IL POTERE DI UN GRAZIE

Ci sono parole che hanno un potere nascosto e quando le utilizziamo, senza rendercene conto, spesso possono dare, sia a chi le dice che a chi le riceve, più di quello che pensiamo. Una fra queste è la parola grazie.

Ricordi quando eri piccolo/a e i tuoi genitori o le persone a te più vicine ti insegnavano a dire grazie, ogni volta che qualcuno faceva un gesto per te?

Bene … il punto sta che eri piccolo/a per capirne il senso e spesso i genitori non spiegano il suo profondo significato.

In questa lettura mi piacerebbe fare un percorso insieme per scoprire il valore immenso di un breve e semplice grazie.

LA RICONOSCENZA: IL CARBURANTE DELLE AZIONI UMANE

Sapevi che uno dei bisogni più profondi e nascosti di ogni persona è quello di essere apprezzati e riconosciuti?

Ebbene si!

Sigmund Freud sosteneva che alla base di ogni azione umana, ci sono due motivazioni: l’impulso sessuale e il desiderio di grandezza.

Probabilmente detto così potrebbe risultare eccessivo, tuttavia nel desiderio di grandezza si cela il bisogno di sentirsi apprezzati dagli altri.

Forse adesso rifiuterai questa affermazione e dirai che per te non è così. Ma pensaci bene: partendo dal presupposto che ogni azione è sempre mossa da una motivazione, cosa spinge, secondo te, la gente a farsi selfie e pubblicarli sui social? Non è forse il desiderio di apprezzamento, di essere riconosciuti e considerati. Come ti senti quando ricevi tanti like? E come ti senti invece se non ne ricevi?

Non è forse questa la molla che ci porta a vestirci alla moda, a comprare l’ultimo modello di cellulare e per alcuni arrivare anche a far parte di certe bande?

Potrei fare altri mille esempi del genere, la risposta sarà sempre la stessa.

Adesso mi dirai, ma che c’entra tutto questo col grazie?

C’entra perché, quando diciamo grazie, oltre ad esprimere gratitudine per ciò che abbiamo ricevuto, esprimiamo riconoscenza, proprio ciò che ogni individuo desidera.

Nel momento in cui un amico ci offre il suo aiuto e noi lo ringraziamo, gli stiamo dicendo che oltre ad apprezzare il suo gesto nei nostri confronti, lo riconosciamo come qualcuno che ha rappresentato qualcosa per noi in quell’istante. Gli stiamo dando valore.

Il riconoscimento è alla base di tutte le relazioni umane.

“Una delle più radicate caratteristiche della natura umana, è quella di perseguire infaticabilmente l’apprezzamento altrui”

-William James-

LA GRATITUDINE NON CONOSCE PRETESA

In una società come quella di oggi, dove non riconosciamo ciò che abbiamo e vogliamo sempre di più, siamo spesso abituati che tutto è dovuto, altro che gratitudine! Dire grazie perde il suo senso e valore.

Ci dimentichiamo di quanto siamo fortunati, ma se non riusciamo ad apprezzare la bellezza di cui beneficiamo, come possiamo farlo con i gesti che riceviamo?

Cosa voglio dire con ciò?

Bene … immagino che sappiamo tutti che se esistiamo è grazie a tanti meccanismi presenti nell’universo: dall’ossigeno che respiriamo, alla luce del sole, ai movimenti delle galassie.

Esserne grati ci permette di vedere quanto siamo fortunati ad essere i primi beneficiari di questi miracoli. Purtroppo spesso, invece, passano inosservati.

 Il punto sta che se diamo per scontato una tale meraviglia, come possiamo apprezzare tutto il resto?

Dal barista che ci prepara il caffè, alla moglie che ci prepara il pranzo, all’amico che ci ascolta etc.

Pensiamo veramente che tutto ciò ci sia dovuto? o forse il fatto che qualcuno dedica il suo tempo per noi, è un dono a cui dovremmo dare più valore?

Impariamo a non dare mai nulla per scontato, ma a dare importanza a ciò che riceviamo ogni giorno. E’ il regalo più grande che possiamo fare sia a noi stessi che agli altri: a noi perché diventando consapevoli di ciò che ci viene dato, impariamo ad essere felici e godere della bellezza delle cose; agli altri perché li facciamo sentire importanti e apprezzati.

Con un semplice grazie sincero miglioriamo le relazioni  e ne traiamo beneficio.

NULLA E’ SCONTATO E NIENTE CI E’ DOVUTO

A tal proposito voglio raccontarvi una storiella che seppur inventata, rispecchia la realtà e può farci riflettere su alcuni nostri comportamenti.

Una contadina, dopo una lunga giornata di lavoro, mise a tavola per i suoi uomini un mucchio di fieno. E quando questi, sbalorditi, le chiesero se fosse diventata matta, lei rispose: “ Beh, come avrei potuto immaginare che ve ne sareste accorti? Cucino per voi da vent’ anni e in tutto questo tempo, non ho mai sentito da parte vostra una parola che mi facesse capire che non stavate masticando fieno”.

La storiella, in fondo, non è poi così lontana dalla realtà!

