In questo articolo analizzeremo a fondo gli introversi, chi sono, cosa desiderano, e come vivono le relazioni. Se sei un introverso, o lo è un tuo amico o parente, ti consiglio di proseguire la lettura per imparare di più sul loro modo di rapportarsi al mondo.
Introversi: una definizione classica
Il vocabolario Treccani descrive gli introversi come “individui che tendono ad isolarsi e nascondersi nel mondo della fantasia e dell’immaginazione”. Questo tipo di definizione è ormai datata e non spiega realmente chi è o come si comporta un introverso.
Il primo ad occuparsi di introversi (ed estroversi) è stato uno dei padri della psicanalisi, Carl Jung nel suo libro Tipi Psicologici. Le analisi di Jung erano valutazioni cliniche e oggettive, ed è importante ricordare che non esprimevano nessun tipo di giudizio.
Essere estroversi non è positivo, né essere introversi è negativo: sono semplicemente due modi diversi di approcciarsi con la società che ci circonda.
La convinzione che essere introversi sia un difetto, o una mancanza a cui rimediare, è una credenza che si è sviluppata nel mondo occidentale negli ultimi anni e non ha nessuna base scientifica.
La causa di questo fraintendimento è sicuramente l’immagine che i media, film e telefilm in particolare, danno delle persone introverse.
Chi sono realmente gli introversi?
Un introverso è una persona riflessiva e riservata che non ama attirare l’attenzione su di sé.
Attenzione, questo non fa di lui una persona asociale, disconnessa dalla realtà che lo circonda o incapace di interessarsi agli altri, anzi.
Semplicemente, una persona introversa sarà più portata ad avere interessi e passatempi che coinvolgono un numero limitato di persone o che non ne coinvolgono nessuna ed avere altri coinvolgimenti come ad esempio la lettura o la pittura.
Un’altra caratteristica degli introversi è che non amano particolarmente i luoghi troppo affollati o rumorosi.
Possono frequentarli per necessità, desiderio o cause di forza maggiore, ma non ne saranno entusiasti.
Una cosa da tenere sempre ben a mente è che un introverso, tra un impegno sociale e l’altro, avrà bisogno di trascorrere del tempo da solo, o con alcune persone accuratamente selezionate, per ricaricare le sue batterie.
Perché parlo di ricaricarsi? Perché per una persona introversa la socializzazione, in particolar modo se obbligata, può rivelarsi una vera e proprio fonte di stress.
Incontrare e frequentare persone nuove, recarsi in posti molto affollati senza uno scopo preciso o interagire con gruppi numerosi può causare loro una forte sensazione di irrequietezza e disagio.
Un introverso obbligato a trascorrere molto tempo fuori dalla propria zona di confort si sentirà, a fine giornata, prosciugato delle proprie forze e avrà la necessità di isolarsi.
Leggere un libro, guardare un film od ascoltare musica senza interagire con altri lo aiuterà a rilassarsi e ripristinare i suoi livelli di energia.
Come riconoscere un introverso
È nel complesso piuttosto semplice, vi basterà pensare alle persone più miti e tranquille tra i vostri conoscenti. Se volete avere la certezza di essere, o conoscere, un introverso ecco una lista di cinque caratteristiche che potete cercare negli altri o in voi stessi:
- Non amano gli ambienti rumorosi e caotici: preferiscono rimanere a casa a guardare un film, leggere un libro o giocare a un videogioco;
- Raramente cercano per primi un approccio con gli sconosciuti, per cui provano un’innata sensazione di diffidenza;
- Stare al centro dell’attenzione non li mette a disagio ma preferiscono rimanere in disparte ad osservare i comportamenti delle altre persone;
- Sono sempre i primi a voler tornare a casa: come già detto, passare molto tempo in compagnia di altre persone intacca la loro riserva di energia;
- Non amano le chiacchiere di circostanza: per loro il silenzio non è un problema.
