I sintomi più comuni dell’ansia sono senso di soffocamento e iperventilazione, tachicardia e senso di vertigine, tremori, brividi e, nelle situazioni peggiori, la situazione può sfociare in attacchi di panico.

Ma c’è un sintomo che spaventa più di tutti, ovvero il dolore al petto.

Imparare a riconoscere il dolore al petto

In molti si spaventano quando percepiscono un dolore al petto e sono portati a pensare che stia per arrivare un infarto, ciò non fa altro che aumentare la paura e l’ansia.

In realtà il dolore al petto causato dall’ansia è un sintomo molto comune e per questo è importante imparare a distinguerlo da quello legato all’infarto.

Uno studio dell’Università del Texas ha evidenziato che una persona su dieci che soffre di attacchi di panico ha anche un dolore al petto tra gli altri sintomi. La cosa più importante è, quindi, capire a cosa è dovuto questo importante sintomo.

In realtà ci sono anche altri problemi di salute che possono portare un dolore al petto oltre ai disturbi cardiovascolari, tra cui traumi, tumori, lesioni muscolari, sovraccarico cardiaco, problemi osteoarticolari e all’apparato gastro-esofageo e ansia, quest’ultima argomento di questo articolo.

Quindi, quando si percepisce un dolore al petto, la prima cosa da fare è mantenere la calma e poi rivolgersi immediatamente a un medico che saprà dare la diagnosi giusta.

Dolore al petto per attacco cardiaco

Durante un attacco cardiaco, come può essere un infarto, una o più aree del cuore non ricevono sangue e ossigeno, poiché le arterie che ve lo conducono sono ostruite. Per questo motivo il cuore comunica il suo problema con un forte dolore.

Di solito, durante un attacco cardiaco, ci sono anche altri sintomi come:

  • pallore generale, mancanza di forze e svenimento;
  • può sopraggiungere mal di stomaco, nausea e addirittura vomito;
  • il ritmo cardiaco è debole e irregolare;
  • il dolore è graduale e diventa più forte con il trascorrere dei minuti;
  • ci si sente oppressi all’altezza nel petto o comunque nella zona superiore del corpo;
  • il dolore avvertito è pulsante e intenso,  viene percepito dal davanti al dietro del torace e può estendersi verso collo, mandibola, spalle e braccio sinistro;
  • il dolore non diminuisce quando il soggetto si tranquillizza.

Dolore al petto dovuto all’ansia

Il dolore al petto dovuto all’ansia non compare ogni volta che si ha un attacco di panico, ma di solito le fitte compaiono quando l’ansia è prolungata e intensa, ovvero si sta avendo un sovraccarico di stress che dura da più tempo. Di solito ha alcune caratteristiche specifiche e sintomi di accompagnamento:

  • il dolore è localizzato al centro del petto sotto forma di fitte;
  • compaiono palpitazioni e polso irregolare;
  • si hanno vertigini, ronzii alle orecchie, brividi e sudorazione fredda o vampate di calore;
  • il dolore scompare, insieme agli altri sintomi, in un lasso di tempo che va dai 5 ai 30 minuti, in base a quanto tempo impiega il soggetto a rilassarsi e tranquillizzarsi.

Come comportarsi durante un attacco di panico

Gli attacchi di panico possono essere normali difronte a una situazione di emergenza, durante il verificarsi di una fobia o un evento traumatico. Ma se si soffre di ansia intensa spesso appaiono senza un motivo, all’improvviso e senza una causa scatenante apparente.

E’ proprio nel secondo caso che bisogna imparare a gestirli.

CERCARE DI TRANQUILIZZARSI

Quando comincia un attacco di panico si ha un senso di pericolo imminente, sembra di sentirsi svenire e, addirittura, morire. Bisogna iniziare a pensare che non svaniremo, né moriremo, che è solo un momento passeggero.

Iniziare così a tranquillizzarsi, fare dei respiri profondi, magari sedendosi, rilassare il corpo e meditare.

Infatti, durante un attacco di panico di solito si ha iperventilazione e contrazione muscolare senza rendersene conto.

CONCENTRARSI SU ALTRO

Una volta ritrovata un po’ di calma bisogna focalizzare la nostra attenzione su altro, magari immaginando una persona che ci fa sentire bene o una scena rilassante.

Immaginiamo questa persona come se fosse accanto a noi e ci stia sostenendo in questo momento difficile, in un ambiente rilassato e dettagliato, cercando di evocare odori, suoni e sensazioni positive e calmanti.

Se possibile, iniziare a passeggiare o parlare con qualcuno o entrambe le cose insieme, in questo modo ci concentreremo su altre attività e l’adrenalina accumulata inizierà a trovare uno sfogo.

Un’altra attività che funziona è ascoltare musica, guardare un quiz televisivo, fare le parole crociate.

CONCENTRARSI SULLE EMOZIONI

Possiamo immaginare una situazione in cui siamo stati bene, ci siamo sentiti soddisfatti, appagati, felici, fiduciosi e sereni.

Possiamo riportare alla mente tutti i momenti del passato in cui ci siamo sentiti realizzati per aver raggiunto un obiettivo importante o aver avuto successo in qualcosa.

Si può anche contare fino a 20 e ad ogni numero associare una persona, un’immagine reale o di fantasia che ci faccia provare emozioni positive.

Inoltre è importante capire quali emozioni ci causano gli attacchi di panico, di solito tristezza e rabbia. Parlare di queste emozioni con un professionista è la scelta migliore.

GIOCARE D’ANTICIPO

Di solito, a provocare attacchi di panico a prima vista improvvisi e senza una causa apparente, sono delle situazioni in cui non ci si trova a proprio agio.

Cercare di capire quali sono queste situazioni ci dà la possibilità di prepararci in anticipo e capire come fronteggiarle per non provare ansia.

Uno psicoterapeuta potrà accompagnare con successo il paziente attraverso un percorso in cui verranno affrontate gradualmentele situazioni per lui stressanti.