COSA E’

Il Burro di Karitè è una sostanza che viene ricavata dai semi di un albero alto e imponente, la Vitellaria Paradoxa, conosciuto anche come “l’albero della giovinezza” per le sue proprietà antiossidanti e rigeneranti.

La pianta appartiene alla famiglia delle Sapotaceae ed è particolarmente diffusa in Africa.

I semi di karitè (detti anche noci di karitè) vengono raccolte da metà giugno a metà settembre. Dal loro interno viene estratta una sostanza morbida e burrosa di colore che varia dal bianco al giallo chiaro.

Il burro di karitè è ricco di acidi grassi e vitamine. In Africa viene utilizzato sia per uso alimentare che cosmetico, mentre da noi è conosciuto maggiormente per la cura della pelle e dei capelli.

COMPONENTI DEL BURRO DI KARITE’

Il burro di karitè ottenuto dalle noci di karitè  è ricco di componenti che lo rendono particolarmente ricercato e utilizzato soprattutto in cosmesi.

Si tratta di una miscela di acidi grassi fra cui:

  • Acido oleico
  • Acido stearico
  • Acido linoleico
  • Acido Palmitico
  • Acido arachico
  • Acido alfa-linoleico
  • Acido laurico

Troviamo inoltre la pro-vitamina A ed E che hanno azione antiossidante.

PROPRIETÀ’ E UTILIZZI IN COSMESI

Il contenuto ricco del burro di karitè, lo rende un alleato di bellezza, infatti esso vanta diverse proprietà quali:

  • Idratanti
  • Nutrienti
  • Emollienti
  • lenitive
  • Antiossidanti
  • Rigeneranti

Tali proprietà lo rendono un ingrediente interessante che viene aggiunto nella composizione di tantissimi prodotti cosmetici come saponi, creme, pomate, shampoo, balsami, maschere per capelli etc.

Il nome scientifico del burro di karitè è Buthyrospermum parkii ed è con tale dicitura che si trova nell’INCI dei cosmetici.

Viene utilizzato anche puro e una volta spalmato, si assorbe facilmente senza lasciare quella fastidiosa sensazione di unto.

E’particolarmente indicato per:

  • Pelle secca, opaca e screpolata (mantiene la pelle nutrita ed elastica)
  • Cute arrossata
  • Ustioni e scottature
  • Irritazioni della pelle
  • Dermatiti
  • Eritemi
  • Smagliature (grazie alla sua capacità di mantenere la pelle elastica, se utilizzato in gravidanza, può prevenirne la comparsa)
  • Irritazioni causate dalla rasatura, dall’epilazione e nel caso dei bambini, dal pannolino.
  • Protezione dal sole dal vento e dal freddo
  • Capelli secchi, crespi e sfibrati
  • Cura dei tatuaggi

COME USARE IL BURRO DI KARITE’

Come abbiamo visto gli utilizzi del burro di karitè sono molteplici, è pertanto un prodotto che non può mancare.

Esso si può utilizzare puro sulla pelle con massaggi circolari oppure abbinato ad altre creme o oli essenziali.

PER I CAPELLI

Se i capelli appaiono secchi, sfibrati e spenti, il burro di karitè è un ottimo rimedio.

Si possono fare impacchi pre-shampoo applicando una piccola quantità sulle lunghezze e sulle punte, da lasciare in posa per almeno mezz’ora. Una volta lavati i capelli risulteranno più morbidi e luminosi.

Si può utilizzare a piccolissime quantità sui capelli asciutti per fissare e lucidare i boccoli.

PER LA PELLE

Può essere utilizzato dagli uomini come crema dopobarba e per ripristinare i taglietti che possono presentarsi dopo la rasatura. Per la stessa ragione anche le donne possono trarne beneficio dopo l’epilazione.

Poiché ha proprietà elasticizzanti, è utile nelle donne in gravidanza per prevenire le smagliature.

E’ indicato per pelli particolarmente sensibili, secche e che si arrossano facilmente grazie alle sue capacità nutritive, calmanti e protettive verso gli agenti esterni come sole, vento e freddo. Previene così danni e screpolature.

Sulle irritazioni, punture d’insetto e prurito, basta applicarne una piccola quantità per alleviarne i fastidi.

E’ utile in caso di piccole bruciature e lievi scottature.

E’ un ottimo sostituto delle creme commerciali che vengono utilizzati per la prevenzione e la cura degli arrossamenti da pannolino.

Favorisce la guarigione di piccole ferite.

Si può utilizzare sulle labbra particolarmente screpolate e arrossate.

QUALE BURRO DI KARITè SCEGLIERE?

E’ bene sapere che il burro di karitè quando è puro si trova allo stato solido e guardando l’ INCI è l’unico ingrediente che compare, al massimo può contenere una piccola percentuale di antiossidante come la vitamina E, che oltre ad essere benefica per la pelle, aiuta a mantenere il prodotto intatto per più tempo.

Oltre all’INCI controlla sempre che il prodotto sia biologico e ottenuto solamente tramite spremitura a freddo.

Come accennato il burro di karitè lo troviamo compatto e a volte granuloso, soprattutto nella stagione fredda.

Per spalmarlo basta scaldarlo fra le mani o lavorandolo direttamente sulla pelle, raggiunti i 28 gradi, infatti, assume una consistenza oleosa.

Se non hai tempo e vuoi qualcosa di più veloce e pratico, puoi optare per prodotti che contengono questo ingrediente, l’importante che ti accerti che il burro di karitè sia ai primi posti nell’INCI, quindi in percentuali maggiori.

COME CAPIRE SE IL BURRO DI KARITE’ E’ ANDATO A MALE

Dato che il colore grezzo è una caratteristica normale del burro di karitè, è meglio non basarsi su quello. Piuttosto il modo per capire se il prodotto ha subito variazioni, è di controllarne l’odore intenso che risulta rancido. In questo caso il burro di karitè non è più utilizzabile.