“Quella continua sensazione di sentirsi di troppo. Sentirsi sbagliati. Sentirsi fuori tempo e fuori moda.”

(Fabrizio Caramagna)

Avere delle persone accanto che ci tengono a noi e con le quali condividere piccoli momenti di spensieratezza o grandi sogni e progetti ci permette di vivere una vita più piena ed appagante.

Purtroppo questo non è sempre possibile, sono sempre di più le persone che si sentono escluse e vivono silenziosamente il dolore della solitudine.

Cosa significa sentirsi esclusi?

Una persona si sente esclusa quando percepisce di essere lasciata fuori da un contesto, emarginata, isolata e tenuta fuori dal gruppo di appartenenza.

Sentirsi esclusi e sentirsi soli sono due aspetti che viaggiano di pari passo, ma l’esclusione è diversa dall’isolamento.

Nel caso in cui una persona “decide” di isolarsi da un gruppo di persone o dalla società stessa, si tratta di un azione volontaria messa in atto in prima persona, mentre nel caso dell’esclusione sono gli altri a tagliarci fuori dal determinato contesto.

Vivere da esclusi è perciò ancor più doloroso, poiché nonostante i nostri sforzi e il desiderio di far parte di un qualcosa, ne veniamo allontanati come se “non fossimo degni” di far parte di quella realtà.

L’importanza della connessione con gli altri

“Ancora più che il pane, l’uomo desidera la compagnia.”

(Madre Teresa di Calcutta)

L’essere umano è un animale sociale per natura ed è per lui di vitale importanza stringere delle connessioni con il mondo esterno.

L’esclusione forzata e prolungata nel tempo, causa nell’individuo delle sofferenze mentali che si riperquoteranno anche sul suo benessere fisico oltre che psichico.

Numerosissimi studi hanno dimostrato una preoccupante realtà:  + solitudine = + malattie e – durata di vita media.

Secondo i dati Istat:

il 17,2% della popolazione italiana si sente privo o quasi di sostegno e soffre di solitudine.

Il dato aumenta parecchio negli anziani over 75, il cui 39% dichiara addirittura di non avere nessun amico, parente a cui rivolgersi in caso di bisogno!

Ogni anno il numero  delle persone escluse è in aumento rispetto al precedente.. Questi dati sono allarmanti e devono farci riflettere molto!

Il dolore sociale in psicologia

Il dolore sociale è una sofferenza psicologica derivante dall’esclusione sociale e dall’isolamento, il quale è stato dimostrato da recenti ricerche di neuroscienze avere un impatto forte e reale sulla psiche dell’individuo.

Da un recente studio (Kross 2011) si è notato che il dolore sociale attiva in gran parte le stesse aree cerebrali coinvolte nell’elaborazione del dolore fisico!

Forse dovremmo porre più attenzione agli altri intorno a noi e alle loro sofferenze interiori, perché non tutte le ferite sanguinano esteriormente, altre, lacerano il cuore e rimangono invisibili agli occhi.

Cosa fare per migliorare la situazione

“A volte tutto quello di cui abbiamo bisogno nella vita è qualcuno che ci tenga la mano e cammini con noi.”

(James Frey)

Visti i danni capaci di provocare l’esclusione e la relativa profonda sensazione di solitudine ed inadeguatezza, è proprio il caso di agire per migliorare questa condizione.

In primis riteniamo fondamentale che venga fatta sempre più luce su questi argomenti, in modo tale da fornire alle persone degli strumenti per comprendere meglio il tutto e potersi comportare con maggiore consapevolezza verso gli altri.

Ma se siamo noi gli esclusi, cosa possiamo fare?

1 – Sentirsi esclusi porta molto spesso a chiudersi in se stessi e a rassegnarsi che quello è il nostro destino e poco possiamo fare.

Non permettiamo alle delusioni di chiuderci le porte verso nuove esperienze e nuove conoscenze, il mondo non è quella realtà chiusa che ci ha fatto soffrire, li fuori c’è molto altro da vivere e che può farci ricredere!

2 – Troviamo un gruppo in sintonia con il nostro modo di essere:

una cosa è certa, non possiamo piacere a tutti e cercare forzatamente di farlo ci porterà ad ottenere il risultato contrario. Le persone percepiscono quando ci sforziamo di essere qualcosa di diverso solo per piacere e questo non ci farà essere percepiti positivamente.

Invece di sprecare tempo indossando maschere che possano compiacere gli altri, circondiamoci di persone con le quali condividiamo in maniera autentica hobby, passioni, interessi, tratti di personalità, valori ecc. Questo ci farà sentire parte di un qualcosa, accettati e voluti bene per ciò che siamo, senza più doverci nascondere.

3 – Una volta trovate delle persone con cui ci sentiamo maggiormente in sintonia, dobbiamo investire in quei rapporti, dedicargli tempo ed energie. Le amicizie sono un po’ come una pianta, non possiamo lasciarla in balcone senza acqua e luce e sperare che cresca e fiorisca!

Quindi chiamatele ogni tanto, prendete l’iniziativa per uscire, proponete qualche gioco divertente e più in generale innafiate l’orto delle vostre relazioni personali!

1 commento su “Sentirsi esclusi: un dolore silenzioso che danneggia la salute”

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