A ogni essere umano è stata donata una grande virtù: la capacità di scegliere. Chi non la utilizza, la trasforma in una maledizione – e altri sceglieranno per lui.
(Paulo Coelho)

Tutti noi a casa teniamo dei cosmetici e spesso prima di acquistarli ci affidiamo o a ciò che c’è scritto sulla confezione o a ciò che è pubblicizzato o a chi ce lo consiglia.

Ma siamo sicuri che stiamo comprando proprio ciò che cerchiamo? Vi faccio un esempio:

supponiamo che abbiamo una pelle sensibile e cerchiamo un bagnoschiuma il più delicato possibile.

Nella maggior parte dei casi leggendo nella confezione “extra delicato” o “per pelli sensibili”, ci spinge all’acquisto. Purtroppo, spesso non è così e ci ritroviamo ad avere una pelle maggiormente irritata.

Oppure leggiamo “crema antirughe con acido ialuronico” … ma ci siamo mai chiesti in che percentuale è contenuto questo ingrediente e cosa c’è oltre l’acido ialuronico?

Non sarebbe meglio avere un minimo di conoscenza e fare un consumo più consapevole, per evitare di spendere soldi inutili?

Ma come facciamo a sapere cosa c’è dentro un cosmetico? da cosa sono composti? Se sulla confezione si può scrivere di tutto e quindi può essere ingannevole, per legge è obbligatorio indicare sulle etichette di tutti i prodotti la loro vera composizione e la classificazione in percentuale grazie all’ INCI.

Cos’è l’INCI?

La parola è un acronimo (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients), ovvero l’elenco di tutti ingredienti che compongono i cosmetici.

E’una nomenclatura internazionale, infatti in tutta l’unione europea ma anche in tanti altri stati come gli Stati uniti, è obbligatorio che sia riportato in tutti i cosmetici.  

E’ importante sapere che gli ingredienti sono scritti in ordine di percentuale, questo vuol dire che il primo indicato è presente in quantità maggiore e di conseguenza gli altri in ordine decrescente.

Leggendo l’INCI dei prodotti vi renderete conto che sono scritti in due modi diversi: alcuni in latino e altri in inglese.

In latino sono espressi gli ingredienti di origine vegetale che non hanno subito un processo chimico, la quale produzione è controllata secondo rigorosissimi schemi scientifici.

In inglese, invece sono scritte le sostanze che hanno subito un processo chimico e quindi creati in laboratorio, mentre i coloranti sono sempre indicati in fondo all’all’elenco sotto la sigla C.I. che sta per colour index seguito da un numero identificativo.

Spesso è difficile comprendere questo linguaggio e capirne tutti i componenti e a meno che non siate dei cosmetologi e impossibile conoscere tutto l’INCI.

Ma niente paura: esistono dei siti e app che vi saranno di supporto tutte le volte che lo vorrete. Dal vostro computer se cercate ingridients.it troverete un sito dove potrete digitare il nome dell’ingrediente che vi interessa e vi indicherà i cosmetici dove è contenuto e a cosa serve.

Se invece siete amanti del naturale e del bio, un sito a caso vostro è www.biodizionatio.it , digitando il nome dell’ingrediente, otterrete una valutazione sull’affidabilità della sostanza che v’interessa.

Esistono anche alcune applicazioni per smartphone come: Inci ok e biotiful.

Questi vi aiuteranno a poter avere la consapevolezza di cosa avete in casa e da ora in poi poter acquistare scegliendo voi stessi e non affidandovi.

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