COSA E’

Il termine tricotillomania  deriva dal greco thrix = capello, tillò = strappare e mania = ossessione.

Si tratta infatti di un disturbo psicologico di natura ossessivo-compulsivo per cui chi ne soffre ha un bisogno continuo e irrefrenabile di strapparsi i capelli dal cuoio capelluto.

Molto spesso tali individui, possono interessarsi ai peli del corpo, come sopracciglia, barba, ascelle, peli della zona pubica … diciamo tutto ciò che ha un fusto e un bulbo.

Ciò non ha nulla a che fare con l’estetica, ma di un impulso che si manifesta in risposta ad una condizione emotiva.

Infatti le persone tricotillomane vengono colte da un senso di tensione dovuto a nervosismo, ansia o stress che si allevia nel momento in cui si strappano i capelli o i peli. Purtroppo per molti questa reazione diventa incontrollabile al punto da provocare la perdita dei capelli.

Capiamo bene che ciò dopo il senso di soddisfazione, scatena un forte senso di colpa e di disagio, e in molti casi lo stress generato dalla vergogna provoca l’impulso a ristrapparsi i capelli. Diventa un circolo vizioso.

QUALI SONO I SINTOMI E I COMPORTAMENTI DEL TRICOTILLOMANE?

SI STRAPPA CONTINUAMENTE I PELI

Il sintomo più evidente di tali individui e quello di toccarsi, tirarsi e strapparsi i capelli o i peli di continuo , dedicandosi a tale pratica quasi come un rituale dalle 2 alle 3 ore al giorno.

Spesso chi è affetto da tricotillomania, prova a controllare tale gesto, ma il tentativo di evitare lo strappo gli provoca stress, il che gli scatena maggiormente l’impulso a farlo.

PROVA UNA TENSIONE CRESCENTE PRIMA DELLO STRAPPO

Il tricotillomane  si accanisce contro i capelli e i peli quando prova delle emozioni negative fra cui, ansia, solitudine, stress, nervosismo, frustrazione o noia.

Questi individui descrivono una tensione che aumenta sempre di più, soprattutto nel momento in cui cercano di controllarsi e che svanisce quando cedono all’istinto.

PROVA PIACERE DURANTE LO STRAPPO

Chi soffre di questo disturbo, quando cede all’istinto irrefrenabile prova sensazioni di piacere o sollievo. Questo gli rende più difficile il tentativo di fermarsi.

E ciò lo porta spesso a creare danni estetici evidenti al punto da farlo vergognare dopo.

PERDE I CAPELLI

A forza di strapparsi continuamente i capelli, la persona affetta da tricotillomania, si ritrova con zone in cui vi sono meno capelli o addirittura assenti del tutto.

Alcuni per evitare che il danno sia molto visibile, tendono a cambiare continuamente zona.

ALCUNI MORDONO O MANGIANO I PELI

Alcuni individui affetti dal disturbo provano l’istinto a mordere, masticare o addirittura ingerire i propri peli.

C’è chi li morde semplicemente, ma per quelli che hanno l’abitudine a mangiarseli diventa rischioso. Infatti il nostro apparato non è in grado di digerire i peli, i quali se vengono ingeriti in diverse quantità e per molto tempo, si rischia di formare il tricobezoario, una matassa che provoca diversi disturbi fra cui problemi digestivi, vomito, perdita di peso ect. E se non si interviene in tempo e correttamente, può diventare mortale.

Spesso chi ha l’abitudine a mettere in bocca i propri capelli, ha anche altri comportamenti ossessivi come quello di giocarci strofinandoli sulle labbra o sul viso; altri si concentrano ad osservare i peli, guardando i dettagli come la forma, il bulbo,il colore; altri ancora li poggiano su una superficie, selezionandoli in base a dei modelli personali.

EVITA LA VITA SOCIALE

Il tricotillomane si vergogna del suo comportamento, soprattutto per il danno estetico che si arreca.

