Quante volte vi sarà capitato di litigare con una persona?

Spesso si litiga in mezzo alla strada, al supermercato o in fila in banca con sconosciuti. Figuriamoci con chi vive a stretto contatto con noi! Partiamo quindi dal presupposto che litigare sia umano e anche catartico.

È un modo che abbiamo di sfogare le nostre frustrazioni e comunicare all’altro le nostre idee incisivamente.

Attenzione, però: un litigio salutare è costruttivo e non contornato da cattiverie, come vendette, rivendicazioni o rancori.

Litigare serve per sfogare le tensioni, non crearne di nuove. A volte, però, questo tipo di interazione umana può lasciarci tristi e demoralizzati.

Ti fornisco dunque alcuni consigli su come comportarti dopo un litigio.

Risolvete la questione

Non voltatevi le spalle. I musi lunghi non fanno altro che prolungare nel tempo il litigio e sono dannosi per la felicità di chi è coinvolto. Evitare di parlare nuovamente dell’argomento che vi ha fatti arrabbiare è come chiudersi e punire l’altro. Non è un atteggiamento costruttivo. È giusto prendersi del tempo per riflettere, ma questo non deve superare le 24h.

Quando siete arrabbiati dite cose a sproposito

Può succedere che durante un litigio si diventi più cattivi del solito. È normale. È un meccanismo di difesa dell’essere umano. Non fissarti su ciò che è stato detto durante il litigio perché può essere frutto della voglia di prevalere sull’altro. Cerca di capire se il tuo partner o il tuo amico o anche un tuo genitore ha detto delle cose crudeli di proposito o se sia un suo effettivo pensiero.

Parlate di futuro

Dimostratevi interessati a risolvere la situazione: un ottimo modo è proporre delle soluzioni in caso succeda di nuovo ciò che vi ha portati a litigare. Ciò è utile non solo per dimostrare che tenete all’altra persona, ma anche per ragionare su quello che è accaduto e per sentirvi più tranquilli in caso succeda di nuovo.

Non rimangiarsi ciò che si è detto

Ciò che è successo fa parte del passato. Negare di aver detto o fatto qualcosa vi farà solo apparire incoerenti. Se vi rendete conto di aver parlato a sproposito, provate a spiegare a voi stessi e all’altro cosa vi abbia spinti a farlo. E se proprio siete pentiti, allora chiedete scusa.

Non abbatterti o sminuirti

Potresti aver sbagliato, ma errare è umano. Come dicevo prima, se senti di essere in torto, chiedi scusa. Fornisci tutte le spiegazioni che servono per ricostruire il rapporto. E ricorda che litigare è salutare: ti aiuta a sfogare le tue frustrazioni e può portare a un nuovo stato più positivo della relazione.

Ragiona a mente fredda

Prendi un giorno per ragionare sul litigio. Lascia che prevalga il tuo lato razionale su quello istintivo: spesso la rabbia porta a prendere decisioni malsane o a dire cose di cui poi ci si pente. Prendete tempo e riflettete. Poi, quando siete pronti, contattatevi e trovate una conciliazione.

Controlla le pulsioni

Dopo un litigio si ha quasi voglia di strozzare l’altro dalla rabbia che abbiamo dentro, ma non si fa. Litigare facendo del male, fisico o psicologico, è sbagliato: durante e dopo il litigio cerca di controllare i tuoi istinti. Respira profondamente e valuta le conseguenze di ciò che dici o fai. Mantieni la calma. Ti svelo un segreto: dimostrarsi rilassato, non solo vi farà apparire più autorevole, ma vi aiuterà anche a farla franca!

Ascolta

Non sottovalutare ciò che dice l’altro, anche se pensi di avere completamente ragione. I suoi sentimenti sono importanti quanto i tuoi. Trova un punto di equilibrio tra ciò che dice l’altro e te. Fai come gli inglesi: pensa alle tue risposte in forma I agree with you, but…ovvero “sono d’accordo con te, ma…”

Vis a vis è meglio

Spesso le persone si sentono in diritto di esagerare se nascoste da uno schermo. Sono i classici leoni da tastiera. Non permettere che il tuo interlocutore si lasci andare perché difeso dal suo cellulare e dalla distanza fisica. Vedetevi a quattr’occhi e parlate.

Assumi le tue responsabilità

Riconosci dove hai sbagliato e chiedi scusa. Anche se non hai tutta la colpa, riconosci i tuoi errori. Trova una soluzione individualmente e discutine con calma. Trova un punto di equilibrio tra le tue idee e quelle dell’interlocutore.