I narcisisti sono persone esclusivamente interessate a loro stesse ed utilizzano gli altri per soddisfare i propri bisogni e nutrire il proprio Ego.

Stare a stretto contatto con loro può risultare estremamente dannoso, sono dei vampiri energetici pronti a nutrirsi della nostra vitalità pur di mantenersi in vita.

Il consiglio migliore è quindi quello di riconoscere al più presto questi individui e starne il più possibile alla larga.

Ma quando la personalità narcisista è un nostro stretto familiare, ad esempio nostra madre? Beh lì le cose si complicano e non poco, tuttavia possiamo sempre fare qualcosa a riguardo.

Per parlare di questo argomento così complesso, abbiamo scelto una favola che narra di inganni e manipolazioni materne.

La favola di Rapunzel e la strega narcisista Gothel

La fiaba inizia parlando dell’esistenza di un fiore dai poteri magici, questo infatti era in grado di guarire anche profonde ferite e donare loro la giovinezza.

In un regno lontano vi erano una regina in dolce attesa, un re e il loro pacifico regno.

Un giorno la regina si ammalò gravemente mettendo a rischio la sua vita e quella della piccola in grembo, il re, preoccupato dal poterle perdere entrambe, diede ordine al suo esercito di trovare quel fiore per far guarire la moglie.

Il fiore venne trovato e la regina diede al mondo una bellissima bambina dai capelli dorati, alla quale il fiore aveva accidentalmente trasferito i suoi poteri magici.

Come in ogni favola non può non esserci “un cattivo”, in questo caso si trattava di una potente e vecchia strega, di nome Gothel, ossessionata dal voler riacquisire la perduta giovinezza.

Venuta a conoscenza dei poteri della neonata, una notte decise di intrufolarsi nel castello e rapire la piccola principessa, portandola con se in una torre sperduta nei boschi.

I genitori e tutto il regno intero cercarono per anni la giovane principessa senza tuttavia trovarla mai.

Gothel spacciandosi per la madre della fanciulla, la face crescere chiusa all’interno della torre con la scusa che il mondo fuori fosse troppo pericoloso e cattivo.

Dietro questa iperprotettività si nascondeva invece il segreto della finta giovinezza della strega, la quale lontano dalla giovane Rapunzel invecchiava rapidamente e mostrava la sua vera natura.

La principessa, manipolata dalle finte “buone intenzioni” di quella che credeva sua madre, si rassegnò a vivere rinchiusa nella torre fino al suo 18esimo compleanno.

Raggiunta la maggiore età Rapunzel esprimerà alla matrigna il forte desiderio di voler vedere il mondo con i suoi occhi, a quella richiesta Gothel andrà su tutte le furie dicendole che era per il suo bene se la teneva li con se e che la giovane fosse troppo fragile per affrontare il mondo reale.

Un giorno stanca di vivere in quella condizione, decise di disobbedire agli ordini della madre e riuscì a fuggire calandosi giù dalla torre grazie ai suoi lunghissimi magici capelli dorati.

Li conoscerà Flynn un bandito con cui inizierà un avventura alla scoperta del mondo e del quale finirà per innamorarsi.

Gothel su tutte le furie inizierà a dare la caccia ai due fuggitivi, ingannando e manipolando diversi personaggi minori all’interno della fiaba.

I due verranno trovati, il giovane bandito verrà arrestato e portato nelle carceri del castello, mentre Rapunzel verrà riportata dalla strega nella vecchia torre.

Lì la continuerà a manipolare dicendole che Flynn non era realmente innamorato di lei e che la stava soltanto ingannando e usando per i suoi loschi scopi.

La giovane, credendo alla buona fede di quella che per lei era sua madre, delusa, cadrà in uno stato di forte frustrazione e delusione.

Ad un certo punto guardando le stelle nel cielo, Rapunzel magicamente inizia a ricordare tutto e scopre di essere stata ingannata e rapita per tutti questi anni.

Li affronterà la strega Gothel che però la legherà ad un palo intenzionata a scappare con lei in un luogo ancora più lontano.

Flynn riuscirà a fuggire dalla prigione e a cavallo si precipiterà di corsa alla torre, qui verrà accoltellato alle spalle da Gothel davanti gli occhi della principessa.

Vedendolo accasciato a terra, supplicherà la strega di permetterle di curarlo con il potere dei suoi capelli in cambio lei la seguirà ovunque e non cercherà più di fuggire.

La strega ingolosita da quella proposta accetterà di lasciarglielo curare, tuttavia lui le taglierà via i capelli per impedire alla strega di portarla via per sempre.

Svanito l’incantesimo della giovinezza legato alla folta chioma della principessa, Gothel tornerà alla sua orribile e vera forma, scioccata da questa visione inciamperà e cadrà giù dalla torre perdendo così la vita.

Una lacrima di Rapunzel riuscirà a guarire il suo amato ormai morente e i due torneranno al castello dai veri genitori di lei.

E vissero felici e contenti!

La distruttività di una madre narcisista maligna

Essere cresciuti e convivere con dei genitori narcisisti creerà una profonda ferita nella psiche e nell’animo che condizionerà lo sviluppo della persona e il suo modo di relazionarsi con gli altri.