Delle ricerche condotte sulle relazioni di coppia finite male, hanno osservato che alla base dei fallimenti vi è una mancanza di apprezzamento. Per fare un esempio, troppo spesso il lavoro svolto dalle donne casalinghe viene dato per scontato e i mariti non pensano mai a gratificare le loro donne per ciò che fanno con parole di apprezzamento.

Trascorriamo quasi tutto il tempo a pensare a noi stessi. Ma se una parte di esso, lo dedicassimo a pensare ai pregi altrui, ci renderemmo conto di quanta bellezza c’è nel mondo e di quanto siamo più fortunati di quello che pensiamo.

La prossima volta che gustate un buon piatto fatto da qualcun altro (chef, moglie , marito amico/a), sprecate qualche parola di lode; o se un cameriere nonostante la stanchezza, mostra gentilezza, pazienza e cortesia, mostrategli il vostro apprezzamento.

Non trascuriamo di ringraziare ogni piccolo gesto … esso è un dono!

Essere grati per un’attenzione nei nostri riguardi, per il modo come ci trattano e per ciò che abbiamo, è il primo ingrediente per la felicità, nella ricetta della nostra vita.

LA DIFFICOLTÀ DI CHI NON SA DIRE GRAZIE

Ci sono persone che pensano di non avere nulla da ringraziare e a pensarla in questo modo, solitamente sono individui estremamente viziati o individui particolarmente narcisisti.

Questi non saranno mai grati, né nei confronti della vita né nei confronti degli altri, per loro non sarà mai abbastanza ciò che ricevono e pretenderanno sempre di più.

Poi c’ è chi sa realmente provare gratitudine, la riconosce, la sente, ma non la sa esprimere.

“provare gratitudine e non esprimerla, è come incartare un regalo e non darlo”   

-W.A. Ward-

Ma perché spesso viene così difficile mostrare la nostra gratitudine? Perché quando siamo sul punto di dire grazie o fare un elogio a qualcuno ci blocchiamo?

Dire grazie è una parola che dichiara all’altro di averci procurato compiacimento o benessere. In questo modo è come se ci esponessimo e svelassimo all’altro i nostri bisogni, le nostre parti vulnerabili.

Inconsciamente abbiamo paura che mostrando le parti più belle di noi, quelle senza corazza e quindi più indifese, gli altri possano approfittarne per colpirci proprio li, dove potremmo farci più male.

In questo modo, trattiamo l’altro come un nemico da cui proteggerci e non riusciamo a mostrargli quanto abbiamo gradito il suo bellissimo gesto nei nostri confronti.

Tendiamo a non mostrare mai  quello di cui abbiamo veramente bisogno, perché sveliamo le parti più sensibili di noi. Se ci pensate bene, per esempio, quando vogliamo comprare qualcosa, diciamo che ci serve un vestito o un paio di scarpe, ma mai diciamo: “ mi faresti i complimenti con questo vestito?”, “ti piacerei con queste scarpe?”. Perché è come se stessimo dicendo che abbiamo bisogno dell’altro e che siamo insicuri.

Allo stesso modo, dire grazie diventa un rischio, un modo per dare all’altro la possibilità di poterci ferire nelle nostre fragilità.

QUANTO E’ IMPORTANTE DIRE GRAZIE

Ringraziare, elogiare e apprezzare possono cambiare il tuo mondo e quello degli altri in positivo, mentre non farlo può provocare effetti negativi.

Voglio raccontarvi la storia di un ragazzo, una storia che nella realtà rispecchia gran parte di noi.

Questo ragazzo sentiva un vuoto immenso nel suo cuore e ogni giorno cercava di riempirlo con qualunque cosa: girava per i negozi e comprava vestiti che non gli servivano, orologi e qualunque cosa pensava potesse attirare l’attenzione degli altri. Ogni suo acquisto era l’occasione giusta per un selfie da mostrare sui social. Ma ciò non lo soddisfaceva abbastanza, così gli acquisti aumentavano e la sua vita si ridusse ad una sfrenata ossessione verso l’accumulo gli oggetti e persone.

Un giorno  si trovava a casa dei suoi genitori ormai defunti, stava cercando un vecchio libro e fra gli scaffali impolverati della libreria trovò una busta. La aprì e si accorse che si trattava di una lettera di suo padre dove esponeva l’amore che provasse per suo figlio e di quanto fosse fiero di lui. Il padre non aveva mai avuto il coraggio di dirglielo e il ragazzo non l’aveva mai saputo…

Essere apprezzati ed elogiati, soprattutto dalle persone più care, riempie e scalda il cuore perché è tutto ciò di cui l’essere umano ha bisogno. Probabilmente quel ragazzo se avesse saputo quanto i suoi genitori fossero stati grati e felici di averlo nella sua vita, non avrebbe avuto bisogno di colmare i suoi vuoti con cose effimere.

“Dicendo grazie, tu crei amore” –

D. Rose Kingma-

Una semplice grazie detto o non detto, può cambiare le emozioni a cui si accede: può motivare o demotivare, può far star bene o può far male, può unire o separare. Impariamo a dare valore alle parole e dirle quando le sentiamo veramente.

E per il tempo che hai dedicato a leggere questo articolo … Grazie!

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1 commento su “Il potere di un grazie: conosciamo il suo valore”

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