Il sentimento che un po’ tutti proviamo, ma che nessuno confessa: l’invidia!

Sembrerà esagerata come affermazione, molti di voi staranno pensando “io non invidio nessuno”

ma è davvero così?

Cos’è L’invidia?

“Quando non si hanno più capelli si trovano ridicoli i capelli lunghi.”

PAUL LÉAUTAUD

Si tratta di un sentimento di fastidio e irritazione verso: fortuna, successo, benessere, ricchezza, talenti, beni materiali etc. altrui.

Secondo svariate ricerche risulta essere uno dei più diffusi tra tutti i sentimenti, eppure il meno ammesso.

Viene considerato come un peccato inconfessabile e ci rifiutiamo di poter anche solo pensare che possa far parte del nostro modo di essere.

Siamo sicuri di non invidiare?

Riflettendo con noi stessi, cerchiamo di ricordare eventuali esperienze in cui possiamo aver sperimentato questa sensazione.

Vi è mai capitato di:

  • Provare del “fastidio” nel vedere che a scuola alcuni vostri compagni erano più popolari di voi, o che prendessero voti migliori (studiando apparentemente meno)?
  • Di andare al mare e avere lo sguardo sui fisici delle altre persone, desiderando la loro condizione invece che la vostra?
  • Aprire i social e pensare “che bella vita che fanno gli altri e invece io..”
  • Di essere sorpassati da una macchina costosa, bella e lucente mentre imprecate sottovoce a bordo di una utilitaria con l’aria condizionata guasta?
  • Guardare come gli altri sono vestiti e pensare frasi del tipo “figli di papà”, “mangeranno pane e cipolle per comprarsi quella borsa”?
  • Pensare che il vostro collega ha fatto carriera prima di voi, perché sicuramente farà il lecchino con il capo?
  • Guardare il successo di un influencer e dire “che fortuna che ha avuto, la manderei a zappare la terra”?
  • Andare ai matrimoni solo per mangiare e vedere come sono vestiti gli altri per poi lanciare frecciatine?

Potremmo continuare a fare esempi all’infinito, ma andiamo avanti e cerchiamo di saperne di più!

L’invidia è mossa dal desiderio

Quanto più in alto ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a coloro che non possono volare.

Friedrich Nietzsche

Il desiderare il meglio per noi stessi è un aspetto che ci accomuna, quando però poniamo maggiore attenzione a ciò che “ci manca” facendo il paragone con la vita degli altri, li scatta un meccanismo subdolo che ci porterà a sentirci più incompleti e insoddisfatti.

Ci viene sempre più difficile accorgerci delle cose che abbiamo e siamo sempre più portati a guardare “l’erba del vicino” che ci sembrerà sempre più verde e bella della nostra.

Il desiderio è un sentimento che può essere molto positivo, perché ci porta a migliorarci e a sentirci vivi e poter costruire un nostro mondo che possa renderci più fieri e soddisfatti.

Quando e dove nasce il problema dell’invidia allora?

Il tutto muove i suoi primi passi quando spostiamo l’attenzione da noi stessi agli altri, sentendoci così in competizione con il mondo e desiderosi di essere una stella così splendente da oscurare le altre.

L’invidia muove l’economia (e quindi il mondo)

Pensiamo a come si muove il mondo intorno a noi, spesso non percepiamo di avere determinati desideri e bisogni, fin quando non li scopriamo osservando l’esterno.

Basta vedere un personaggio famoso con un bell’ orologio perché migliaia di persone inizino a sentirne il desiderio di possederlo.

Quando esce il nuovo iPhone sono centinaia in ogni negozio, le persone che si piazzano con le tende difronte lo store per essere tra i primi ad averlo e postarlo sui social.

Magari a volte basta che una nostra amica, riceva molte attenzioni e complimenti sul suo nuovo vestitino fashion, per essere mosse da una voglia di svaligiare i negozi e abbandonarsi allo shopping sfrenato.

Guardare la macchina del vicino per iniziare a mettere i soldi da parte per comprarne una altrettanto bella.

Andare a casa di una signora che ha tutti i nuovi modelli della folletto, per tornare a casa e voler buttar via i vecchi e rumorosi elettrodomestici.

Beh insomma, guardare cosa possiedono gli altri e poterlo desiderare da sicuramente una forte scossa all’economia, crea quindi più benessere e posti di lavoro, non male dai!

L’invidia e i social  

Dovremmo iniziare a riflettere che probabilmente i social non sono il luogo ideale per iniziare a covare segretamente meno invidia..

Essi infatti sono pensati e costruiti proprio su una serie di meccanismi che ci portano a misurarci sempre con gli altri.

Spesso infatti tendiamo a volerci creare una vetrina virtuale dove esporci bramando il poter essere desiderati ed invidiati.

Per far ciò, iniziamo magari a mostrare all’esterno solo quello che vogliamo, tagliando via il resto e gonfiando delle realtà che non sempre ci appartengono.

La vita è fatta anche di momenti no, di dubbi ed incertezze, ma in questo mondo virtuale sembra non esserci molto spazio per tutto questo.

