Quante volte sentiamo dire che i vaccini fanno male e che sono pericolosi per la salute?

Gente che urla nelle piazze che i vaccini fanno venire malattie, che esistono solo per arricchire le case farmaceutiche, che è tutto un inganno e quindi bisogna lottare contro il lupo cattivo.

Ormai è un’opinione diventata virale e in molti rimanendo nel dubbio e nella paura preferiscono evitare le vaccinazioni.

Sicuramente l’argomento che sto trattando oggi è un tema medico serio e visto che non sono un medico non cercherò di offrirti la verità come molti cercano di fare pur non avendo le competenze, ma vorrei riflettere insieme a te sul perché nascono certe paure come quella del vaccino e perché spesso disorientano le persone inutilmente.

Inoltre cercherò di darti qualche informazione che si basa su studi scientifici reali e non sul sentito dire.

COS’E’ LA VACCINOFOBIA

Si tratta di un fenomeno nato dopo l’invenzione dei vaccini e le persone che ne sono coinvolte tendono ad averne una paura irrazionale e incontrollata.

Negli ultimi anni la fobia dei vaccini va sempre più aumentando e la gente pur non essendo esperta in ambito medico, tralascia un dato di fatto, cioè che hanno salvato tante vite e al contrario si convince che causano gravi danni all’organismo.

Tutto questo viene “comprovato” invece che da studi scientifici, da racconti di persone che parlano delle conseguenze negative dei vaccini.

PERCHE’ SI HA PAURA DEI VACCINI?

Molte fobie nascono in seguito a dei traumi vissuti personalmente,ma questo non è il caso dei vaccini.

Altre fobie si sviluppano tramite l’influenza esterna. Per fare un esempio ci sono persone che hanno una paura irrazionale di fronte ad animali innocui e amichevoli solo perché i genitori ne hanno timore.

Beh diciamo che con i vaccini è più o meno la stessa cosa.

Nonostante se ne sappia ben poco sull’argomento e nonostante grazie ai vaccini siano state debellate molte malattie, solo per il fatto che qualcuno ne ha paura e diffonde l’informazione, allora scatta il disorientamento e il dubbio negli altri.

In effetti il nostro cervello funziona proprio così: quando si trasmette la paura di un pericolo, proprio per il fatto che non conosciamo la realtà o non abbiamo le competenze per comprenderla, allora preferiamo scegliere di evitare un possibile rischio.

Praticamente scegliamo la via più semplice e utilizziamo meccanismi di difesa per l’autoconservazione dell’io, ciò tuttavia non vuol dire che è la scelta più giusta.

Ma come può accadere che una paura diventi virale?

Beh… oggi non è difficile che ciò accada.  Con l’utilizzo dei social, dove chiunque può dire la sua opinione, assistiamo sempre più spesso a vere e proprie ondate di panico, dove un parere ben costruito da qualcuno che vuole ottenere qualche like in più o che ci crede per davvero, diventa virale in pochissimo tempo.

Far circolare certe notizie, anche se false, sbagliate e prive di fondamento, non è poi così difficile. E qualcuno lo sa benissimo: basta fare leva sulle paure.

E di paure ce ne sono tante radicate nell’essere umano: la paura del diverso, dell’inganno, della morte e di chi ci vuole fare del male.

Fra queste sapete quel’è la più potente?

La paura di un genitore verso il proprio bambino.

Sappiamo bene che i figli sono pezzi di cuore e basta il dubbio di qualche pericolo per fare allarmare un genitore che farà di tutto per distruggere ciò che minaccia i loro piccoli.

Com’è nata precisamente la paura dei vaccini?

Ci troviamo nel 1998, anno in cui  nella rivista medica inglese The Lancet, il medico britannico Andrew Wakefield, pubblica un articolo in cui sostiene che ci sia una connessione fra il vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite e rosalia) e la comparsa di patologie come l’autismo e malattie intestinali.

Quello che molti non sanno e che, la sua dichiarazione fu smentita e lo studio venne ritirato nel 2010.  

Diversi ricercatori provarono infatti a verificare le affermazioni di Wakefield, ma nessuno riuscì a riprodurre gli stessi risultati e non trovarono alcuna correlazione tra i vaccini, i problemi gastrointestinali e l’autismo.

Lo stesso Wakefield  ammise di essere stato pagato per falsificare gli studi con scopi poco etici e pertanto venne radiato dall’albo.

LA DISINFORMAZIONE GIOCA SULLA PAURA

Purtroppo ad oggi esistono troppi siti che diffondono false notizie e c’è anche da dire che molte persone non sanno distinguere le informazioni serie e vere da quelle poco raccomandabili e false, soprattutto quando si gioca sulla paura.

Un genitore apprensivo infatti non da attenzione agli studi scientifici, ma nel momento in cui ha sentito da qualche parte che suo figlio è minacciato da un pericolo, la prima cosa che fa è digitare su Google ciò che lo preoccupa.

E cosa può digitare su Google?

Di sicuro le due parole chiave : “vaccinazioni” e “pericoli”.

Bene… sappi che chi sta dietro i siti della disinformazione sa perfettamente bene cosa può cercare una persona preoccupata e sa bene come agitare le acque.

