Amore ossessivo Sembra un ossimoro, ma purtroppo è una situazione reale e pericolosa: capita spesso che una relazione amorosa sfoci in una vera e propria ossessione che mina la salute dell’individuo e rovina la vita di tutti i giorni.

In psicologia, l’amore ossessivo prende il nome di disturbo ossessivo e compulsivo da relazione o anche dipendenza affettiva e non è un problema da sottovalutare.

Esso non nasce da un sentimento d’amore incontrollato verso il partner, ma da una profonda insicurezza personale di un membro della coppia che sfoga tutti i suoi dubbi con comportamenti scorretti e dannosi.

Cause dell’ossessione in amore

Ossessione non è amore, questo è un insegnamento da tenere presente. Questo comportamento nasce da problemi di carattere psicologico di uno dei membri della coppia, il quale (o la quale) cerca conforto e salvezza in un’altra persona.

Il rapporto non sarà più amoroso, ma di dipendenza: la persona insicura cercherà sempre conferme nella relazione ed esaspererà qualsiasi sensazione fino a prendere qualsiasi battibecco o osservazione come una vera e propria minaccia per la propria persona.

Chi soffre di questa ossessione tende a svalutarsi e a ostacolare i piano dell’altro per scongiurare un abbandono. Il rapporto della coppia non è più sano, ma dettato dagli obblighi e dalle paure.

Entrambe le persone si adeguano all’altro pur di garantire la sopravvivenza del rapporto che diviene via via più tossico.

Non vi è dunque libertà di espressione, di vivere dei momenti personali e di mutuo incoraggiamento.

Chi è ossessionato dalla propria relazione amorosa è eccessivamente geloso, ha un’incontrollata paura dell’abbandono e tende a esercitare controllo sul proprio partner, accrescendo ogni sua manifestazione sentimentale.

Se lui/lei è un po’ assente per via di alcune preoccupazioni fuori dalla coppia, allora chi soffre di questo di disturbo legge nei comportamenti dell’altro/a un’anticipazione della rottura della coppia; una semplice relazione di cortesia e affetto fuori dalla coppia viene vista come un tradimento e così via.

Insomma, i sintomi della dipendenza affettiva sono ben evidenti: il rapporto amoroso gira tutto attorno all’ansia, alla gelosia e a una smodata attenzione ossessiva verso l’altro.

Ne risente non solo la coppia, ma anche le altre relazioni interpersonali, il lavoro, le attività di tutti i giorni. Tutto per colpa di pensieri irrazionali e infondati, del bisogno ossessivo del partner e risentimento per ogni sua scelta.

Combattere la dipendenza affettiva

La terapia migliore per combattere un’ossessione amorosa è quella di riunire e coinvolgere la coppia nel percorso. Il trattamento del problema parte da un’analisi dei comportamenti compulsivi e dai pensieri tossici.

Si passa poi alla solidificazione dell’autostima dei due e quindi a una ritrovata consapevolezza di sé e dei propri sentimenti verso l’altro. La terapia è volta inoltre a non focalizzare l’attenzione esclusivamente sul partner, annientando se stessi.

Questo non è amore. È piuttosto un comportamento che spinge a trascurare i propri interessi, la propria visione della vita e le altre relazioni. Per questo, è importante individuare i propri spazi anche all’esterno della coppia e viverli pienamente.