Introversione e socialità: come si relaziona con gli altri un introverso
L’immagine dell’introverso chiuso in sé stesso, senza vita sociale e privo di amici è in realtà un’idea che ci è stata inculcata dai media.
Un introverso, infatti, è in grado di coltivare amicizie e relazioni romantiche come chiunque altro: semplicemente, lo farà secondo i tempi e modi.
La cosa più importante da tenere a mente, quando si ha a che fare con un introverso, è che ha bisogno di periodi di decompressione e solitudine. Questi momenti di isolamento non hanno nulla a che fare con la persona, o persone, che gli sono accanto.
Trascorrere del tempo con i propri pensieri, senza dover per forza interagire a livello verbale o fisico con un’altra persona, è per lui un’esigenza vitale al pari di cibo e ossigeno.
Se un vostro amico, o il vostro partner, è un introverso e vi chiede del tempo esclusivamente per sé, questa non è una mancanza di rispetto nei vostri confronti. Né un segnale che si è stufato di voi o che non si diverte in vostra compagnia.
La sua richiesta non è dovuta a qualcosa che avete fatto, o detto, ma al suo modo di essere e relazionarsi con il mondo.
Se saprete capire e rispettare l’esigenza di spazio di un introverso, senza giudicarlo o farlo sentire sbagliato, ve ne sarà grato e si sentirà maggiormente a suo agio in vostra compagnia.
Un’altra caratteristica degli introversi è apprezzare il silenzio: se un vostro amico introverso trascorre del tempo in vostra compagnia senza dire nulla non è annoiato, né disinteressato.
Come già detto, il suo atteggiamento non dipende da voi, ed è importante che capiate a fondo questo concetto.
Riempire ogni vuoto o silenzio non è nella natura dell’introverso, ed anzi, il trascorrere il suo tempo con voi è la prova che apprezza la vostra compagnia.
Differenze tra timidi e introversi
Essere timidi non equivale a essere introversi. Un introverso è una persona che non ama particolarmente le occasioni sociali e preferisce trascorrere del tempo da solo, o con un selezionato gruppo di amici.
Un timido, invece, è qualcuno che pur desiderando interazioni sociali le rifugge per paura del rifiuto, a causa dell’ansia o di complessi di inferiorità.
Ad eccezione di alcuni tipo soggetti, che vedremo in seguito parlando di alcune tipologie specifiche, un introverso non ha alcun problema di autostima.
Le persone molto timide, e che faticano ad interfacciarsi con gli altri, hanno spesso alla base dei loro comportamenti una profonda sensazione di inadeguatezza.
4 Tipologie di introversi
Non tutti gli introversi sono uguali, e la psicologia ha identificato quattro gruppi con qualità, abitudini e caratteristiche differenti.
Introverso ansioso
Questo tipo di introversione è spesso associata alla mancanza di autostima e alla timidezza: sono costantemente irrequieti, ansiosi e privi di fiducia in loro stessi. Gli introversi ansiosi evitano il più possibile situazioni sociali per paura di non riuscire a relazionarsi efficacemente con gli altri e faticano a gestire i conflitti.
La loro paura principale è di non essere all’altezza, dire la cosa sbagliata al momento sbagliato o di venire giudicati negativamente a causa dei loro comportamenti.
Nel caso queste paure impediscano all’introverso ansioso di condurre una vita regolare, cioè di avere un lavoro e una cerchia sociale minima, è consigliata la terapia cognitivo comportamentale. Un terapeuta esperto saprà aiutarlo e insegnargli strategie più efficaci per gestire la sua ansia.
Introverso sociale
La loro introversione si rivela soprattutto a livello di interazione sociale: non la amano particolarmente, e se possono la rifuggono. Tendono a preferire piccoli gruppi di persone e non sono a loro agio quando devono interagire con folle numerose o un gran numero di estranei.
