Prima di criticare qualcuno, cammina per un miglio nelle sue scarpe.”

A volte sono proprio le persone da cui ci aspettiamo più amore a rivelarsi quelle più dannose per la nostra crescita.

Quando i genitori svalutano il figlio

Quando viviamo sotto lo stesso tetto con persone tossiche e svalutanti la nostra autostima ne risentirà pesantemente riempiendo il nostro cuore di tristezza e togliendoci la bellissima capacità di credere in noi stessi.

Essere costantemente criticati intacca la nostra autostima e il modo in generale di come ci percepiamo rispetto al mondo, il rischio di iniziare a sentirsi non abbastanza cresce e porta con se una serie di sfiducia e rabbia verso se stessi.

Vivere in un ambiente del genere ci porta a respirare un aria malsana per la nostra crescita emotiva, si tratta di un meccanismo tossico che lentamente avvelena le nostre menti portandoci a credere di essere “dei buoni a nulla”.

Chi critica in realtà è sempre una persona frustrata e incompleta, che sfoga la sua rabbia e inadeguatezza sugli altri poiché non è in grado di fare i conti con la propria realtà nociva.

Si proietta sull’altro (in questo caso i figli) il proprio malessere, scaricando su di essi tutta quella carica emotiva negativa racchiusa in loro e dalla quale si vogliono assolutamente liberare.

Perché i genitori falliscono nell’amare i loro figli?

Fare a pezzi è il lavoro di chi non sa costruire.”

Ralph Waldo Emerson

Perché si diventa genitori tossici e distruttivi? Come mai non si è in grado di dare il giusto amore ai propri figli?

Stiamo parlando di persone che inconsciamente hanno un immagine negativa di se stesse, con un passato costellato spesso da fallimenti, rinunce e rapporti familiari disfunzionali.

Quando non si viene cresciuti con comprensione e sano amore, ma al contrario con critiche, svalutazioni e rabbia si finisce per assomigliare spesso ai nostri stessi carnefici, è difficile riuscire a dare agli altri quello che non si è mai ricevuto.

Dei genitori che non sono in grado di amare se stessi per come sono, avranno grosse difficoltà nel poter amare gli altri e cercheranno di cambiare i figli in quanto rappresentano la loro stessa proiezione.

Iniziano così a scaricare sui figli quello che in realtà si trova sepolto nel loro cuore: insoddisfazione, rabbia, vergogna e negatività.. colpevoli semplicemente di essere “la loro estensione”.

Loro, noi e gli altri

Qualcuno ha detto che ci vuole meno sforzo mentale a condannare che a pensare.”

Emma Goldman

I genitori iper-critici vivono in un mondo in cui loro non sbagliano mai mentre i loro figli troppo spesso.

Sin dalla prima infanzia sono frequenti i paragoni con le altre persone (compagni di scuola, figli di amici ecc.), confronti nei quali tendono sempre a elogiare gli altri, i loro risultati e/o modo di comportarsi, screditando invece tutto ciò che fanno i loro figli.

Si nota nel rapporto una visione distorta della realtà dei fatti, un mondo comodo nel quale “gli infallibili” puntano il dito contro i presunti errori dei loro ragazzi.

Questa visione solitamente viene mantenuta anche una volta che i figli saranno divenuti adulti e vi sarà una chiara tendenza nel trattarli come dei bambini cresciuti fisicamente e poco più.

Come fare per uscirne

Vediamo insieme dei punti che possono aiutarci a dare un senso e a liberarci da questa gabbia interiore:

comprendi che in te non c’è nulla che non va

Le parole, le azioni e i pensieri screditanti non vi appartengono, sono il frutto di una mancanza di serenità e appagamento di chi le pronuncia, per quanto faccia male, siamo noi che diamo il permesso a tutto questo di ferirci, sentendolo nostro e finendoci col crederci.

Prendere coscienza che non siamo noi ad essere sbagliati, ma al contrario sono delle figure affettive disfunzionali a volerci far sentire così, per quanto doloroso è un grandissimo punto di partenza che può portarci gradualmente a liberarci da quel senso di colpa e inadeguatezza che ci stringe in petto senza neanche capire i perché.

prenditi cura di te

Se vivere in questo ambiente ti ha portato a trascurare chi sei, i tuoi desideri e bisogni è il momento di riappropriartene.

Domandati cosa ti piacerebbe sperimentare e quali sogni inseguire, tappati le orecchie e diventa sordo alle critiche, la vita è la tua e nessuno deve avere il potere di giudicarla e indirizzarla.

re-impara ad amarti

è facile, in queste situazioni, cadere in una spirale di pensieri negativi nei quali la tua immagine ne esce piccola e sconfitta, è solo una errata convinzione frutto di tutto questo percorso.

I pensieri positivi, come quelli negativi possono essere nuovamente “impiantati” nella mente sostituendo piano piano quelli nocivi e falsi fin ora costruiti.

allontanati

non è semplice, specialmente quando a farci sentire male sono i nostri genitori, tuttavia è possibile e spesso diventa necessario farlo.

Non possiamo cambiare le persone, ne vivere con l’illusione di farlo, se ci hai provato sai già di cosa parlo, si tratta di vani tentativi messi in atto per nutrire una speranza che è più fantasiosa che reale.

Magari quando si è minorenni e senza un lavoro è praticamente impossibile potersi staccare
da un nucleo familiare nocivo, crescendo non ti dimenticare che sei sempre in tempo per riappropiarti della tua vita e… semplicemente fallo!

Non lasciamoci abbattere ma voliamo verso i nostri orizzonti

Poter scegliere cosa fare della nostra vita, infondo a chi appartiene se non a noi stessi?
Ma siamo veramente i proprietari della nostra esistenza, coloro che tengono il timone e decidono liberamente la direzione in cui andare?

Mi piace sedermi ad ascoltare le persone e le loro storie e nel farlo qualcosa mi risuonava dentro, come una sensazione comune in tanti racconti.. avevano vissuto la vita che volevano?

Non lasciamo allora che le critiche e il giudizio severo di chi abbiamo accanto ci porti a rinunciare a chi siamo e chi potremmo diventare, la tossicità familiare può creare enormi vuoti nel chi li vive, vuoti che possono essere colmati prendendoci per mano e accompagnandoci lontano da quel mondo.

Buona vita!

Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa piacere così come sei!

Quindi vivi, fai quello che ti dice il cuore, la vita è come un’opera di teatro, ma non ha prove iniziali:

canta, balla, ridi e vivi intensamente ogni giorno della tua vita prima che l’opera finisca priva di applausi

Charlie Chaplin

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Perché le persone criticano

1 commento su “Genitori tossici: quando critiche e svalutazioni danneggiano i figli”

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