Il disturbo bipolare è una condizione psichiatrica caratterizzata da anomali e gravi cambi dell’umore, della percezione di sé e di ciò che ci circonda.
La persona che convive con questa condizione si trova a vivere momenti di estrema eccitazione ed euforia (fase maniacale) durante i quali sviluppa un idea di sé quasi onnipotente, ad altri, invece, di profonda depressione (fase depressiva), nella quale tutte le energie svaniscono e il mondo intorno a sé perde di bellezza e significato.
Questo disturbo può risultare particolarmente invalidante per chi lo vive e per i suoi affetti, per questo averne una migliore e più profonda conoscenza può aiutare molto chi la vive.
È un disordine che, se non trattato correttamente, può interferire con il lavoro e le relazioni interpersonali in modo rilevante e spesso si traduce in uno stravolgimento della vita quotidiana.
Il periodo in cui il bipolarismo tende a manifestarsi con maggiore frequenza è tra l’adolescenza e la prima fase adulta.
Il comportamento del bipolare
I comportamenti dei soggetti bipolari variano in base all’intensità del disturbo e dalla personalità di ognuno, tuttavia molti dei comportamenti che descriveremo pongono le basi dell’atteggiamento della persona bipolare.
Durante la fase maniacale:
- Eccessiva disinibizione
- Rifiuto delle regole sociali e comportamenti inappropriati
- Deliri di onnipotenza
- Iperattività e incapacità di rilassarsi
- Flusso di pensieri intenso e molto rapido
- Alterazione della percezione dei sensi
- Desiderio e impulsi sessuali maggiori e meno controllabili
- Possibile uso/abuso di sostanze (droghe, alcool, nicotina ecc.)
- Difficoltà a controllare gli impulsi e la gestione del denaro (shopping compulsivo, gioco d’azzardo)
- Scarsa necessità di dormire e mangiare
- Distorsione della realtà e scarsa comprensione del senso del pericolo e dei rischi
Fase depressiva:
- Perdita di interesse verso le attività che prima appassionavano
- Umore molto basso
- Scarso desiderio sessuale
- Tendenza a sviluppare pensieri sul suicidio
- Forte apatia e anedonia
- Chiusura in sé stessi e rifiuto di vivere il mondo esterno
- Perdita di concentrazione e difficoltà di memoria
- Alterazioni del sonno e dell’appetito
- Perdita di energia con conseguente sensazione di costante stanchezza
- Possibili atti autolesionistici
Tendenzialmente le fasi depressive di questa patologia durano più a lungo rispetto a quelle maniacali o ipomaniacali. Le prime solitamente durano da qualche settimana a qualche mese, mentre le fasi maniacali o ipomaniacali durano una-due settimane.
Il passaggio da una fase all’altra non è sempre veloce e diretto, alle volte risulta essere più lento e subdolo.
Cause
Le possibili cause scatenanti del disturbo bipolare sono molteplici e comprendono vari aspetti: genetici, biologici, psicologici e sociali.
Fattori biologici: studiando il fenomeno da un punto di vista biologico, troviamo spesso degli squilibri su diversi livelli:
- Squilibrio neurochimico di alcuni neurotrasmettitori (noradrenalina, dopamina e serotonina)
- Squilibrio ormonale con livelli eccessivamente alti di cortisolo
- Sistema immunitario basso
Fattori psicologici: eventi di natura particolarmente traumatica possono creare una “frattura” nell’ equilibrio psichico del soggetto, agevolando così l’insorgenza del disturbo.
Un evento risulta traumatico non tanto dalla tipologia in sé (certo esistono traumi più violenti che scuotono fortemente la psiche un po’ di qualsiasi soggetto), ma il modo in cui la persona lo vive e sperimenta interiormente e da come riesce o meno a reagire ad esso.
Fattori genetici: è stato dimostrato che tra i vari disturbi psichiatrici, quello bipolare è tra quelli con un ereditarietà maggiore. Più è stretto il legame di parentela che abbiamo con una persona con questa condizione, maggiore sarà la possibilità di poterla sviluppare a sua volta.
Fattori sociali: essere circondati da persone positive, che provano sincero affetto nei nostri confronti, con le quali trascorriamo bei momenti e che sappiamo esserci per noi anche in momenti di bisogno, aiuta a contrastare l’insorgere di questo disturbo (e molti altri).
Il supporto e la comprensione della situazione da parte di familiari, amici, partner etc. risulta avere un impatto importante anche nelle fasi di recupero, aiutando anche a diminuire e non poco gli episodi di ricaduta.