E si trova davvero di tutto sui pericoli delle vaccinazioni: dal fatto che non esistono prove scientifiche sulla loro efficacia ( immagino che il vaiolo sia scomparso per magia), al fatto che a causa dei vaccini si siano diffuse maggiori malattie come l’autismo e il cancro (il che non è mai stato scientificamente provato) e per mettere la ciliegina sulla torta si fa riferimento al dottor Wakefield  ( ma non si parla del fatto che egli stesso si è dichiarato colpevole di frode).

QUALI SONO I DUBBI PIù FREQUENTI SUI VACCINI? FACCIAMO UN Po’ DI CHIAREZZA

Oggi con la disinformazione e i troppi falsi allarmismi, c’è troppa gente disorientata  e giustamente si pone dubbi sull’argomento vaccinazioni.

Ma vediamo insieme quelli più diffusi.

COMPOSIZIONE DEI VACCINI

Uno dei dubbi più frequenti, è quello sulla composizione dei vaccini.

Si è generato l’allarme che essi oltre il virus contengano sostanze dannose come i metalli.

L’informazione non è del tutto errata, il fatto è capire se le sostanze contenute sono realmente pericolose.

Il vaccino in effetti contiene il virus della patologia ed è il componente fondamentale che serve a creare l’immunità.

Per essere più semplici all’interno dei vaccini il virus c’è, ma è disattivato quindi non può provocare la malattia.

Esso serve a sviluppare gli anticorpi utili per quel determinato virus, così se un domani il nostro organismo dovesse venirne attaccato, saprebbe come difendersi.

Per quanto riguarda le altre sostanze contenute, è anche vero che ci sono gli adiuvanti come i sali d’alluminio. La loro funzione è quella di stimolare la risposta degli anticorpi e senza di essi i vaccini non avrebbero la loro efficacia.

Il punto che non viene specificato da chi crea terrorismo, è che la quantità di tali sostanze è talmente “ridicola” che non può causare alcun disturbo o avvelenamento.  

Per capirci meglio vi faccio degli esempi..

Considerate il fatto che ogni dose di vaccino contiene dai 0,125 a 1,5 milligrammi di alluminio, un numero decisamente inferiore rispetto all’alluminio ambientale ( il suolo terrestre è composto per il 15, 41% di ossido di alluminio).

Non pensate che la quantità nei vaccini sia davvero insignificante di fronte alla quantità che si assume tramite la respirazione e l’alimentazione?

Per fare un esempio, un bambino allattato ingerisce 14 milligrammi di alluminio se allattato al seno, 76 se allattato artificialmente e 234 col latte di soia. Inoltre tramite la respirazione in un anno ne ispira da 1 a 10 milligrammi (la quantità dipende dalla qualità dell’aria).

Beh… vi lascio ai vostri calcoli.

Pensate anche che da adulti le quantità di alluminio assunte sono maggiori.

Inoltre diversi studi confermano che vaccinarsi, non fa aumentare la quantità di alluminio presente nel nostro corpo.

IMMUNITA’ DI GREGGE

Un altro dubbio che spesso viene affrontato è perché dobbiamo vaccinarci tutti.

Beh…  ragionando insieme, se la maggior parte della popolazione viene vaccinata, protegge se stessa e allo stesso tempo anche chi non è stata vaccinata ed è quindi priva di anticorpi. Questa strategia è importante soprattutto per quelle persone che non possono sottoporsi a vaccinazione per particolari problemi di salute.

Le persone contro i vaccini, tuttavia, spesso alimentano la seguente affermazione: “L’immunità di gregge non funziona perché chi è vaccinato potrebbe contrarre la malattia con sintomi lievi e trasmetterla a chi non è vaccinato”.

Beh diciamo che la realtà è ben diversa e per comprenderla meglio, vi faccio un esempio.

Chi è vaccinato sviluppa una protezione adeguata e le probabilità che si ammali sono molto basse. Ma mettiamo caso che un individuo si ammali nonostante il vaccino.

La possibilità che si verifichi è talmente così bassa che il rischio di contagio diventa ancora più insignificante se la percentuale dei vaccinati cresce.

I VACCINI ARRICCHISCONO LE INDUSTRIE FARMACEUTICHE?

Ecco un altro polverone smosso da chi vede i vaccini come nemici, sostiene infatti che essi sono stati creati per arricchire i Big Pharma.

Ma lo crediamo veramente? Non pensate che sradicare certe malattie conviene invece meno alla industrie farmaceutiche? Per curare certe malattie come la ormai scomparsa poliomielite, sarebbe servito una quantità enorme di denaro.

PER CONCLUDERE

Ovviamente l’elenco delle false informazioni e dei dubbi e timori che ne derivano non finisce.

Ci sarebbe tanto altro su cui fare chiarezza, evito tuttavia di dilungarmi per non fare di questo articolo un poema.

Il messaggio che vorrei darvi è che la vaccinofobia è una paura irrazionale, trasmessa da informazioni esterne che non hanno nessuna logica e base scientifica. 

Si è creato un tale terrorismo psicologico al punto che malattie più pericolose suscitano meno timore di un semplice vaccino che ha salvato tante vite nel corso degli anni.

E purtroppo  tutto questo odio verso i vaccini ci ha fatto dimenticare quanto possano essere rischiose certe malattie. Ciò infatti ha portato ad un calo delle vaccinazioni.

La conseguenza?

Che malattie come la pertosse che ormai non si ritenevano più letali, hanno iniziato a mietere le prime vittime.

Spero di esserti stata utile. A presto!

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