Una madre narcisista metterà al mondo un figlio con il desiderio che diventi una sua estensione.

Una vita da plasmare a proprio piacimento e da indirizzare verso un percorso che le permetta di rivivere una “seconda esistenza”.

Dietro il profondo atto d’amore di mettere alla luce un bambino si nasconde il desiderio egoistico di soddisfare i propri bisogni e di colmare i propri vuoti interiori.

Questo modo malato di “amare” danneggerà non poco il bambino, tarpandogli le ali, impedendogli di spiccare così il volo verso i propri orizzonti.

La madre narcisista, infatti, desidera controllare la vita del figlio, non permettendogli di acquisire una sua completa autonomia e impedendogli di conseguenza di crescere autonomamente e di diventare l’adulto che sarà.

I comportamenti della madre narcisista

Vediamo insieme alcuni tra i principali atteggiamenti messi in atto da questa figura genitoriale disfunzionale:

  • Lei non sbaglia mai. È quasi impossibile che ammetta i propri errori, troverà una giustificazione per tutto e vi rigirerà la frittata in modo da cadere sempre in piedi.
  • Voi invece sbagliate e come. Se da un lato rifiuta di vedere i propri sbagli, dall’altro non ha alcuna difficoltà nel farvi notare i vostri, cercando di colpevolizzarvi per averli commessi.
  • I continui paragoni con gli altri. Lei sarà sempre la “mamma migliore di tutte”, una persona che non vi fa mancare nulla e che siete fortunati ad avere, mentre voi sarete sempre incompleti, vi nominerà spesso qualcuno che a scuola prende voti migliori dei vostri, si comporta meglio in famiglia e in generale ottiene risultati da cui uscirete sconfitti nel confronto.
  • Non esistono i vostri spazi. Invaderà continuamente i vostri spazi personali, sia fisici che emotivi. Siete nel loro regno e in un certo senso lei vi possiede.
  • Rimpicciolirvi per nutrire la loro grandezza. I vostri risultati raramente saranno degni di lodi, non è raro che possa denigrarvi e sminuirvi, tranne quando i vostri risultati non faranno indirettamente brillare lei difronte il mondo intero.
  • Deciderà il vostro percorso di vita. Dei vostri sogni, desideri e aspirazioni se ne farà ben poco, le interessa principalmente che realizziate i suoi. Vuole delle medaglie da appendere sul suo petto e se le vostre scelte di vita non seguiranno il percorso da lei idealizzato, state pur certi che vi metterà i bastoni tra le ruote.
  • Negherà il vostro dolore. Specialmente se è stata lei a procurarvelo, negherà fino alla morte di poter aver agito in modo da provocarvi, più o meno consapevolmente, sofferenza. Si percepisce come una madre perfetta e desidera che voi la lodiate e la amiate per questo.
  • La maschera della persona buona e sensibile. Agirà davanti agli altri come una madre premurosa che l’unica cosa che ha a cuore è il vostro bene e la vostra realizzazione. Tuttavia dietro questa maschera di bontà e altruismo si nasconde una persona profondamente egoistica.
  • La manipolazione alla base di tutto. Manipolerà sia voi che le persone a voi vicine affinché possa impiantare la sua realtà e le sue credenze nella mente delle persone. Un grande disegno distorto nel quale lei si rappresenterà sempre come una donna, una madre e una moglie di grande valore e sentimenti.
  • Il terrore per tenervi a bada. Specialmente quando siete piccoli e avete pochi strumenti per “difendervi” potrà utilizzare punizioni, urla, ricatti e a volte anche violenza fisica, per spaventarvi a tal punto da smettere di opporvi a lei e al suo volere.
  • La subdola arma dei sensi di colpa. “quando non ci sarò più te ne pentirai” “gli altri figli guarda cosa fanno per le loro madri” e svariate altre frasi con l’unico scopo di farvi sentire sbagliati e in colpa.

Riflessioni

Come potete immaginare, vivere tutto questo da parte di una persona che dovrebbe amarvi e proteggerti, risulta devastante per il bambino.

Colei che dovrebbe accudirti diventa il tuo primo carnefice, poche sono le cose che possono far soffrire più in tenera età.

Se vi trovate in una situazione familiare del genere e vi state chiedendo se è possibile che “cambi” e si trasformi in una madre sana e amorevole, purtroppo la risposta è no.

Certo dipende dalla gravità della condizione e in alcuni rari casi vi possono essere quantomeno dei miglioramenti con il tempo, tuttavia generalmente è meglio evitare di utilizzare le vostre energie con la fantasia di poterla cambiare.

La cosa più utile da fare in questi casi è comprendere la condizione che ci è capitata e per quanto pensante e difficile possa essere, cercare di farsene una ragione.

I passi successivi sono quelli di comprendere che non siamo noi quelli piccoli e sbagliati, ma che sono i suoi atteggiamenti e le sue parole che instaurano in noi questa falsa e triste convinzione.

Crescendo è fondamentale creare un nostro spazio distaccato da questa figura così possessiva e dannosa, una dimensione nella quale poter crescere come persone, fare le nostre esperienze e inseguire i nostri sogni.

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1 commento su “Rapunzel – storia di una madre narcisista”

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