COSA E’ L’AFEFOBIA

La parola afefobia proviene dall’unione di due parole greche: ἄπτω (toccare) e φόβος  (paura) e indica la  paura del contatto fisico.  

Chi ne soffre spesso prova forte disagio e in alcuni casi repulsione all’idea di essere toccato ma anche di toccare.

A livello inconscio vive il pensiero del contatto come una possibile invasione della propria zona intima.

Pertanto è sempre in continua vigilanza e si destabilizza provando un rifiuto che non riesce a controllare se si trova qualcuno accanto nel treno o in ascensore, oppure si trova in situazioni dove qualcuno gli vuole stringere la mano o vuole abbracciarlo.

DI CHI HA PAURA CHI SOFFRE DI AFEFOBIA?

Gli afefobici nella maggior parte dei casi hanno paura del contatto col sesso opposto e in questo caso riguarda la sfera sessuale.

Esistono anche persone che hanno paura del contatto fisico con chiunque, indipendentemente dal sesso e dal grado di conoscenza.

CAUSE DELL’AFEFOBIA

Ma cosa porta alcune persone a vivere con terrore il contatto fisico?

Alla base di ciò vi è un trauma e le motivazioni principali sono due:

DEPRIVAZIONE AFFETTIVA

Seppur spesso sottovalutato, il contatto fisico ha un ruolo primario nella vita di ogni persona, soprattutto quando si è ancora piccoli.

Nel bambino durante le prime fasi di vita, l’affetto e il calore umano e dunque il contatto fisico fatto di coccole, abbracci e carezze sono essenziali per uno sviluppo sano sia a livello psicologico che fisico.

Se questi vengono a mancare, il piccolo crescendo può sviluppare l’afefobia.

A riguardo sono stati fatti degli studi che lo confermano e se sei interessato ad approfondire, ti invito a leggere “ L’esperimento di Harlow, l’importanza dell’amore materno”.

VIOLENZA FISICA O SESSUALE

La paura di essere toccati e di toccare in molti casi proviene da un trauma fisico che si ripercuote sulla psiche futura dell’individuo adulto.

Molti adulti infatti, che hanno subito violenza fisica o sessuale soprattutto in tenera età , vivono col terrore del contatto fisico.

SINTOMI DELL’AFEFOBIA

La persona afefobica ha continuamente bisogno di difendere i propri spazi e cerca sempre di mantenere una certa distanza fisica e se, per fare un esempio,  qualcuno prova a dargli un abbraccio come semplice dimostrazione di affetto, la persona affetta da afefobia sente che l’altro sta oltrepassando la distanza di sicurezza, pertanto si sente vulnerabile e senza protezione.

L’afefobico ha perso totalmente la fiducia nell’altro e lo vede continuamente come una minaccia, ciò gli impedisce di lasciarsi andare o fidarsi di qualcuno, vive nel timore di essere inaspettatamente danneggiato.

Alcuni addirittura vivono il timore di essere contagiati tramite il contatto da microrganismi nocivi, al punto da praticare continui rituali di purificazione con la pulizia.

Chi si trova davanti un afefobico, è facile che interpreti i suoi comportamenti come segno di timidezza o riservatezza.

Questa fobia, infatti è difficile da individuare dall’esterno. Il problema tuttavia è evidente quando i sintomi sono più gravi e la paura del contatto fisico influenza pesantemente la vita della persona che ne soffre.

Ma vediamo quali sono i comportamenti e i sintomi di una persona afefobica.

Il contatto fisico le provoca le reazioni che sono comuni a tutte le fobie: disagio, angoscia, ansia e senso di soffocamento.

Il tremore e la sudorazione possono accompagnare questi sintomi. In alcuni casi possono presentarsi episodi di tachicardia, attacchi di panico e problemi respiratori.

Per tale ragione tali individui tendono ad evitare tutto ciò che li può mettere in situazioni dove ci può essere un contatto fisico. Nelle situazioni più serie, ciò può portare l’individuo a isolarsi e sviluppare disturbi psichici più gravi.

Come tutte le fobie, le reazioni dell’afefobia sono eccessive, irrazionali e incontrollate, poiché ciò che si teme in quel preciso istante non è reale.

COME SUPERARE L’AFEFOBIA : TERAPIA

Come per tutte le fobie, per affrontare il problema è opportuno fare un percorso con uno psicoterapeuta.

In questo caso lo specialista dopo aver appreso l’origine dell’afefobia, guiderà il paziente passo dopo passo ad affrontare nel miglior modo la vita di tutti i giorni imparando a ritrovare la fiducia negli altri e a saper gestire le emozioni di fronte al contatto fisico.

Spero di esserti stata utile. A presto!