La nascita di un figlio è sempre una benedizione. Così la saggezza popolare sentenzia da secoli all’annuncio dell’arrivo di un terzo cucciolo nella vita di una coppia.

Un genitore che abbia tenuto in braccio il proprio neonato a pochi istanti dalla sua nascita non potrà che essere d’accordo. È bene però non sottovalutare lo stravolgimento psicologico e materiale che un figlio porta all’interno di una coppia.

Non tutti i genitori, infatti, resistono a questa onda d’urto che cambia per sempre le loro vite. Che si tratti di piccoli cedimenti o di crisi irrimediabili, tutte le coppie, dinanzi alla nascita di un figlio, hanno dovuto rivedere le loro priorità e, quindi, mettere in discussione il loro rapporto.

Un punto di non ritorno, nel bene e nel male. Se è infatti vero che l’arrivo di una nuova creatura non può che essere una benedizione per il nido familiare, è innegabile che molte delle abitudini, a volte anche ben radicate, dei neo-genitori dovranno subire una vera e propria rivoluzione.

Se questa rivoluzione ti spaventa, parlare con qualcuno che ha già avuto  esperienza della nascita di un figlio può essere illuminante.

Qualunque genitore non esiterà a rassicurarti che non esistono “perdite secche”. Per ogni tassello delle tue esperienze passate che dovrai mettere da parte, riceverai in cambio emozioni e routine diverse che arricchiranno di nuovi colori il mosaico della tua vita.

Accettata questa rivoluzione non come una crisi di addio ma come un entusiasmo rinnovato, ciascun genitore dovrà poi impegnarsi a trovare un nuovo equilibrio non solo nella propria vita, ma anche nella dimensione di coppia.

Ecco quindi come il primo passo per accettare con serenità la nascita di un figlio all’interno di una coppia sia proprio quello di rimanere curiosi nei confronti delle novità. 

Non vedere l’arrivo di un nascituro come un addio alla vita cui ci eravamo abituati, ma come l’esplosione di nuove scoperte e nuove emozioni altrimenti impossibili da sperimentare.

Crisi di coppia ma anche scoperte: come ci cambia la nascita di un figlio?

Di fronte all’arrivo di un figlio si sente spesso parlare di rottura degli equilibri. In realtà, sarebbe più corretto parlare della formazione di un nuovo equilibrio. Elementi sconosciuti entrano nel sistema.

Un sistema integrato nel quale la coppia deve costruire nuovi strumenti per la sua stabilità e, soprattutto, nel quale è possibile ritrovare una dimensione più completa. Uscire dall’ottica del fulmine a ciel sereno ed entrare in quella di una rinnovata solidità di coppia.

La dinamica più comune è quella che vuole la neo-mamma concentrata sulla crescita del figlio. D’altronde, è innegabile che, specialmente nei primi mesi di vita, un neonato abbia bisogno di tutte le attenzioni che una genitrice possa dargli. Di qui, non è infrequente che nel padre si inneschi il cosiddetto meccanismo dell’abbandono.

Le attenzioni affettive della dolce metà che prima erano rivolte esclusivamente verso la controparte maschile trovano, dopo la nascita di un figlio, un “concorrente“.

Niente di cui spaventarsi: la competizione è un sentimento naturale che, se gestito attraverso un dialogo sincero e una curiosità aperta nei confronti di questa nuova vita porterà a rafforzare il rapporto, anziché a innescare una crisi di coppia.

Non dimentichiamo anche che, fra le cause di crisi di coppia e litigi fra neo-genitori, c’è la sindrome della depressione post-partum. Non solo il padre può soffrire di un nuovo “ingresso” nella vita di coppia.

La solitudine coniugale, il “sentirsi in gabbia” e l’incertezza nel rinunciare alle dinamiche della vita di coppia pre-natale sono emozioni che coinvolgono anche la madre. È importante capirlo, poiché è in questo momento che il dialogo si rende davvero necessario per una coppia. I novelli genitori potranno scoprirsi simili in questo dolore e vicini in questa solitudine.

La soluzione? Stringersi più forte, accogliendo il miracolo della nuova vita come rinnovato collante per l’alchimia di coppia.

1 commento su “Nascita di un figlio e crisi di coppia: come crescere insieme”

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