Nella maggior parte dei casi evita di farlo in pubblico, ma se si è procurato delle perdite di peli o capelli in modo evidente o non riesce a trattenersi quando è in compagnia, cercherà di isolarsi.

Alcuni per nascondere i danni fanno ricorso a cappelli e sciarpe.

IMPORTANTE PER EVITARE CONFUSIONI

In molti hanno l’abitudine di toccarsi i capelli e giocarne, ciò non va confuso con la tricotillomania che è un disturbo patologico a tutti gli effetti e comporta delle conseguenze. Le persone tricotillomane si strappano i capelli e quindi è un’azione autoindotta, mentre per chi ha il vizio di toccarli continuamente, la caduta è spontanea.

CHI SOFFRE DI TRICOTILLOMANIA?

La tricotillomania colpisce il 3-4% della popolazione.

Principalmente si presenta nei bambini (dai 2ai 6 anni e dai 9 ai 13 anni ) e il più della volte si manifesta per un breve periodo per poi scomparire del tutto. Altre volte il disturbo rimane per tutta la vita.

In alcuni casi compare negli adulti dopo aver subito un trauma o in seguito a eventi fortemente stressanti.

Qui il problema non è semplice da curare in quanto spesso è legato ad altri disturbi psicologici (ansia, depressione, disturbi alimentari) dove vi è una manifestazione di malessere e sofferenza più preoccupante, pertanto bisogna ricorrere ad una terapia specifica.

IL COMPORTAMENTO E’ CONSAPEVOLE O INCONSAPEVOLE?

Gli individui che soffrono di questo disturbo possono avere due tipi di comportamenti:

  • Consapevole (Focused- polling)
  • Inconsapevole (Automatic- Abitual polling)

COMPORTAMENTO CONSAPEVOLE

La persona che si strappa i capelli, lo fa in piena consapevolezza tanto che il suo comportamento e intenzionale e mirato. Proprio per questo scelgono il luogo e il momento adatto e spesso elaborano particolari rituali come  per esempio ricercare peli o capelli che sono diversi dagli altri.

Qui l’impulso parte in seguito ad eventi affettivi negativi o stati d’animo come stress, ansia, rabbia, tristezza. Per l’individuo è un modo per distrarsi e allontanarsi da sentimenti non desiderati e cercare sollievo e gratificazione.

COMPORTAMENTO NON CONSAPEVOLE

La persona in questo caso manca di intenzione e l’atto avviene in automatico e in modo inconsapevole. Mentre si stacca i capelli, è infatti impegnata  in altre attività  come leggere, scrivere, guidare o guardare la tv e pertanto non si rende conto del suo comportamento sia mentre lo fa che dopo. Certamente qui predomina la noia, in quanto il gesto avviene durante le attività sedentarie.

I DUE COMPORTAMENTI SPESSO COESISTONO

In base a degli studi si è visto che solo in pochi hanno uno o l’altro comportamento, nella maggior parte dei casi i pazienti li presentano entrambi, pertanto sono consapevoli in alcuni casi e inconsapevoli in altri.

QUALI CONSEGUENZE PUO’ AVERE LA TRICOTILLOMANIA?

Come abbiamo visto chi soffre di tricotillomania, viene assalito da un impulso irrefrenabile da cui viene dominato e gli è impossibile resistere.

Ciò purtroppo porta a diverse conseguenze che possono compromettere la salute fisica e peggiorare quella psicologica. Vediamo insieme le varie conseguenze.

DANNI IRREVERSIBILI AL CAPELLO

A forza di strapparsi i capelli, i bulbi piliferi possono diventare atrofici e di conseguenza non generare più il pelo.

DANNI ALLA CUTE

L’azione costante dello strappo, oltre a dare problemi al pelo stesso, può arrecare danni alla pelle fra cui infezioni, sensibilizzazione, escoriazioni e dermatiti.

