Nella vita siamo portati sempre a dover compiere delle scelte, non importa che siano piccole cose della vita quotidiana, come cosa indossare al mattino o cosa mangiare a pranzo, o più importanti, come il nostro lavoro.

Dietro ogni angolo, ci aspettano sempre delle intersezioni da dover attraversare e, di conseguenza delle scelte da dover compiere.

Questo fenomeno molto spesso crea, dentro noi stessi un senso di indecisione, che ci blocca, poiché ci viene sempre da pensare a cosa possiamo perderci, se scegliamo un’opzione o l’altra.

Perciò, per portare avanti le scelte che ci vengono richieste ogni giorno, abbiamo bisogno di ragioni e motivazioni che non solo ci aiutino nella scelta, ma anche a portare avanti i nostri sogni e le nostre speranze.

Queste motivazioni possono essere di diverso tipo, ma principalmente si dividono in motivazione intrinseca ed estrinseca.

Motivazione intrinseca ed estrinseca: significati e altro

Ma cosa si intende, nello specifico, quando si parla di motivazione intrinseca ed estrinseca. In realtà, questi due concetti sono molto semplici da comprendere, anche se molto vasti:

  • Motivazione estrinseca – il termine ‘estrinseco’ deriva dal latino ed è formato dalle parole ‘extrim’, che significa ‘esterno’ e ‘secus’, che invece indica ‘lungo, a seguire’. Quindi, con questo termine si tende a disegnare un tipo di motivazione che proviene da elementi o concetti esterni a noi o alla persona che deve compiere l’azione. Ad esempio, se qualcun altro ci convince o ci spinge a fare qualcosa.
  • Motivazione intrinseca – anche la parola ‘intrinseco’ deriva dal latino ed è nata dall’unione di due parole diverse ‘interim’ e ‘secus’, che significano rispettivamente ‘interno’ e ‘lungo, a seguire’. Di conseguenza, la motivazione intrinseca è quel tipo di spinta nella scelta di una decisione o nello svolgimento di un’azione che proviene dall’interno di noi stessi. Quindi, è una ragione che proviene soltanto dal nostro animo, come ad esempio delle condizioni personali che ci spingono a fare delle azioni.

Nel passare degli anni, sono stati in molti ad imbattersi nell’ardua discussione, su quali possano essere i migliori presupposti per svolgere un compito o una scelta, creando un forte divari fra sostenitori della motivazione intrinseca o estrinseca.

Finora nessuno è riuscito ad ottenere una chiara vittoria, poiché entrambe hanno i loro lati positivi e negativi, così come possono raggiungere il loro obiettivo, ovvero di motivare.

Motivazione estrinseca: pro e contro di questa scelta

La motivazione estrinseca, ovvero proveniente da ragioni o persone esterne, può all’apparenza sembrare un tipo di motivazione poco utile o ragionevole da usare, ma contiene in sé sia pregi che difetti.

Fra i pro di questa scelta, possiamo notare:

  • Qualcuno di importante per te, come un amico o un parente, può darti la carica giusta e l’appoggio per qualcosa di cui hai paura o sei insicuro al riguardo
  • Vi permette di prendere in considerazione nuovi punti di vista sulla vostra esperienza, a cui non avevate mai pensato
  • Se vi sentite scarichi o non avete voglia di continuare, qualcuno può riportarvi sulla retta via

Invece, i contro di questa scelta possono essere:

  • A volte, se si compie un qualcosa per motivazioni estrinseche, si lavora soltanto in modo tale da poter ottenere approvazione o un premio dall’esterno
  • Senza l’aiuto o il supporto di altri, viene a vacillare anche la nostra forza nei confronti della determinata azione
  • Ci si concentra troppo sui risultati che si vogliono ottenere e non sull’azione o il processo in sé, vanificando il processo intero dell’azione

Motivazione intrinseca: perché sceglierla o no

Le ragioni per cui, invece, si dovrebbe propendere verso una motivazione di tipo intrinseco per le proprie scelte, sono le seguenti:

  • Se la ragione per cui scegli di fare un’azione proviene da te stesso, sarai più motivato a farlo, poiché avrai uno stimolo e un obiettivo che ti è molto a cuore
  • Il risultato delle tue azioni non dipenderà dagli altri, bensì solo da te stesso e dalla tua buona volontà, in quanto sarai tu a portare avanti la determinazione necessaria per portare avanti i tuoi obiettivi
  • È più semplice concentrarsi sul processo delle nostre azioni, che anche attraverso sbagli e difficoltà, ci insegna delle lezioni molto utili e preziose, a differenza della motivazione estrinseca, in cui ci focalizziamo soltanto sul risultato

Nonostante ciò, anche questo tipo di motivazione può conservare in sé degli elementi che possono essere considerati negativi, come:

  • Il sentimento di solitudine, che spesso può fuoriuscire, specialmente nei momenti di debolezza e sconforto. Se non hai nessuno che possa ricordarti il perché stai svolgendo un’azione, sarà più difficile ritrovare la motivazione e andare avanti
  • Ti neghi la possibilità di poter analizzare la tua scelta o la tua azione su un nuovo punto di vista esterno, che può mostrarti qualcosa di nuovo e affascinante, dandoti una spinta in più
  • Spesso, essere troppo focalizzati su sé stessi o su ciò che stiamo facendo, può allontanarci dagli obiettivi a lungo termine che ci siamo prefissati, ovvero i nostri risultati.

Motivazione intrinseca o estrinseca: l’antico dibattito

Nonostante questa discussione possa sembrare alquanto artificiosa o astratta, in realtà è molto importante poter stabilire i pro e i contro di entrambe le parti, poiché sono concetti che possiamo applicare in qualsiasi ambito.

Ad esempio, queste possono essere le basi per dei metodi di insegnamento nel campo della pedagogia:

un’insegnante può scegliere se motivare i propri studenti attraverso una motivazione estrinseca, come un premio o un voto finale, oppure attraverso una motivazione intrinseca, come instillare all’interno degli studenti la passione per quella materia in questione, portandoli così a studiare per passione.

Questo atteggiamento può influenzare anche il mondo del lavoro, in cui il capo può promettere uno stipendio più alto a chi si impegna di più oppure rendere il lavoro più appassionante, così da poterli ispirare.

Le conseguenze di questi metodi e motivazioni possono essere infinite, ma allo stesso tempo entrambe possono essere utili per poter trovare la giusta motivazione e affrontare la propria strada.

Il segreto per il successo è nello sperimentare e capire al meglio quale fra questi può aiutare a realizzarsi.

1 commento su “Motivazione intrinseca e estrinseca: quali sono le differenze?”

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