Oggi affronteremo il tema dell’abulia ovvero la mancanza di volontà/energia/desiderio nel prendere qualsiasi decisione o di agire.
L’abulia può essere considerata una malattia neurologica, riconosciuta come disturbo psichico nel 1938. A volte viene confusa con semplice apatia o svogliatezza, ma si tratta di un disturbo molto più complesso.
A differenza della semplice apatia, che può capitare a tutti in qualche momento della vita, l’abulia compromette le normali funzionalità muscolari, chi ne è affetto è assolutamente in grado di parlare, scrivere, esprimersi e prendere decisioni, ma queste funzionalità sono ridotte notevolmente o sono nel peggiore dei casi assenti proprio a causa dell’incapacità dei muscoli di interagire e rispondere con gli impulsi del cervello.
In poche parole questo disturbo psichico è spesso causato da lesioni cerebrali; la motivazione che ci spinge a prendere decisioni o ad agire in merito a qualcosa è avviata da fattori ambientali che rilasciano impulsi neuronali e se le aree del cervello sono compromesse e danneggiate, tali segnali non funzionano in modo corretto.
L’abulia è sicuramente la forma più grave di apatia e puo’ essere caratterizzata sia dalla mancanza di prendere decisioni, importanti o superflue, sia la mancanza di incapacità di motivazione con conseguente incapacità di agire anche per qualcosa che si desidera.
Come riconoscere l’abulia
Anche chi è affetto da abulia possiede piani, obiettivi e interessi, ma il suo modo di parlarne agli altri è differente, ne parleranno in maniera più breve e meno estesa; i casi meno gravi sono sicuramente più comuni di quelli gravi e le persone che ne soffrono maggiormente sono gli anziani che hanno sbalzi d’umore e altri problemi neurologici.
E’ tuttavia difficile diagnosticarla nelle persone anziane in quanto appare insieme ad altre problematiche e disturbi dovuti alla vecchiaia ed è spesso confusa con demenza, depressione e afasia.
Ecco i principali sintomi:
- Mancanza di produttività ed interesse
- Diminuzione o assenza di azioni e parole
- Scarso interesse per eventi sociali o per interessi che si avevano in precedenza
- Incapacità di dare risposte emotive quando si tratta di accadimenti importanti della vita
- Disattenzione
- Pensieri poco orientati verso obiettivi e piani di vita
- Distrazione
- Indifferenza verso emozioni
- Mancanza di coordinazione nei movimenti
Altri disturbi che possono portare allo sviluppo dell’abulia :
- Ictus
- Stress
- Morbo di Parkinson
- Alcolismo
- Depressione
- Dipendenza da droghe
- Tumori al cervello
L’abulia può essere curata, previa un’attenta diagnosi, con terapie farmacologiche che non vadano contro ad altri possibili disturbi presenti nel paziente, con terapie cognitivo-comportamentali e counseling con persone esperte.
Se il disturbo si presenta in forma lieve, oltre all’aiuto di personale specializzato, si potrà coaudivare la terapia nei seguenti modi:
Usare rimedi che ci offre madre natura, come piante officinali, Fiori di Bach, oli essenziali e minerali.
Le piante più usate per trattare i disturbi d’umore (quando lievi e non invalidanti) sono solitamente l’Iperico (azione antidepressiva), la Griffonia (supporto per sbalzi d’umore, insonnia e inappetenza) e la Rodiola (benefici per modulare l’umore).
Fare passeggiate all’aria aperta, a contatto con la natura.
Utilizzare la Pet therapy! Gli animali si sono dimostrati eccezionali “strumenti” per curare ed alleviare stati depressivi e apatici.
Questi rimedi naturali non devono assolutamente andare a sostituire una diagnosi e una cura specializzata, ma possono essere un aiuto in più per la persona abulica.
“Senza emozione, è impossibile trasformare le tenebre in luce e l’apatia in movimento”.
(Carl Gustav Jung)
A presto!