Amanti della solitudine più di tutti gli altri sottotipi, hanno di solito una sfera sociale estremamente ridotta. Pochi amici o la compagnia di un’unica persona bastano a soddisfare completamente il loro bisogno di socialità. È una delle tipologie più comuni.
Introverso riservato
L’introverso riservato pensa a lungo prima di agire, e non dà mai giudizi prima di aver analizzato a fondo gli aspetti di ogni situazione. Estremamente riflessivo e mai impulsivo, impiega molto tempo a concedere la propria fiducia a terzi – ma quando decide di farlo, lo fa in maniera totale e completa.
Introverso nel pensiero
Ha molti aspetti in comune con l’introverso riservato, ma ne accentua le caratteristiche perché maggiormente portato a riflettere attentamente prima di prendere una decisione. Questo tipo di introverso tende spesso a perdersi nei propri pensieri, sia quando è da solo che in compagnia d’altri.
Può essere distratto dalle proprie fantasie che, a volte, ritiene molto più interessanti della realtà “banale” che lo circonda: molto spesso sono scrittori o creativi che traggono ispirazione dal loro mondo interiore.
Ad esempio J.K. Rowling, la creatrice di Harry Potter, si è definita tale.
Introverso, estroverso, e ambiverso
Un ambiverso è una persona che dimostra, in egual misura, tratti della personalità introversi ed estroversi.
Ciascuno di noi ha dentro di sé una percentuale variabile di introversione ed estroversione ma, per attitudine personale, esperienze di vita o a causa dell’ambiente in cui si è vissuto, ognuno tende a sviluppare in maggiormente una delle due caratteristiche.
Quello che devi evitare di fare è etichettare le persone in base alle singole sfaccettature della loro personalità, o inserirle in categorie immaginarie che non hanno nulla a che vedere con la realtà.
La personalità di ogni individuo è un ecosistema estremamente complesso e ricco di sfaccettature.
Cercare di definire le persone da alcuni dei loro aspetti caratteriali è non solo sciocco, ma anche controproducente, perché non vi permette di conoscerle per quello che sono realmente.
Perché essere introversi non è una cosa negativa
In questo articolo abbiamo parlato di come si comporta un introverso, delle differenze tra introversione ed estroversione e di come riconoscerlo. Ma quali sono le caratteristiche positive di un introverso, cioè i suoi punti di forza?
Sanno ascoltare
Gli introversi hanno un’ottima capacità di ascolto, e grazie alla loro tendenza ad analizzare il mondo da una prospettiva diversa sanno dare, nella maggior parte dei casi, ottimi consigli. Un amico o un partner introverso sarà maggiormente portato ad ascoltarti e supportarti, perché ben consapevole di quanto a volte le interazioni sociali siano complicate.
Sono ottimi amici
Come già detto più volte, gli introversi non hanno bisogno di un’ampia rete sociale.
Un introverso ha solitamente pochi amici che sceglie accuratamente e con cui crea rapporti profondi nel corso degli anni.
Con lui il detto pochi ma buoni diventa una realtà concreta, e proprio per questo sono estremamente leali con le persone che scelgono di avere intorno.
Sono determinati
Un introverso è portato all’introspezione, e per questo è pienamente consapevole dei proprio obiettivi e delle proprie potenzialità. Avendo un mondo interiore particolarmente complesso, e ampio, sanno esattamente cosa li renderà felici e sono pronti ad impegnarsi a fondo per ottenerlo.
Sanno usare la diplomazia
Non tutti gli introversi sono diplomatici per natura, ma quasi tutti sono capaci di utilizzarla nel caso di bisogno. Essendo dotati di un grande spirito di osservazione e capacità di adattamento, un introverso sa analizzare le situazioni in cui si trova e comprendere che tipo di approccio avere per avere i risultati migliori.
Alcuni lavori in cui puoi usare al meglio la tua introversione
Come abbiamo già visto, un introverso fatica a relazionarsi a lungo con ampi gruppi di persone. Gli uffici, le fabbriche e le industrie sono ambienti attivi e rumorosi che potrebbero sovraccaricare il sistema sensoriale di un introverso.
