Essere derubati di qualcosa che ci appartiene non fa piacere a nessuno.

Tuttavia, anche se si tratta di un rischio reale, la maggior parte delle persone vive la propria quotidianità con serenità, mentre alcune persone sono continuamente intimorite di essere derubate e vivono con questo pensiero fisso fino a farne un ossessione e avere difficoltà a trascorrere una giornata in pace.

Stiamo parlando della cleptofobia.

COSA E’ LA CLEPTOFOBIA

Il termine indica un paura esagerata del furto.

Chi ne soffre vive col timore costante di essere derubato, ma non solo…

Sebbene la persona fobica solitamente ha il timore di essere vittima di una rapina, in realtà la cleptofobia include anche la paura di derubare o di essere accusato di furto.

La persona fobica diventa timorosa anche al solo pensiero di essere esposta ad una situazione dove ci sia la probabilità che si verifichi un furto.

SINTOMI

Come per molte fobie i sintomi più comuni sono:

  • tremori
  • battito cardiaco accelerato
  • sudorazione
  • formicolio
  • panico

Il cleptofobico può addirittura arrivare a evitare qualunque situazione o a scappare da situazioni in cui si sente a rischio.

Ciò purtroppo può diventare invalidante per il soggetto cleptofobico in quanto può arrivare a rifiutare di uscire la sera con amici o colleghi di lavoro, evitare di entrare nei negozi e addirittura evitare qualunque contatto fisico fino, nei casi più gravi, a isolarsi.

CAUSE DELLA CLEPTOFOBIA

Il motivo di tale fobia ancora non è certo, tuttavia ci sono delle ipotesi a riguardo.

La paura del furto ha sicuramente una spiegazione a livello evolutivo: tutti gli animali hanno l’istinto di salvaguardare le risorse di cui hanno bisogno (per esempio il cibo) e subire un furto assume il significato di perdere le proprie risorse di sopravvivenza.

Ciò a livello filogenetico potrebbe farci mantenere la predisposizione a mantenere le nostre cose il più al sicuro possibile per il timore della perdita.

Un’altra spiegazione possibile per lo sviluppo della cleptofobia è il trauma: la persona fobica potrebbe aver subito una rapina o esser stato accusato di tale reato in situazioni molto spiacevoli dove vi è stata anche un’aggressione.

Oppure vi è stato un condizionamento indiretto: il furto è successo ad una persona vicina al cleptofobico.

Inoltre la paura di un furto può indicare un livello molto alto di insicurezza verso se stessi. Nella paura di essere accusati invece si può vedere una particolare sensibilità nella punizione da parte degli altri e il timore di essere giudicati poiché il parere altrui su di noi ha molta importanza.

COME TRATTARE LA CLEPTOFOBIA

Come abbiamo potuto vedere la cleptofobia può compromettere la serenità e la vita quotidiana dell’individuo.

Trattandosi di un problema di natura psicologica, il modo per affrontare la fobia è chiedere aiuto ad uno specialista psicoterapeuta.

Egli cercherà in primis di rivelare la causa scatenante della fobia per poter lavorare su di esso ed eliminarlo.

Poiché parte della paura è dovuta alla percezione dell’insicurezza, potrebbe essere necessario lavorare sulla sicurezza personale e sulla capacità di gestire lo stress e l’incertezza. 

In alcuni casi possono essere utili attività come l’allenamento all’autodifesa, poiché aiutano a migliorare la sensazione di competizione in caso di confronto fisico.

Il paziente inoltre verrà esposto gradualmente alle sue paure.

Ovviamente con esposizione diretta, non significa che il paziente verrà esposto ad un furto , ma che sarà messo davanti a situazioni che gli generano ansia, come per esempio andare al bancomat per prelevare denaro, uscire di sera ect.

Spero di esserti stata utile. A presto!

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