Il maternage è un termine di origine francese che indica l’insieme delle cure materne che il bambino riceve nei primi anni di vita, che possono essere ad alto o basso contatto.

Spesso con questo termine si indica solamente il primo metodo educativo, ma in realtà maternage è una parola che abbraccia più di un significato.

Infatti, il termine maternage è usato sia in psicologia che in psicoterapia.

In psicologia, esso si riferisce principalmente alla tipologia di cure materne con cui i genitori decidono di crescere il bambino.

Mentre in psicoterapia indica una tecnica usata per curare la psicosi, in particolare la schizofrenia, dove lo psicoterapeuta cerca di instaurare un rapporto simile a quello madre-figlio con il proprio paziente.

Questo perché si ritiene che la psicosi sia causata da carenze affettive dell’infanzia, quindi lo psicoterapeuta cerca di riempire quel vuoto assumendo un atteggiamento caloroso e rispondendo ai bisogni affettivi del paziente.

Bambini ad alto contatto

Le tipologie di maternage spesso differiscono in base alla cultura del proprio Paese.

Il maternage ad alto contatto è pratica comune in alcune tradizioni, mentre è quasi completamente sconosciuto o disdegnato in altre, perché si ritiene che “vizi” troppo il bambino.

Tuttavia, recenti studi hanno dimostrato come il maternage ad alto contatto abbia in realtà molti benefici sia per il bambino che per la madre, di conseguenza questa pratica educativa si sta diffondendo su larga scala.

Il maternage ad alto contatto presenta le seguenti caratteristiche:

Parto: il parto si svolge in casa ed è un evento del tutto naturale, che include poche pratiche mediche e si basa più sulle tradizioni e i rituali tramandati di generazione in generazione. La madre è circondata dalle donne della famiglia (intesa non solo come legame di sangue, ma anche come famiglia allargata, quindi amiche, vicine, levatrici). E’ libera di scegliere in che posizione partorire e il bambino viene subito posto in braccio alla madre dopo l’espulsione.

Allattamento: l’allattamento non segue regole precise, la madre spesso anticipa i bisogni del bambino e lo allatta anche fuori dall’orario dei pasti o comunque prima che il neonato manifesti il proprio appetito. Non si utilizzano prodotti artificiali e non c’è un limite di età per la fine dell’allattamento.

Baby-carrying: il bambino è costantemente a contatto con il corpo della madre, che può utilizzare dei panni o delle imbracature tradizionali per tenere il bambino a stretto contatto con il proprio corpo. In questo modo, il bambino rivive alcune delle condizioni di quando era nell’utero, come il calore corporeo e il dondolio, inoltre sviluppa il senso del ritmo e dell’equilibrio.

Massaggio infantile: il momento del massaggio è un momento di contatto corporeo ad alta intensità in cui il bambino gode del tocco della madre, che lo aiuta a sviluppare il suo senso tattile. In molte culture, il massaggio infantile ha origini molto antiche.

Sonno: il bambino dorme con la madre e con i genitori per i primi tempi, poi con i fratelli o altri membri della famiglia. Questa pratica, un tempo considerata dannosa, porta invece grandi benefici per la psicologia del bambino, che si sente protetto e rassicurato e può sviluppare un rapporto più stretto con i familiari.

Bambini a basso contatto

foto di Gioia Albano

Il maternage a basso contatto è diffuso nei Paesi altamente industrializzati e perlopiù nella cultura occidentale.

E’ un tipo di maternage che mira all’autonomia e all’indipendenza, per non crescere bambini troppo viziati o dipendenti dai genitori.

Non va confuso il basso contatto con la negligenza: un genitore assente o con un comportamento poco costante potrebbe portare il bambino a sviluppare disturbi psicologici dovuti ad una sensazione di abbandono, specialmente da parte della madre.

Il maternage a basso contatto presenta le seguenti caratteristiche:

Parto: altamente medicalizzato, si svolge in ospedale, dove la madre è circondata principalmente da medici ed infermieri, di cui deve seguire i protocolli a discapito del proprio comfort e delle proprie scelte. Il bambino viene subito portato via per i controlli di routine e solo dopo ricongiunto con la madre. Nei giorni di degenza, il bambino si trova nella nursery separato dalla madre per la maggior parte del tempo.

Allattamento: il periodo dell’allattamento è molto breve, in quanto sempre più spesso si passa al latte artificiale il prima possibile e si incentiva il bambino a staccarsi dalla madre, poiché allattarlo troppo a lungo viene considerato deleterio.

Baby-carrying: il bambino raramente viene trasportato a contatto con il corpo, preferendo il passeggino. Anche a casa, il bimbo è spesso lasciato per ore nel box giochi, o steso nella culla, senza alcun contatto con la madre o stimolazioni sensoriali di qualsiasi tipo.

Massaggio infantile: è quasi sconosciuto nella cultura a basso contatto, anche se sta prendendo piede in anni recenti.

Sonno: il bambino viene subito abituato a dormire da solo nella propria stanza, perché dormire con i genitori viene considerata una pratica dannosa che potrebbe viziare il bambino.

Non ci sono tipi di maternage buoni o cattivi, ma è certo che venire a conoscenza di altre tipologie educative servirà ad ampliare i propri orizzonti e a compiere una scelta più informata per se stessi e per il benessere del proprio bambino.