Persone, oscurità

Quanto conosciamo realmente noi stessi?

Tutti tendono a nascondere il proprio lato oscuro, quando in certe situazioni è la parte più rivelata.
(Marco Trevisan)

Quante volte abbiamo osservato azioni altrui con poca stima e “puntando il dito“?

Quante volte abbiamo detto: “io non lo farei mai”?

Siamo certi di conoscere tutto di noi, o forse celiamo lati oscuri mai visti solo perché non abbiamo avuto l’opportunità di vederli?

Avete mai pensato se in situazioni diverse e con possibilità diverse, sareste le stesse persone? Con lo stesso atteggiamento, stesso modo di agire e pensare?

O forse la nostra vera personalità si rivelerebbe nel momento in cui ci venisse dato ogni possibilità, ogni strumento e ogni potere?

L’esperimento di zimbardo

“Se vuoi conoscere la vera natura di un uomo,

devi dargli un grande potere” Pitacco

Nel 1971 lo psicologo Philip Zimbardo cercò risposte tramite un esperimento. Il risultato fu davvero sconvolgente e dalle conseguenze drammatiche.

Lo psicologo appoggiato da alcuni colleghi, fece costruire una prigione finta, nel seminterrato dell’edificio di psicologia, all’università di Standford.

 Selezionarono 24 volontari fra cui 12 dovevano coprire il ruolo di detenuti e 12 quello di guardie.

La selezione fu particolarmente rigida,infatti tutti furono sottoposti a diversi test e fra 70 volontari scelsero coloro che fossero equilibrati e colti. Eliminarono chi avesse problemi psicologici, malattie , precedenti vari o disturbi devianti.

La scelta fra chi dovesse fare il prigioniero o la guardia fu puramente casuale, utilizzarono infatti il lancio di una moneta. Gli psicologi avrebbero osservato i loro comportamenti tramite telecamere e microfoni.

L’esperimento sarebbe dovuto durare due settimane, ma fu necessario interromperlo dopo appena sei giorni.

In due soli giorni le guardie cominciarono a praticare sui detenuti forme di violenza sia fisica che psicologica di ogni genere. I prigionieri alcuni tentarono forme di ribellione e addirittura la fuga, altri mostrarono sottomissione. Lo psicologo Zimbardo sbalordito di quello che stava accadendo, fu ancora più curioso e fece proseguire l’esperimento. Ma ben presto fu costretto ad interromperlo poiché la situazione era diventata incontrollabile e pericolosa.

I partecipanti cominciarono a mostrare disturbi psicologici e segni di dissociazione della realtà.

“Quando il potere consuma la parte più umana di una persona,mostra il lato peggiore della sua natura e provoca inevitabilmente dei danni agli altri”

(verificare se esiste)

L’accaduto fu ispirazione di alcuni film come The Experiment del 2010.

Il potere nelle relazioni umane

Il potere attrae da sempre. Il punto è quando lo si ottiene e lo si sfrutta a svantaggio degli altri.

Pensiamo nelle più semplici e piccole gerarchie come quelle famigliari o scolastiche. Spesso l’adulto sfiora in modo pericoloso i limiti della “dittatura”, esercitando potere su chi ne ha meno.

Prendiamo in considerazione un esempio di nucleo famigliare composto da un padre che lavora , una madre casalinga e due figli, uno più grande e l’altro più piccolo.

Il figlio più grande deve stare alle regole dei genitori, ma tenta di esercitare il suo potere sul più piccolo.

Nel caso dei due genitori, il padre che lavora, ritenendo di contribuire più di tutti all’interno della famiglia, è facile che utilizzi il potere economico per instaurare spesso un potere autoritario.

Lo stesso vale nei diversi tipi di relazioni, dove in molti casi il più forte prende il sopravvento sul più debole, più grande è il potere nelle mani di qualcuno, più lo si tende ad esercitare a proprio vantaggio e danno degli altri.

Vi sono ovviamente e per fortuna diversi casi in cui il potere viene utilizzato per fare del bene e migliorare la società e queste dovrebbero essere le forme da valorizzare e utilizzare per vivere in un mondo migliore

Una domanda sorge spontanea.

Rispetteremmo le norme e i valori etici se avessimo il pieno controllo su tutti? O lo facciamo solo per paura di essere puniti legalmente  e di non essere accettati dalla società?

E’ il potere ad essere oscuro e malvagio?

O forse siamo noi a mostrare alcune parti della nostra natura quando ne abbiamo gli strumenti e la possibilità?

Il potere è solo uno strumento,abbiamo la scelta su come utilizzarlo.

“ le persone sono come le vetrate

Scintillano e brillano quando c’è il sole, ma quando cala l’oscurità

rivelano la loro bellezza solo se c’è una luce dentro”

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