L’invidia negativa patologica

L’invidia è come prendere un veleno e aspettare che l’altra persona muoia.

Malachy McCourt

Sottovalutare la questione potrebbe portarci a peggiorare il nostro atteggiamento e stato mentale fino a fare di questo sentimento un veleno per la nostra mente e il nostro cuore.

Quando non facciamo nulla per migliorare la nostra vita e per essere felici, l’invidia può diventare un sentimento distruttivo verso se stessi e verso il prossimo.

A questo punto tenderemo a voler distruggere la felicità degli altri con l’illusione di innalzare la nostra.

L’uomo invidioso pensa che se il suo vicino si rompe una gamba, egli sarà in grado di camminare meglio.

Helmut Schoeck

Potremo iniziare a godere dei fallimenti altrui, muovendoci spesso in modo che avvengano, nutriremmo dentro di noi sentimenti di tristezza e rabbia nei confronti del mondo, nascondendoci dietro la maschera dei “buoni amici”.

Ma il veleno che scorrerà nelle nostre vene finirà per corroderci sempre di più distruggendoci interiormente e trasformandoci in una di quelle persone che mai vorremmo essere state.

Ad ogni veleno però, per fortuna, c’è un antidoto! Cerchiamo di vedere insieme come fare.

Invidia buona e invidia cattiva (come trasformare il negativo in energia pulita)

Niente è così odioso come la fortuna degli altri.

Francis Scott Fitzgerald

Come abbiamo visto, l’invidia è mossa dal desiderio e da un relativo sentimento di mancanza.

Come possiamo indirizzare il tutto verso un qualcosa di positivo?

Per muoverci in questa direzione, abbiamo bisogno di comprendere prima di tutto che il successo e il benessere degli altri, non toglie nulla alla nostra vita.

Noi non siamo poveri, non in forma, con scarsi risultati lavorativi ecc. perché dall’altra parte del mondo c’è un tizio che sta avendo fortuna sulle nostre spalle.

Tenendo in mente questo, possiamo iniziare a notare quello che in noi o nella nostra vita non ci appaga e che vorremmo cambiare, iniziando da questo momento stesso a lavorarci su.

Vediamo qualche esempio pratico:

  1. Non ci piace il nostro fisico? = curiamo meglio l’alimentazione e andiamo in palestra.
  2. Ci sentiamo “sbagliati”? = ripetiamoci che siamo tutti diversi con pregi e difetti e che nessuno è perfetto.
  3. Utilizzare troppo i social ci fa sentire tristi? = comprendiamo che è una realtà falsa e costruita e che quello che vediamo è soltanto “un filtro sulla vita”
  4. Siamo ossessionati dal possedere beni di lusso? = riflettiamo sulla loro reale importanza.. infondo non sono molto più che oggetti a cui noi decidiamo di dargli un valore.
  5. Invidiamo dei nostri amici per la loro cultura e dialettica? = studiamo, leggiamo, facciamo corsi.
  6. Desideriamo una vita movimentata, fatta di viaggi e benessere? = lavoriamo duramente per costruirci una carriera che ci possa permettere certi stili di vita.
  7. Ci da fastidio che qualcuno riesca nella vita? = pensiamo che spesso quella persona ha fatto grandi sacrifici per ottenere quei risultati e che l’unico modo che abbiamo per raggiungerli e prendere quella direzione.

“Invidiano la mia vittoria; lasciali, quindi, invidiare le mie fatiche, la mia onestà e i metodi con cui l’ho conquistata.”

Gaio Sallustio Crispo

Inoltre come abbiamo detto prima: il bene degli altri, non è il nostro male. Al contrario, noi con le nostre azioni autodistruttive rischiamo di essere i nostri reali nemici!

Costruire se stessi è la medicina contro l’invidia

Desiderare il fallimento degli altri, non ci porterà benessere e felicità, al contrario ci condannerà ad una vita misera ed infelice.

Noi tutti meritiamo di poter vivere più sereni e per farlo è necessario che poniamo le nostre energie sul costruirci una vita per quanto possibile appagante e soddisfacente.

Una di quelle, in cui, quando ci guardiamo allo specchio, possiamo trarre un sospiro di sollievo e dirci “sono orgoglioso di me”.

Per farlo non ci sono formule magiche!

Dipende da noi ed è nostro diritto credere in noi stessi, valorizzarci e andare avanti a testa alta.

Il percorso della nostra vita sarà spesso duro e con tanti ostacoli; affrontiamoli, superiamoli e godiamoci la sensazione.

Mettiamo via tutte quelle seghe mentali che ci fanno avere paura di non farcela, che ci fanno ripetere che non siamo in grado e ci fanno cercare scuse e scorciatoie.

Una volta che riusciremo a guardare tutto questo con occhi diversi e avremo raggiunto i nostri primi risultati, saremo capaci di godere del benessere altrui senza più guardarlo con invidia.

L’invidia infondo.. è un gioco senza vincitori!

“Non invidiate, applaudite e poi fate di meglio.”

Davide Mapelli

Leggi anche: amiche invidiose: come riconoscerle e cosa fare