Tipi di disturbo bipolare
Disturbo ciclotimico : Il soggetto alterna costantemente periodi ipomaniacali e depressivi per un periodo di almeno 2 anni. Gli episodi di euforia e depressione sono comunque molto più leggeri rispetto agli altri tipi di disturbo dipolare. Non è raro che questa forma possa evolversi in una delle due che andremo a descrivere adesso.
Disturbo bipolare I : Per questa diagnosi è sufficiente che il soggetto abbia sperimentato anche un solo episodio maniacale, esponendosi successivamente a possibili fasi di depressione più lieve.
Disturbo bipolare II: è caratterizzato dalla presenza di diversi episodi di depressione maggiore i quali si alternano con periodi ipomaniacali.
Diritto pensione invalidità?
Convivere con questo disturbo può essere particolarmente complesso e pesante, per questo la legge italiana gli riconosce una condizione di invalidità.
Il tutto dipende anche dal livello di gravità della condizione del soggetto, ecco i dati delle tabelle ufficiali:
- disturbo bipolare I – moderato: invalidità dal 61 all’80%;
- disturbo bipolare I – grave: invalidità del 100%;
- disturbo bipolare II – grave: invalidità del 75%;
Più è grave la condizione e più risulta logicamente invalidante, ma cosa spetta concretamente alle persone bipolari? Vediamo adesso i vari livelli e le relative agevolazioni:
- dal 51%: congedo per cure fino a 30 giorni all’anno;
- dal 67%: esenzione dal pagamento del ticket sanitario (codice 044);
- dal 74%: assegno mensile di invalidità per chi ha un reddito inferiore a 4.906,72 euro;
- con il 100% di invalidità, ha diritto ad una pensione mensile per chi ha un reddito annuo inferiore 16.814,34 euro. Se c’è impossibilità di deambulare o di compiere gli atti ordinari della vita, è prevista anche l’indennità di accompagnamento;
- per i minori con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della minore età che frequentano in modo continuo o periodico centri ambulatoriali oppure scuole pubbliche o private di ogni ordine e grado a partire dagli asili nido: indennità di frequenza di 285,66 euro, purché non venga superata la soglia di reddito annuo di 4.906,72 euro.
Fonte: https://www.laleggepertutti.it/277306_invalidita-per-disturbo-bipolare
Cure e trattamenti
Non è stata ancora trovata una cura che elimini del tutto questa condizione, tuttavia un trattamento specifico farmacologico accompagnato da un supporto sia familiare che terapeutico, può permettere a queste persone di condurre una vita abbastanza normale e produttiva.
Riconoscerlo ed agire in tempo
Il disturbo bipolare non è così semplice da riconoscere nelle sue fasi di insorgenza iniziali, vi sono diversi sintomi che possono fungere da campanello d’allarme, come: alterazione del sonno e difficoltà a dormire, ansia e panico, irritabilità, fasi depressive, l’utilizzo di droghe e l’abuso di alcool, sono tutti fattori che possono indicare una fase iniziale dello sviluppo del disturbo.
Sarebbe opportuno riconoscere il prima possibile la nascita di questo disturbo in modo da iniziare a trattarlo sin da subito in maniera corretta, raggiungendo così dei risultati nettamente migliori per il paziente.
La terapia farmacologica risulta essere fondamentale e necessaria per lavorare sul disturbo bipolare, senza di essa i soggetti possono diventare con il tempo pericolosi per se stessi e per gli altri.
Farmaci per disturbo bipolare
Riconoscere sin dalle prime fasi la natura di questo disturbo risulta essere molto importante, in modo tale che anche la prescrizione dei farmaci sia quella più corretta per questa specifica condizione, sbagliare i farmaci può portare a complicanze e l’aggravarsi del disturbo.
I farmaci più efficaci ed utilizzati sono:
Il Litio: si tratta di uno stabilizzante dell’umore ed è il più adatto ed efficace per il trattamento del bipolarismo, in quanto è in grado di agire efficacemente sia sulla componente maniacale che su quella depressiva.
Può essere affiancato da altri farmaci come antiepilettici, antipsicotici e antidepressivi.
Tra gli antiepilettici troviamo: Valproato – Carbamazepina – Lamotrigina.
Tra gli antipsicotici troviamo: Aripripazolo – Quetiapina – Olanzapina – Asenapina.
Ruolo della famiglia nella cura
Il ruolo della famiglia, nel trattamento di questo disturbo, può svolgere un ruolo di fondamentale importanza. Essendo spesso molto complicato essere a stretto contatto con un soggetto bipolare per via del suo comportamento così eccessivo e pericoloso in entrambe le sue fasi, è importante che la famiglia comprenda bene la condizione e possa sostenerlo e aiutarlo sia nelle fasi acute che nel riconoscere e prevenire possibili ricadute.