Questi aspetti rischiano, nel lungo periodo, di farlo sentire insoddisfatto e stressato della propria vita lavorativa.
Quali sono, quindi, i lavori che permettono ad un introverso di sentirsi maggiormente a proprio agio, e in cui può utilizzare questo aspetto della sua personalità come un punto di forza?
Programmatori, sviluppatori e tecnici informatici
Oggi chi lavora nel campo dell’informatica può comodamente farlo da casa: l’interazione con i team a cui sono assegnati avviene tramite chat o video conferenze. Molti introversi posseggono una mente analitica e sono abili nella risoluzione di problemi complessi, caratteristiche fondamentali per queste tipologie di lavori.
Social media manager
Per quanto possa sembrare una contraddizione in termini, è un lavoro estremamente adatto alla loro forma mentis. Il vantaggio di questo tipo di professione è il poter essere svolta in qualunque luogo, inclusa la propria casa, e non obbliga l’introverso ad un’interazione diretta con gli altri. Un introverso potrà apprezzare l’aspetto sociale, ma limitato di questa professione, che gli consentirà di interagire con altri in un ambiente virtuale controllato e definito da regole precise.
Lavori creativi
Parliamo in questo caso specifico di scrittura, pittura o qualsiasi altro lavoro che richieda una forte componente creativa. Uno scrittore o un articolista freelance potrà comodamente lavorare dal proprio divano, così come potrà farlo un artista specializzato nel digitale, un video editor o un correttore di bozze. Lavorare in casa, nel proprio studio o ovunque si desideri, è uno dei grandi vantaggi delle professioni creative. Ideali per tutti gli introversi che preferiscono ambienti di lavoro tranquilli e sono capaci di gestire adeguatamente il proprio tempo.
Consulenti aziendali o di marketing
Sono sempre di più gli esperti che scelgono di mettersi in proprio, abbandonando le grandi aziende per fondare società di consulenza. Il grande vantaggio della consulenza online è che supera i confini geografici, allargando di molto il numero di potenziali clienti. Come nel caso dei lavori creativi, un consulente può efficacemente comunicare con i propri clienti senza mai abbandonare le comodità della propria casa. Tutto quello di cui ha bisogno è una connessione veloce, sicura e stabile. Un altro grande vantaggio di queste professioni è che, pur avendo una componente sociale, la comunicazione è diretta con il cliente e non richiede la presenza di intermediari.
Lavori a contatto con la natura
Non tutti gli introversi sognano un lavoro da svolgere a casa, ed anzi, alcuni di loro finirebbero con il sentirsi profondamente frustrati e insoddisfatti. Per tutti quegli introversi che preferiscono trascorrere il loro tempo all’aria aperta e sono attratti dalla natura, un lavoro da svolgere all’esterno è l’ideale.
Ci sono un gran numero di professioni che consentono di lavorare in ambienti naturali, che si tratti di guardie forestali o zoologhe, guide alpine o montane. Appartiene a questa tipologia anche la pastorizia professione ormai poco pratica in Italia che, proprio per questo motivo, è in realtà estremamente ricercata.
Conclusioni
Spero che questa immersione nel mondo degli introversi ti abbia aiutato a capire il loro modo di rapportarsi alla realtà, e abbia risposto alle tue domande e curiosità.
Ti ricordo ancora una volta che essere introversi non è una qualità negativa, né qualcosa da correggere o nascondere.
Se conosci un introverso che fatica a relazionarsi con gli altri, che è spesso nervoso e non riesce a gestire adeguatamente lo stress, ricordati che il suo problema potrebbe essere una forma di ansia generalizzata.
Parlare con un terapista, uno psicologo o il medico di famiglia, nel caso di dubbi o incertezze, è sempre la soluzione più efficace.
Una buona giornata!