L’asessualità non è una malattia, non è la paura o l’avversione verso l’attività sessuale nè una disfunzione sessuale, non significa “non provare interesse verso il sesso” ma indica l’assenza di attrazione verso qualsiasi genere che può coincidere anche con la mancanza di interesse verso l’attività sessuale. Quindi, l’asessualità è da considerarsi un orientamento sessuale al pari degli altri tre: eterosessualità, omosessualità e bisessualità.

Significato e origine del termine “asessuale”

Come abbiamo già visto, asessuale è colui che non prova attrazione verso nessuno ma può avere o meno interesse verso il sesso in se. Infatti c’è chi ha rapporti sessuali pur essendo asessuale.

Il termine “asessuale” è abbastanza recente, è stato coniato circa una ventina di anni fa, ma in realtà è una “condizione umana” che risale all’epoca della nascita dell’Homo Sapiens, ben oltre i 300mila anni fa e anche gli animali possono esserlo, studi scientifici infatti hanno dimostrato che non tutti gli arieti sono interessati all’accoppiamento.

Chi è asessuale, fino a 20 anni fa credeva di essere solo al mondo, ma poi si è scoperto che l’1% della popolazione mondiale è asessuale: può sembrare una percentuale bassissima, ma in numeri corrisponde a circa 70milioni di persone.

Inoltre, l’asessualità non può essere confusa con l’iposessualità, che è una condizione clinica che può essere transitoria in cui si manifesta assenza o carenza di desiderio sessuale a causa di eventi e relazioni pregresse o di problemi psicologici o fisici, che durano da almeno sei mesi e causano disagio e distress in chi ne soffre, ovvero stati di aggressività, isolamento, passività, problemi mnemonici e disturbi del sonno.

Asessualità e partner

Si è portati a pensare che le persone asessuali non abbiano bisogno di un rapporto amoroso e di un partner, invece possono tranquillamente averlo ma provare solo desiderio romantico e non attrazione sessuale.

Seppur sembri un controsenso, gli asessuali possono avere rapporti sessuali per svariati motivi, come ad esempio mantenere il rapporto con il proprio partner.

L’orientamento romantico non si deve confondere con l’orientamento sessuale, poiché si tratta di attrazione romantica verso uno o più generi, uomo e/o donna omosessuali, eterosessuali, bisessuali e tutte le altre sfumature. Quindi si avranno asessuali eteroromantici, omoromantici, omniromantici e così via.

In realtà, gli asessuali possono provare libido ma possono non provare il desiderio di farla sfociare in un atto sessuale oppure preferiscono la masturbazione, che non è considerata attività sessuale vera e propria in quanto un asessuale può non pensare a un’immagine o persona specifica.

Sfumature dell’asessualità: tra demisessualità e romanticismo

Esistono alcune “sottocategorie” dell’asessualità, le più importanti sono gli asessuali romantici e a-romantici, i demisessuali, i greysessuali e i “queerplatonici”.

Come abbiamo visto, essere asessuale non sempre prevede l’assenza totale dell’attività sessuale.

Ad esempio, gli asessuali romantici, spesso hanno rapporti sessuali (anche se non desiderati) con il proprio partner non-asessuale per non perdere quella persona. Di contro, gli asessuali a-romantici non sono interessati ad alcuna relazione affettiva.

La demisessualità, invece, è l’orientamento di quelle persone che possono provare attrazione sessuale verso una persona solo se prima hanno instaurato con essa un legame emotivo stabile e duraturo, spesso romantico e amoroso.

Quando, invece, gli asessuali provano rara o scarso interesse (ma non assenza) verso i rapporti sessuali vengono definiti greysessuali.

Infine, esistono asessuali non interessati a rapporti romantici ma a relazioni “queerplatoniche” ovvero coltivano un legame di amicizia profondo, che prevede tanto impegno e può sfociare anche nella convivenza, con baci, abbracci e carezze ma non rapporti sessuali.