In barba ai detrattori, i vantaggi di abitare in Italia non si contano certo sulle dita di una mano. Oltre ai capitali culturali e artistici di cui questa terra generosa è costellata, c’è un patrimonio che non possiamo dimenticare: quello alimentare.

Il solito cliché degli italiani popolo di mangioni? Tutt’altro: la dieta mediterranea. Così chiamata perché legata agli alimenti che naturalmente provengono dalle risorse alimentari dei paesi che si affacciano sul Mare Nostrum, la dieta mediterranea è una fonte certa di salute oltre che di godimento gastronomico.

Un vero e proprio patrimonio culturale, da tutelare alla stregua di una cattedrale gotica o di un affresco medievale.

In cosa consiste la dieta mediterranea? Quali alimenti la compongono? Altro che pasta e pizza. Questo tipo di alimentazione viene promosso da medici e nutrizionisti perché variegato e ricco di tutti i nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno.

Non per niente, alla dieta mediterranea è stata dedicata un’intera Fondazione che si occupa di promuovere e fare ricerca sui suoi effetti benefici.

Per andare oltre il gossip alimentare che si nutre di luoghi comuni e di “sentito dire” bisogna quindi capire perché la dieta mediterranea sia considerata un elisir di salute, capace di aiutarci a prevenire moltissime malattie e di tenere alti i nostri livelli energici e il nostro umore.

Seguire una dieta mediterranea non significa solamente mangiare gli alimenti che la compongono. Questo tipo di regime alimentare è in realtà un vero e proprio stile di vita, che ci invita a prestare attenzione anche alla qualità degli alimenti scelti, alla giusta quantità delle porzioni e alla frequenza di assunzione dei vari nutrienti.

Come capire quanti e quali alimenti mangiare per seguire una dieta mediterranea?

La piramide alimentare mediterranea

I precetti di questo stile dietetico vengono spesso rappresentati all’interno di una piramide alimentare. Una schematizzazione, certo, che ci permette però di fissare visivamente i punti cardini di un piano nutrizionale dagli innumerevoli benefici.

A riprova del fatto che la dieta mediterranea non sia un semplice programma alimentare per dimagrire c’è il fatto che alla base della sua piramide non troviamo non dei cibi, bensì delle regole.

  • Attività fisica
  • Convivialità
  • Stagionalità
  • Prodotti locali

Quattro indicazioni comportamentali che devono accompagnare ogni singolo pasto della giornata, invitandoci a riflettere sulla qualità degli alimenti e, più in generale, sul tenore di vita. Un monito a prenderci cura della nostra salute sempre, e non solo a tavola.

Risalendo la piramide della dieta mediterranea troviamo poi i cibi principali che non devono mancare a ogni pasto. Naturalmente frutta e verdura, ma anche pasta, riso e cereali, meglio se integrali.

Al secondo piano della piramide, altri nutrienti spesso stigmatizzati dalle diete per dimagrire che qui, invece, vanno consumati giornalmente, seguendo le dosi indicate. 3-4 cucchiai di olio extravergine di oliva, una o due porzioni di frutta a guscio o semi, latticini e derivati. Spezie, aglio e cipolla sono altresì consigliati per insaporire i pasti riducendo l’apporto di sale.

Al terzo piano, gli apporti proteici da distribuire nelle dosi indicate fra tutti i pasti settimanali. Pesce a volontà, ma anche uova (fino a 4 porzioni a settimana non sono nocive!), pollame e legumi.

Nella punta della piramide sono naturalmente relegati gli alimenti da limitare: dolci, salumi, carni rosse. Avete letto bene: limitare, e non eliminare del tutto questi cibi ti aiuterà a mantenere un regime sano e costante più a lungo senza incedere in picchi di golosità.

Meglio un croissant tutte le domeniche che un intero profiterole dopo due settimane di digiuno, converrete?

perché la dieta mediterranea fa bene

Così descritta, la dieta mediterranea ricalca in effetti l’alimentazione della maggior parte di noi, sgarro più, sgarro meno.

Come può quindi un regime che ci appare così semplice avere effetti tanto benefici?

Innanzitutto, per poter affermare di seguire una dieta mediterranea bisogna accertarsi di rispettarne le porzioni e le proporzioni. Senza dimenticare le quattro regole alla base della piramide che costituiscono la cornice essenziale di questo stile alimentare.

Piccoli accorgimenti che, come la scienza di conferma sempre più, promettono grandi risultati in termine di salute.

Innanzitutto, la prevenzione da malattie cardiovascolari, croniche, neurodegenerative e tumorali. Parola della Fondazione Veronesi che ha fatto della dieta mediterranea una delle sue prescrizioni più convinte.

Gli studi su questo regime alimentare evidenziano anche come gli alimenti ricchi di polifenoli, carotenoidi, vitamine E e C e fibre svolgano un ruolo centrale per combattere l’ossidazione dei tessuti e, quindi, l’invecchiamento cellulare.

Per non parlare dei benefici sull’umore. La dieta mediterranea aiuta infatti il microbiota intestinale a mantenersi sano, con immediati effetti benefici sui neurotrasmettitori ad esso connessi e, quindi, anche all’umore. Provare per credere.

Dieta mediterranea per dimagrire

Non solo golosità. L’alimentazione mediterranea è spesso anche alla base di diete per dimagrire, oltre a essere un alleato contro la sindrome metabolica (obesità, ipertensione, diabete).

Aggiustando il tiro sulle quantità e proporzionando il giusto apporto di tutti i nutrienti già al centro di questo regime alimentare, la dieta mediterranea diventa un canovaccio anche per l’alimentazione di chi vuole perdere qualche chilo di troppo. Parola dei nutrizionisti.

Basti pensare anche che molte delle principali app per gestire i piani alimentari propongono, fra i vari menù cui attingere per programmare il proprio regime, anche l’opzione Dieta mediterranea.

Questo sembrerebbe stridere con il pregiudizio comune sul fatto che la pasta faccia ingrassare, o che sia imperativo eliminare ogni tipo di grasso e latticino dalla propria alimentazione.

La verità è che tutti questi alimenti fanno invece parte di un regime alimentare sano e completo.

Purtroppo, a vincere è spesso una scelta di comodità piuttosto che di salute. È più facile eliminare completamente la pasta dalla propria dieta piuttosto che assicurarsi che le quantità siano giuste e che gli ingredienti siano di qualità.

Nella maggior parte dei casi, poi, tempo non fa che dare ragione alla dieta mediterranea. I regimi restrittivi di diete privative, per quanto prolungati, finiscono poi per cedere il passo alla gola e ogni sacrificio ottenuto in breve tempo si vanifica altrettanto rapidamente.

Meglio quindi stilare insieme al proprio nutrizionista una dieta che comprenda tutti i benefici del cibo mediterraneo e che ci permetta al contempo di godere delle gioie della tavola e tenere sotto controllo gli eccessi.

Un impegno apparentemente piccolo, che nel lungo termine promette però di diventare una vera e propria rivoluzione per la tua salute.