Dieta e abitudini sane nel disturbo bipolare
Diversi studi hanno dimostrato come l’alimentazione influisca sul tono del nostro umore e come nel caso specifico del disturbo bipolare, possa essere un valido sostegno per un suo corretto trattamento.
Un alimentazione sana e bilanciata porta il soggetto ad equilibrarsi energeticamente e di conseguenza lo aiuta a contrastare l’insorgere delle fasi acute.
Nutrire il nostro organismo correttamente da degli oggettivi benefici sia al nostro corpo che alla nostra mente, lo squilibrio delle abitudini alimentari, se associate anche a quelle del sonno etc. possono agevolare notevolmente il ripresentarsi e l’aggravarsi della condizione.
Vediamo insieme alcuni dei cibi e/o abitudini consigliate e altre invece da evitare:
Da evitare
- Caffeina
- Alcool
- Carboidrati raffinati
- Cibi grassi
- Nicotina
- Droghe
- Alimenti ricchi di zuccheri raffinati
Consigliati
- Frutti ricchi di vitamine, in particolare vitamina C e dall’azione antiossidante (ananas, arance, limoni, kiwi, ribes nero, mirtilli rossi, papaya, melograno, lamponi)
- Verdure e ortaggi (carote, broccoli, patate, peperoni, asparagi, cavolfiore, carciofi)
- Legumi (fagioli, lenticchie, piselli, fave)
- The verde
- Aglio e peperoncino rosso
- Carni bianche (pollo, tacchino)
- Pesce ricco di omega 3 e vitamine (salmone, sgombro, sardine, alici, merluzzo)
- Alghe che aiutano a combattere i radicali liberi
Risulta importante per il benessere del nostro organismo equilibrare e variare i vari alimenti durante la settimana, il tutto per fornire alla nostra mente e al nostro corpo tutto il necessario per stare bene.
Il tutto accompagnato da un’ attività fisica e il contatto con la natura le quali hanno dimostrato svolgere un ruolo benefico nel regolare il nostro umore e stato mentale.
Personaggi famosi bipolari
Convivere con questo disturbo può portare a vergognarsene e nasconderlo agli altri.
Nulla di più sbagliato! Certamente, bisogna prendere coscienza dei rischi e trattarlo adeguatamente, in modo da evitare l’insorgere dei momenti più esplosivi.
Se ci si prende correttamente cura di se stessi, non soltanto si potrà riuscire a vivere una vita “normale” ma in più nulla ci impedirà di inseguire i nostri risultati e raggiungere importanti successi personali.
A dimostrazione di ciò vi inseriamo una lista che comprende soltanto alcuni dei personaggi famosi, sia del presente che del passato che, pur convivendo con il disturbo bipolare, hanno raggiunto le vette più alte e realizzato grandi cose!
Personaggi del passato:
- Napoleone (condottiero)
- Van Gogh (pittore)
- Edgar Allan Poe (scrittore)
- Beethoven (musicista)
- Michelangelo (scultore e pittore)
- Baudelaire (scrittore e poeta)
- Nietzsche (filosofo)
- Roosevelt (Presidente americano)
- Virginia Woolf (scrittrice)
- Caravaggio (pittore)
- Tolstoy (scrittore)
- Hemingway (scrittore)
Personaggi moderni:
- Van Damme (attore)
- Kurt Cobain (musicista)
- Jimi Hendrix (musicista)
- Mariah Carey (cantante)
- Mel Gibson (attore-regista)
- Selena Gomez (cantante)
- Jim Carrey (attore)
- Robin Williams (attore)
- Demi Lovato (cantante)
- Tim Burton (regista)
- Francesco Cossiga (presidente della repubblica italiana)
- Indro Montanelli (giornalista)
La lista sarebbe decisamente più lunga, questo ci deve far riflettere.
Spesso si può utilizzare una propria condizione e far si che quella energia interiore che abbiamo si incanali verso un sentiero positivo.
Non abbiate paura di vivere ed ammettere le vostre condizioni, quando necessario chiedete aiuto senza vergogna e una volta rialzati iniziate a dipingere il quadro della vostra vita!
Sessualità e disturbo bipolare
La vita sessuale di un individuo bipolare, rispecchia in pieno quelle che sono le caratteristiche di questo disturbo.
Durante le fasi maniacali si tende a vivere una “iper-sessualità” compulsiva e quasi irrefrenabile, durante questi periodi non è raro che il soggetto possa cercare di soddisfare i suoi forti istinti sessuali con più partner.
La sessualità essendo molto legata al nostro tono dell’umore, nelle fasi depressive si avrà un forte calo del desiderio fino a potersene disinteressare completamente.
Tutto questo alternarsi di pulsioni in maniera così estrema, porta spesso a non pochi problemi all’interno di un rapporto sentimentale e affettivo.