DANNI SERI ALLA SALUTE

Alcuni tricotillomani hanno l’abitudine di ingerire i capelli strappati (tricofagia). Questo comportamento a lungo andare forma una massa solida di peli che si posiziona nello stomaco provocando problemi di digestione, perdita di peso con carenze nutrizionali, vomito e dolore gastrico. Se il problema non viene diagnosticato in tempo, l’ostruzione intestinale può estendersi e portare persino alla morte.

Per liberarsene nella maggior parte dei casi è necessario l’intervento chirurgico.

PROBLEMI CON GLI ALTRI

La perdita dei capelli o dei peli provoca enorme imbarazzo e ciò spinge i tricotillomani a nascondere le zone prive di peli indossando cappelli, sciarpe, ma anche ciglia finte e parrucche.

La vergogna  e per la paura di essere scoperti, spesso li porta ad evitare relazioni amorose e situazioni di intimità.

Molti si chiudono in se stessi evitando totalmente ogni rapporto sociale.

ANSIA E DEPRESSIONE

Le persone affette da tricotillomania possono soffrire molto la loro condizione e provare un forte senso di vergogna e imbarazzo per non essere capaci di frenare il loro impulso e per i danni estetici che ne seguono. Ciò può intensificare il loro stress emotivo causando ansia e depressione.

CAUSE

Le cause della Tricotillomania non sono ancora del tutto chiare, tuttavia diversi studi hanno considerato diversi fattori di rischio:

  • Ansia e stress accumulati per molto tempo
  • Avvenimenti traumatici  
  • Basi genetiche
  • Presenza di altre patologie psichiatriche come disturbi della personalità, disturbi dell’umore, anoressia o bulimia, e/o altri disturbi ossessivo compulsivi.

COME SI CURA LA TRICOTILLOMANIA?

Attualmente questo disturbo viene trattato con la psicoterapia, la terapia farmacologica o l’insieme dei due.

PSICOTERAPIA

A livello psicoterapico la tricotillomania viene trattata in modo simile a come si affronta il disturbo ossessivo compulsivo. Nello specifico si ricorre alla terapia cognitivo-comportamentale, il che è una delle tecniche psicologiche più efficaci.

In questo modo il paziente impara a diventare più consapevole e riconoscere i pensieri e sentimenti che scatenano l’azione di strapparsi i capelli. Dopo aver identificato le cause scatenanti, si lavora per sostituire a quelle emozioni il tipo di reazione con comportamenti diversi e positivi.

TERAPIA FARMACOLOGICA

Nei casi più gravi si ricorre alla terapia farmacologica, in modo da ridurre gli stati d’ansia, depressione e altri sintomi ossessivo compulsivi.

Questo tipo di cura può essere utilizzato solo su persone adulte e dopo un’attenta valutazione del medico. Infatti come abbiamo detto, nei bambini il disturbo spesso è lieve e ha un tempo limitato. Nel caso degli adulti invece può essere legato ad altri disturbi psichiatrici per cui diventa più complicato da trattare.

SI POSSONO RECUPERARE I CAPELLI PERDUTI?

Certo che si! Per fortuna ad oggi ci sono diversi modi. Ma questo è uno step successivo. Prima è importante risolvere il proprio comportamento compulsivo e dopo si può rimediare al danno provocato.

Se i follicoli sono ancora capaci di formare il capello, si può ricorrere a dei trattamenti in grado di stimolarli e far crescere ciò che è andato perduto.

Se invece i follicoli piliferi sono stati danneggiati gravemente, l’unico modo è la chirurgia tricologica, che consiste nel trapiantare follicoli vivi appartenenti allo stesso paziente nelle aree più diradate. In questo modo i capelli ricresceranno come prima.

Spero di esservi stata utile. A presto!

Se t’interessa approfondire cosa accade a chi si mangia i capelli, ti invito a leggere: La sindrome di Rapunzel o tricofagia

1 commento su “Tricotillomania: il bisogno ossessivo di strapparsi capelli e peli”

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