La podofobia è la paura irrazionale dei piedi ed è una fobia specifica piuttosto diffusa ma spesso sottovalutata, anche se spesso è più difficile da gestire rispetto ad altre fobie.
Chi soffre di altre fobie specifiche, come la papilofobia o la nictofobia, può gestire la paura tenendosi a distanza da ciò che scatena la reazione estrema, ad esempio allontanandosi da una farfalla o tenendo la luce accesa anche mentre si dorme.
Invece, chi soffre di questo tipo di fobia non sopporta la vista dei piedi, che siano i propri o quelli altrui. Ciò significa che sono costantemente soggetti alla loro stessa paura, dato che non possono di certo allontanarsi da una parte del loro corpo.
Cos’è la podofobia?
La parola podofobia deriva dal greco “podos” (piedi) e “phóbos” (paura), quindi indica nello specifico il disgusto o la paura dei piedi.
La persona affetta può avere difficoltà nella vita di tutti i giorni, specialmente nel periodo estivo quando si indossano calzature che lasciano i piedi scoperti. Il podofobico tenderà ad evitare di andare in spiaggia per paura di essere assalito dal disgusto e dal terrore.
E’ noto come mani e piedi ben curati vengano visti come sinonimo di sensualità. Ci sono molte persone che non sopportano la vista di mani o piedi mal curati, ma non sempre questo atteggiamento è sintomo di una vera e propria fobia.
Nessuna fobia è razionale, ma la podofobia viene talvolta considerata diversa dalle altre fobie, perché mentre quando si ha paura di un animale o dell’oscurità, è più facile comprenderne le cause (il timore di un attacco, il timore che succeda qualcosa di brutto quando si è impossibilitati a vedere, etc.), quando si tratta di piedi, è difficile capire cosa ci sia di così spaventoso da spingere una persona a reagire in modo così forte.
Come nasce la podofobia?
Non c’è una vera e propria causa di fondo per questa fobia, anche se possiamo ricondurla a quelli che comunemente sono considerati fattori scatenanti delle fobie, quali ad esempio:
Cause traumatiche: un evento dell’infanzia legato ai piedi potrebbe inconsciamente aver traumatizzato il soggetto e averlo portato a sviluppare questa fobia, anche se l’evento scatenante è stato dimenticato.
Cause patologiche: la frattura di un piede, una malattia ossea o della pelle, o un altro disturbo legato ai piedi potrebbe provocare nel soggetto la paura di rivivere quell’esperienza, anche se la si è superata da tempo.
Cause ereditarie: l’origina di una fobia può essere ricercata nella genetica familiare o anche essere tramandata dai genitori ai figli in modo inconscio, ad esempio quando il genitore stesso ha una fobia e ripete continuamente ai propri figli di fare attenzione ad una determinata cosa o di starne lontani.
Cause psicologiche: a volte una fobia è il modo che il nostro cervello usa di esprimere un profondo disagio interiore, anche se non è relativo all’oggetto della fobia. La persona fobica trasferisce questo malessere su qualcosa che può controllare tramite precauzioni o anche evitandola del tutto. Tuttavia, questo modo di razionalizzare il proprio malessere non è una soluzione e anzi tende a peggiorare nel tempo.
Come curare la podofobia
Dalla podofobia si può guarire e non è sempre necessario far ricorso ai farmaci. Certamente, se si individua la causa della fobia in un disagio interiore o un malessere psicofisico come l’ansia o lo stress, alcuni farmaci possono aiutare a controllare questo problema.
Tuttavia, la terapia più efficace per la podofobia è spesso quella psicologica. La persona affetta dalla fobia potrà intraprendere un percorso terapeutico in singolo o in gruppo, che porterà prima ad un’accettazione della paura, poi alla sua razionalizzazione e alla desensibilizzazione verso la stessa.