La pediofobia è un tipo di paura, una fobia abbastanza comune, è infatti abbastanza noto che mentre alcune persone si divertono a collezionare giochi e bambole altre le trovino particolarmente inquietanti.
Non è un caso, infatti, che molti celebri film horror abbiano proprio una bambola come oggetto della paura, come protagonista demoniaco.
Sebbene si possa convenire che alcuni bambolotti sono inquietanti è anche vero che non bisogna prendere sottogamba questa fobia.
Cosa è la pediofobia?
Come abbiamo già detto la pediofobia è un tipo di fobia che nelle sue forme più acute porta un vero e proprio incontrollato terrore delle bambole.
Questo genere di fobia può portare disagio e un grande senso di paura in chi vede una bambola.
Sebbene sia più presente nei bambini che negli adulti sono noti tanti casi di persone adulte che confessano di avere una vera e propria fobia per bambole e bambolotti.
Quali sono i sintomi della pediofobia?
Non bisogna mai dimenticarsi che, come qualsiasi altra fobia, la pediofobia comporta veri e propri sintomi che si riversano in chi ne è affetto alla vista di bambole e bambolotti che, nei casi più acuti, possono sfociare in veri attacchi di panico.
Per capirla meglio vediamo, insieme, quali sono i principali sintomi di questa paura incontrollata:
- Sudorazione eccessiva.
- Battito accelerato.
- Brividi.
- Tremarella.
- Secchezza della bocca.
- Impellente bisogno di darsi alla fuga.
Quando ci si trova in una forte sensazione di stress e ansia non è possibile, in nessun modo, non dare ascolto a queste sensazioni.
Nel caso dei genitori è necessario che vi sia supervisione e soprattutto ascolto delle esigenze di un bambino per capire se la sua è solo ansia delle bambole o una vera e propria fobia.
Come si riconosce la pediofobia nei bambini?
Quando si è adulti, non è facile riuscire sempre a prestare ascolto alle paure dei propri figli e dei bambini piccoli.
Si corre il rischio di bollare una paura come irrazionale oppure di cadere nell’errore di pensare che un bimbo abbia gli stessi nostri strumenti per controllare le proprie ansie.
Tra le prime avvisaglie che possono dirci se un bambino è affetto da pediofobia vi è il suo comportamento di fronte alle bambole: tenteranno di nasconderle, non avranno voglia di giocarci e non vorranno essere coinvolti in giochi che le comprendono.
La paura può trasformarsi in vero e proprio terrore qualora essi si trovino di fronte a pupazzi più grandi, ai loro personaggi televisivi trasformati in bambole o quando hanno a che fare con bambole molto grandi.
Come fare se un bambino/a ha paura delle bambole?
Una leggera paura della novità nei bambini è normale, non occorre allarmarsi situazioni come ritrovarsi davanti a un grande pupazzo oppure affrontare i propri personaggi preferiti trasformati in bambole possono disorientare.
Inoltre, come abbiamo detto non ci si deve dimenticare che tanti negozianti di bambole affermano che molti dei loro clienti adulti preferiscono non dare le spalle alle loro bambole messe in fila.
Partendo da questi presupposti è importante tener conto che la paura o la fobia di un bambino va ascoltata ed è per questo che non deve mai essere forzato a giocare con bambole che gli fanno paura.
La situazione deve essere lasciata evolvere normalmente, un’intromissione potrebbe compromettere per sempre la relazione con i bambolotti che hanno una bimba o un bimbo.
Come curarla
Per chi vuole affrontare questa fobia è importante conoscere quelle che sono le principali terapie a proprio sostegno, in questo modo si riuscirà a debellare sul nascere la pediofobia in maniera radicale.
Tra le terapie più usate oggi dagli specialisti moderni vi sono:
- L’ipnosi. Effettuata da uno psicoterapeuta esperto l’ipnosi, che non è da intendere come quella dei film, aiuta il bambino o l’adulto ad affrontare il suo timore per le bambole risalendo al fattore scatenante.
- La desensibilizzazione. Questa pratica psicologica effettuata dal professionista insieme al paziente consiste nel coinvolgerlo, in maniera graduale, a varie bambole, di varia natura e varia grandezza arrivando alle situazioni che generano paura per gradi. In questo modo la razionalità della psiche potrà avere il sopravvento e l’irrazionalità della paura sarà assopita dall’abitudine.