Da quando negli anni ’70 sbarcarono nelle televisioni italiane gli anime, il loro successo nel nostro paese è cresciuta esponenzialmente.

Per quanto i fan si accalchino alle fiere dedicate, facendo acquisti e replicando gli outfit dei loro eroi attraverso cosplay elaborati, la cultura giapponese pare non attecchire affondo.

Le sue radici raggiungono i fan che, spesso, si ritrovano bollati con l’appellativo di “ragazzini” da coloro che, al contrario, pensano che i manga e gli anime siano solo fumetti e cartoni animati da far vedere durante l’ora della merenda ai bambini.

Ebbene, in realtà, dietro a personaggi magici, avventure mirabolanti e trame avvincenti si nasconde molto di più di quanto ci si aspetti…

Shonen – La definizione di un genere

Proprio come il cinema, la letterature e il teatro anche l’arte del manga (e per transizione quella degli anime) è suddivisa in generi.

Oltre ad esserci le solite classificazioni che si basano sui caratteri generali della storia (romantico, thriller, horror, avventuroso e così via), vi sono classificazioni più specifiche che non si basano solo sui toni della trama, ma fanno riferimenti al target, ai concetti che si trasmetto e alla filosofia di base.

Tra queste, quella che vorrei farvi conoscere, è la categoria degli shonen, che secondo me, da sola, riesce a spiegare il perché queste non siano semplice storielle ma veri e propri manuali di crescita e educazione.

Cos’è uno shonen? Se prendiamo la definizione del vocabolario la prima cosa che troveremo è la traduzione in italiano, ovvero, “ragazzo”.

Originariamente, infatti, questo tipo di manga era indirizzato ad un pubblico maschile. Non solo, il target era ben definito anche a livello di età: dai più piccoli appena entrati a scuola, fino alla maggiore età.

Quest’ultimo dato è da tenere bene a mente per proseguire la lettura, quindi stampatelo a fuoco nella vostra memoria. Ovviamente oggi gli shonen sono seguiti da un pubblico decisamente più vasto e variegato, sia a livello di genere, che a livello di età.

Shonen – Le trame ricorrenti

Poiché, come visto, la classificazione giapponese procede per target, anche le trame seguono, di conseguenza questa logica.

All’interno degli shonen troviamo quindi una vastissima offerta di storie, da quelle d’avventura a quelle di paura, tutte, però, ben calibrate sul tipo di pubblico alle quali si rivolgo.

Che quindi vi stiate guardando, o leggendo, una storia romantica, o una missione fatata su pianeti sconosciuti, vi saranno elementi ricorrenti, caratteristici appunto, del genere target shonen.

Per esempio non è raro trovare in questo tipo di racconti una compagnia di amici che supporta il protagonista, spesso e volentieri ingenuo e scalmanato.

Molto diffuse sono anche le avventure che in America definirebbero “on the road”, in cui l’obiettivo da raggiungere si intravede all’orizzonte solo dopo aver superato prove estenuati e nemici incalliti.

Infine non possono mancare il saggio maestro anziano, spirito guida ed esempio, e l’amico animaletto divertente e goffo che accompagna il protagonista in ogni sua avventura.

Insomma: amicizia, determinazione, supporto e lealtà, sono parole che ritornano, all’interno di un genere che, però, deve ancora svelarvi qualche sorpresa. Continuate a leggere quindi…

Shonen – Da bambino a adulto per mano agli eroi

Arriviamo al succo della questione, al motivo per cui gli shonen dovrebbero davvero essere riconsiderati.

Abbiamo detto che questo genere specifico è indirizzato ai ragazzi, con storie pensate appositamente per la loro fascia.

Questo non è certo sinonimo di leggerezza o ingenuità, anzi, di maestria sopraffina.

Infatti, da sempre, gli autori che decidono di cimentarsi con questo tipo di opera non si ritrovano davanti solo la difficoltà di accattivarsi il pubblico con trame ben costruite, ma di istruirlo e accompagnarlo nella fase più delicata della sua vita: la crescita, dalla pubertà, all’adolescenza, fino alla maturità.

Non è quindi un caso che spesso si parli di amicizia, di rispetto, di compassione, determinazione e passioni, come detto precedentemente.

Gli eroi e i protagonisti di queste avventure si ritrovano nel bel mezzo della loro adolescenza a dover affrontare sfide difficili e, battaglia dopo battaglia, imparano ad adattarsi alle situazioni, si formano e… semplicemente crescono. Questo fanno gli shonen: propongono esempi per i giovani, eroi da imitare, morali da seguire.

Quindi, per concludere: la prossima volta che vi ritroverete davanti a un episodio di One Peace, a un manga di Fairy Tail o ad un action figure di Naruto, ricordatevi che dietro a quei ragazzi avventurieri dai capelli strani e la personalità esplosiva, si nasconde un mondo incredibile, fatto di studi e disciplina.