero

-DEPERSONALIZZAZIONE, cioè la sensazione di essere distaccati dal proprio corpo o dai propri pensieri, si ha praticamente l’impressione di osservarsi dall’alto, quindi dall’esterno.

DURATA DEI SINTOMI

Tali sintomi hanno una durata breve che varia da poche ore a pochi giorni questo perché dipende da alcune alterazioni della funzionalità del sistema percettivo in condizioni particolari che vedremo in seguito.

NON SIETE PAZZI

I sintomi della Sindrome di Alice nel paese delle meraviglie possono essere facilmente scambiati per quelli di alcuni disturbi psichiatrici. Per tale ragione chi ne soffre, spesso si vergogna a esporre le proprie esperienze per paura di non essere creduto e di essere considerato folle.

In realtà c’è tanto di vero e ultimamente si stanno effettuando degli studi più approfonditi per capirne meglio le cause e come si manifesta.

Pertanto se qualcuno di voi ha i sintomi descritti sopra, non createvi sofferenze inutili e pensieri sbagliati su di voi … non siete pazzi!

Piuttosto se gli episodi sono frequenti chiedete aiuto.

CAUSE

Diverse ricerche hanno cercato di indagare su quali sono le cause che provocano la sindrome.

Ad oggi si può confermare che durante le manifestazioni dei sintomi, il flusso di sangue è anormale nelle aree del cervello che sono interessate alla percezione visiva.

Normalmente, per i compiti visivi, le zone cerebrali che si attivano sono quelle occipitali. Nei soggetti che manifestano i sintomi della sindrome, si è visto invece, tramite una risonanza magnetica, che le zone maggiormente attive sono le zone parietali a discapito di quelle occipitali che hanno poca attività.

E’ stato dimostrato(Kitchener 2004) che questo tipo di anomalia  può dipendere da alcuni quadri clinici:

-Emicrania

-Epilessia (nei pazienti che presentavano sia emicrania che epilessia contemporaneamente, si è visto che avevano percezioni del proprio corpo alterate insieme a sensazioni di dissociazione)

Virus (quelli identificati come possibili cause sono Epstein-Barr, mononucleosi, enterovirus, CoxsackieB1, virus dell’influenza H1N1, citomegalovirus e il virus della varicella)

Infezioni batteriche ( è stato preso in considerazione come possibile scatenante il batterio Borrelia)

E’ bene precisare che quelli sopracitati seppur possano condurre allo sviluppo della sindrome di Alice nel paese delle meraviglie, non è sempre che accade. Si possono avere gli stessi problemi di emicrania ,epilessia infezioni batteriche o virali, senza per forza avere i sintomi della sindrome.

Alcune ipotesi collegano la AIWS anche ad alcune condizioni psichiatriche  come:

-episodi di depressione maggiore 

Schizofrenia e disturbo schizoaffettivo. In questi disturbi possono presentarsi i sintomi della sindrome di Alice nel Paese delle meraviglie che sono distinguibili dai sintomi psicotici in quanto è il paziente stesso che li riconosce come non reali e di breve durata. Ad ogni modo tramite una risonanza magnetica funzionale nelle aree del cervello percettive, si può avere conferma se si tratta della sindrome poiché, come già detto, risultano delle anormalità sull’attività e sul flusso sanguigno).

Alcuni studi dichiarano che i sintomi possono essere generati anche da alcuni farmaci come: il topirimato impiegato per trattare l’emicrania; il destrometrofano usato per curare la tosse, l’oseltamivir che si utilizza per alcune influenze.

TRATTAMENTO

Al momento non esiste una cura, in quanto la sindrome è spesso sotto diagnosticata e mancano ulteriori studi a riguardo

LA SINDROME NEI BAMBINI

Secondo alcuni esperti questa sindrome colpisce maggiormente i bambini e potrebbe essere più diffusa di quello che pensiamo. Non si conoscono tutt’ora le cause dello sviluppo, tuttavia i sintomi associati diminuiscono fino a svanire nel periodo dell’adolescenza.

In base a delle ricerche eseguite nel 2014 si è visto che i sintomi più comuni nei bambini sono:

  • Micropsia ( quando gli oggetti o le parti del corpo sembrano più piccoli rispetto la realtà)
  • Telopsia (quando gli oggetti sembrano più lontani rispetto la realtà)

CONCLUSIONI

Il racconto di Alice nel Paese delle Meraviglie fu pubblicato nel 1865 e in quel periodo la scienza non conosceva ancora l’esistenza di tale condizione. Quello che succede ad Alice non è solo una storia fantastica, ma descrive una condizione neurologica che esiste realmente.

A volte la realtà sa superare la fantasia

2 commenti su “La sindrome di Alice nel paese delle meraviglie, la realtà di chi vede il mondo distorto”

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