Il rapporto tra genitori è figli spesso presenta non poche contraddizioni e difficoltà, specialmente nel periodo d’adolescenza.
La voglia di indipendenza e di maturare come persone adulte può trovate numerosi ostacoli se si hanno dei genitori che impediscono ai loro figli di fare le loro esperienze.
Ma perché avviene tutto questo e soprattutto cosa si può fare per avere maggiore autonomia e libertà?
Limiti imposti “non sani”
Per poter crescere e non rimanere degli eterni bambini, è necessario fare esperienza della vita nelle sue varie sfaccettature.
Se continuamente ci sentiamo ripetere “quello che possiamo o non possiamo fare”, il risultato sarà lasciare a qualcun altro, che non siamo noi, il potere di decidere sulla nostra vita.
Diversi genitori amano avere un alto livello di controllo sulla vita dei propri ragazzi, e questo tende a protrarsi spesso anche in età adulta.
Inoltre in queste famiglie, solitamente, il livello di comunicazione è piuttosto scarso, il che porta ad un allontanamento inevitabile tra le parti.
Segnali di una famiglia disfunzionale
Una famiglia che “non funziona correttamente” ha delle caratteristiche ben precise e facilmente riconoscibili, vediamo insieme quali sono.
- Genitori con comportamenti autoritari – “si fa così perché lo dico io” una delle frasi più comuni che si sentono dire. Non vengono quasi mai date adeguate spiegazioni sulle proprie decisioni e il dialogo è ridotto ai minimi termini.
- Urla e silenzi – In alcune di queste famiglie il dialogo viene spesso sostituito da urla e scenate (più comunemente la madre), e silenzi lunghi e assordanti per far sentire in colpa i figli (più comunemente messo in atto dal padre).
- Minacce e punizioni – Il modo per ottenere l’obbedienza passa attraverso punizioni, minacce più o meno velate e ricatti emotivi.
Come rispondono i figli a tutto questo?
- Segreti e bugie – Quando non ci si sente più in fiducia con i propri genitori, si smette di raccontare la verità per paura di ripercussioni. Pur di poter vivere quelle esperienze desiderate, si finisce con il mentire sempre di più.
- Chiusura e distanza – Più passa il tempo e meno ci si sente capiti, più aumenta la sensazione di solitudine e il distacco emotivo.
Cosa fare per “uscirne”?
Queste situazioni vengono spesso sottovalutate e non capite all’esterno, ma si tratta di dinamiche familiari tossiche che finiscono col danneggiare tutti, specialmente i ragazzi.
Uscire da questo circolo vizioso non è semplice, ma non è neanche impossibile!
Vediamo insieme dei passi pratici che ti aiuteranno a migliorare gradualmente la situazione.
- Smetti di pensare che puoi farli cambiare – potrà suonare “duro” e scoraggiante come primo punto, tuttavia è fondamentale per andare avanti. I tuoi genitori hanno formato il loro carattere, modo di pensare e agire in un intera vita poter stravolgere tutto ciò è utopia.
- Migliora la comunicazione – Se ogni qual volta ti senti dire “un no”, ti disperi, piangi e sbatti la porta.. la situazione non cambierà mai! Quando i tuoi genitori non sono insieme cerca il dialogo con quello dalla mentalità meno chiusa.
- Non metterti sulla difensiva – Smetti di scusarti e sentirti in colpa per ogni cosa, alimenterai la loro sensazione di potere e controllo su di te.
- Costruisciti e proteggi i tuoi spazi – Sia che siano fisici (come la tua stanza) – che personali, come la tua vita sentimentale, amicizie ecc. Non lasciare chela gestiscano loro per te, custodiscila con cura.
- Inizia un percorso di psicoterapia – Avere un colloqui con un professionista fidato, ti permetterà di iniziare a vedere le cose con una consapevolezza diversa.
- Ripara ciò che è rotto – No, non parliamo di un vecchio vaso o qualche piatto. Stiamo parlando di ciò che si è rotto tra di voi. Riprendete con calma e pazienza ciò che sentite vi ha fatto del male e non vi siete più detti. Fatelo con cura.
- Andatevene – Se avete raggiunto la maggiore età e ancora vi sentite oppressi da questa situazione, fate le valigie, salutate e andate avanti a costruire ciò che vi è mancato, iniziate a vivere la VOSTRA VITA.